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Fiat voluntas Pomigliani

Fiat voluntas Pomigliani

(19 Giugno 2010) Enzo Apicella
A Pomigliano ci si prepara al referendum truffa che dovrebbe sancire il ricatto padronale

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    (Capitale e lavoro)

    No alla distruzione del contratto collettivo nazionale

    (23 Febbraio 2009)

    MENTRE SI VUOLE RILEGARE NEL SILENZIO IL CONTINUO INARRESTABILE SUSSEGUIRSI DEI MORTI SUL LAVORO (3 al giorno), RINVIANDO E SVUOTANDO L’APPLICAZIONE DEL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
    SI CONSUMA L’ENNESIMO CRIMINE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI ……
    con l’Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali, firmato il 22 gennaio scorso da Uil-Cisl- Ugl si vuole demolire l’intera struttura dei Contratti Nazionali di categoria mettendo in discussione anche l’ esistenza del “sindacato” come soggetto atto a tutelare le istanze dei lavoratori.

    In un momento che possiamo definire epocale, nel quale assistiamo al fallimento e la recessione del sistema gestito dai padroni, in Italia anziché avviare una serie di riforme a tutela del reddito e del lavoro, si continua a perseverare nella diabolica direzione di aumentare loro i guadagni attraverso la privazione di garanzie e tutele ai soggetti più deboli.

    CON LA FIRMA DEL 22 GENNAIO SI VOGLIONO NUOVAMENTE VANIFICARE LE REALI ASPETTATIVE DEI LAVORATORI!!!
    L’accordo quadro garantisce “benefici e profitti “ alle imprese; in esso sparisce ogni riferimento all’incremento del potere di acquisto dei salari; al suo posto si cita l’”efficienza dinamica retributiva”, cioè la tutela delle necessità aziendali.

    Il nuovo modello contrattuale prevede che il CCNL diventi triennale, sia per la parte salariale, sia per quella normativa e, a detta degli estensori, dovrebbe “ garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi” comuni a tutti i lavoratori del settore senza però dare alcuna indicazione relativa al livello di questo trattamento ne alcuna certezza sul “reale potere d’acquisto salariale”.

    I salari a livello nazionale saranno stabiliti partendo da un “parametro previsionale” elaborato da “un soggetto terzo”(?), che non viene neppure citato nell’accordo…; sarà utilizzato un “ nuovo indicatore dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo”, denominato IPCA.

    Questo nuovo indicatore è “ depurato” dai prezzi energetici (noti come inflazione importata), e ciò non consentirà di coprire l’inflazione vera, quella che erode i salari.

    Nel settore pubblico e dei servizi si procederà a stabilire un indice previsionale come solo valore di riferimento il quale dovrà tener conto delle risorse destinate agli incrementi salariali definito dai Ministeri competenti in accordo con le OO.SS.; le eventuali variazioni saranno valutate alla fine dei 3 anni ed i recuperi avverranno nel triennio successivo…

    La valenza negativa di questo accordo è palese
    e viene confermata anche dalla stesura del punto 16 dello stesso, dove compare la possibilità di “deroghe in peggio del CCNL” sia per la parte normativa, sia salariale durante la trattativa di secondo livello. Tutto questo con la scusante di “ favorire l’occupazione, lo sviluppo economico, occupazionale e sanare(!) le situazioni di crisi. In poche parole le imprese quando decideranno di assumere, potranno tranquillamente chiedere di peggiorare la parte salariale:
    SE VUOI LAVORARE DEVI ACCETTARE UNO STIPENDIO DA FAME!
    E’ chiaro che le aziende cercheranno utilizzare al massimo la contrattazione di secondo livello per avere la possibilità di mettere mano alla busta paga per risparmiare sul famigerato “ costo del lavoro
    A questo desolante quadro va aggiunta che le OO.SS. vedranno la loro rappresentatività regolata da nuove norme e potranno proclamare sciopero nei servizi pubblici locali solo i sindacati considerati “più rappresentativi” ;
    QUELLI CHE SONO A SERVIZIO DEI PADRONI !!!

    Si vuole cancellare un diritto sancito dalla Costituzione al fine di ridurre fortemente ogni conflittualità eliminando i sindacati di base e inibendo il valore del diritto all’esercizio dello sciopero.

    Il contratto di lavoro nazionale è scaduto da oltre un anno!!!;
    Non si tratta di difendere il nostro presente ma anche il nostro futuro vogliono abbattere ogni barriera di protezione dei salari, del lavoro e dell’occupazione.

    Mai come oggi il futuro e veramente nelle nostre mani!!!

    NON FACCIAMOLI GIOCARE CON IL NOSTRO FUTURO
    Giovedì 12 marzo 2009
    PRESIDIO NAZIONALE ORE 11.00
    SOTTO LA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE DATORIALE “ASSTRA”

    Piazza Cola di Rienzo 80 /A ROMA

    Roma 19/02/2008

    SdL intercategoriale
    CUB Trasporti
    Cobas lavoro privato
    SLAI - Cobas

    Fonte

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