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Il risultato elettorale della Sardegna e l'alleanza a col PD, ad ogni costo

(21 Febbraio 2009)

Il risultato elettorale della Sardegna porta con sé una sola buona notizia: Veltroni si è dimesso dall’incarico di Segretario del PD. Il resto, si sa, è pura tragedia.
Una caporetto per la Sardegna, fin da subito minacciata da una nuova ed ancor più aggressiva speculazione edilizia, cementificazione delle coste, malaffare e, ciliegina sulla torta, una sicura apertura di credito per nuove “servitù militari”.
Il candidato del centrosinistra, Renato Soru, pure incolpevole e persona dal profilo politico sicuramente più gradevole di Veltroni, paga gli errori marchiani del suo (ormai ex) “capo” di partito.
La competizione elettorale, infatti, si è svolta tra Soru e Berlusconi, e non già col candidato opposto Cappellacci, e su un piano mediatico assolutamente squilibrato, dove è risultato impossibile valorizzare i punti positivi che hanno accompagnato i cinque anni di Soru alla guida della Regione.

Caligola ed il suo cavallo.

Capita così che l’oscuro figlio di un commercialista di Berlusconi divenga, con l’analoga investitura di Caligola, il nuovo governatore sardo.
Barzellette, insulti e propaganda (pagata anche con i soldi dei contribuenti, per gli spostamenti di Berlusconi) “bombardata” dai maggiori mezzi di comunicazione nazionale hanno la meglio su chi, a torto, viene percepito come il “rappresentante” di Veltroni in terra sarda.
Veltroni, ovvero il NON oppositore di Berlusconi.

PD: in hoc signo moris!

Con Veltroni sullo sfondo, Soru, per quanto oggettivamente “diverso” da questi, ha subito l’effetto tutto negativo di incarnare il rappresentante di un partito per giunta attraversato anch’esso, al pari del partito di Berlusconi, dalle stesse logiche di profitto per determinati “furbetti” e poteri forti. Poteri interni alla stessa (ex) maggioranza di Soru che avevano già causato la crisi del Consiglio Regionale Sardo e le elezioni anticipate.

Il PD, non solo in Sardegna, è dominato infatti da confindustriali ed imprenditori, mica da umili lavoratori o gente qualunque.
Perché stupirsi, dunque, se ancora una volta il popolo (forse anche bue, ma non del tutto scemo…) preferisce l’originale alla (sbiadita) fotocopia…?
E’ la lezione di cui TUTTA la sinistra, dalla più moderata alla più radicale, dovrebbe far tesoro. E invece…?

Col PD, ad ogni costo.

Nonostante il crollo totale ed impressionante del PD e di ogni sua residua credibilità, e nonostante l’ultima caporetto sarda, non ci sembra di scorgere tuttavia comportamenti dettati dal raziocinio tra i massimi dirigenti dei partiti comunisti ex parlamentari. Anzi… Siamo sempre più basiti dallo ”acume” politico che i vari responsabili nazionali di partito, del PdCI come del PRC, esprimono nel commentare i risultati elettorali della Sardegna.

A sentir loro ci sarebbe di che sfregarsi le mani dalla soddisfazione, perché “loro hanno tenuto” . Sarà… A noi, francamente, non appare così.
Ma, certo, potremmo anche sbagliare. Anzi, ne siamo certi…non sarà un caso, in fondo, se siamo “minoranza interna”.
A partire da questa soddisfazione, e dalla precedente “soddisfazione” abruzzese (“da leccarsi i baffi”. Sic!), i “nostri” dirigenti impongono nuovamente la “santa alleanza” col PD, ovunque e comunque!

Bologna, 19.02.09

Partito dei Comunisti Italiani Bologna
Sezione Berlinguer Sezione Impastato Sezione Pajetta

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