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Trieste. Solidarietà ai tre antifascisti condannati per i fatti di piazza Goldoni del 12 settembre 2003

(25 Febbraio 2009)

L’associazione Promemoria – per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo, esprime solidarietà ai tre antifascisti condannati lo scorso 9 febbraio per i fatti di piazza Goldoni del 12 settembre 2003, quando nella medesima piazza si stava tenendo un concerto di protesta, da noi organizzato, contro la prospettata dedica dell’allora costruendo monumento (l’odierno “porta cd” per intendersi) alle “vittime di tutti i totalitarismi”. Un’intitolazione che puntava a mettere sullo stesso piano i caduti della lotta di Liberazione agli aguzzini nazifascisti, coinvolti nella resa dei conti durante e dopo l’ultimo conflitto mondiale.

La prima sezione della Corte d’Appello di Trieste ha confermato la sentenza di primo grado, infliggendo rispettivamente le pene di otto mesi e dieci mesi per due di essi, ritenendoli colpevoli dell’aggressione ad un provocatore fascista, ed alla pena di un anno e quattro mesi per il nostro vicepresidente, accusato di lesioni a pubblico ufficiale.

I fatti smentiscono una ricostruzione giudiziaria arbitraria, forzata e basata quasi esclusivamente sulla testimonianza del provocatore.

Ricordiamo,infatti,che la nostra iniziativa fu oggetto di una provocazione da parte di alcuni gruppetti di fascisti giunti sul posto.In particolare,quando uno di essi prese a circolare tra il pubblico del concerto pronunciando insulti razzisti verso i presenti di lingua slovena, si verificò un colluttazione con uno spettatore,dalla quale rimasero però estranei i due antifascisti condannati.Per uno di essi,infatti,l’accusa si basa su un riconoscimento fotografico svolto in questura da parte del fascista “aggredito”,mentre l’altro è stato accusato come “istigatore”che avrebbe spinto alla violenza nei confronti del fascista.La condanna del nostro vicepresidente si deve al successivo intervento degli agenti della Digos in borghese, da molti presenti ritenuto come assolutamente fuori luogo e violento,tanto che essi furono scambiati da alcuni antifascisti, data l’assenza di divise, per militanti di estrema destra(equivoco testimoniato persino da un agente della questura presente sul luogo).Ciò che fece il vicepresidente della nostra associazione,fu, riconosciuta l’identità dei poliziotti, frapporsi affinché la colluttazione fra i due gruppi avesse termine.

Possiamo ancora aggiungere che in primo grado le richieste del pm erano state di quattro mesi a ciascuno e dunque come minimo vi è stato un raddoppio delle pene nella sentenza rispetto a quelle prospettate dall’accusa.

Concludiamo il quadro precisando che verso il provocatore era stata inoltrata una querela per le ingiurie razziste(“s’ciavi de merda”),ma il tribunale di Trieste lo ha assolto ritenendole non offensive in quanto frasi di gergo comune.

Gli esiti di questa vicenda confermano una tendenza in atto a livello nazionale,già nota e sempre più vigorosa:impunità e legittimazione per i fascisti e repressione sempre più pesante per gli antifascisti.

Questa sentenza si iscrive in un clima di pesante messa in discussione dei valori dell’antifascismo, sia a livello locale che a livello nazionale, portato avanti dalla quasi totalità del mondo politico istituzionale, per il quale oramai il fascismo è una ideologia legittima come altre, anzi, meglio di altre,visto che ne fa propri valori e pratiche (dal razzismo legittimato e recepito da leggi dello Stato, alle ronde come sistema per incentivare “l’ordine pubblico”,all’idea che le contraddizioni sociali siano affrontabili con militari nelle strade,manganelli e sgomberi di massa.)
Mai come ora l’antifascismo e la solidarietà antifascista si fanno necessari!

Trieste, 24.2.2009

Associazione Promemoria – per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo

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