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Appello a Ferrero: perchè nel PRC c'è ancora gente come Eugenio Baronti?

(25 Febbraio 2009)

Mentre la sinistra radicale continua la sua auto-riproduzione senza fecondazione e non assistita, esistono tuttora esemplari in libertà che a loro volta continuano a produrre disinvoltamente norme liberiste.
E questo avviene sotto la segreteria PRC di Ferrero, che mi dicono sia uno tosto, veramente falce e martello, antiliberista e anti inciucio con il PD.

Ed ecco che un carneade targato Baronti, Assessore toscano alla casa, sta producendo per conto di Martini [Presidente della Giunta Toscana. Durante la sua Presidenza, oltre ad introdurre per primo in Italia la legge elettorale truffa senza preferenze ( il listone di fascista memoria) è stato, insieme al Sindaco di Firenze Domenici, il campione delle privatizzazioni e del semaforo verde alle immobiliari, ndr] una modifica alla legge 96/96 che regola le case popolari e che rappresenta l'ultimo atto di sepoltura dell'istituto delle case popolari.

Il motivo è immediato ed urgente: gli investitori finanziari che hanno costruito migliaia di appartamenti sull'onda della migliore speculazione immobiliare che Firenze e la Toscana abbiano mai conosciuto, si trovano ora gli appartamenti sfitti o con gente che ostinatamente non vuole pagare perchè non ha soldi.

Ecco allora le tre soluzioni dell'immobiliarista che prontamente la Regione Toscana ha colto al balzo.

Primo: non costruire più case popolari di proprietà pubblica. Ed infatti, con il piano "20,000 alloggi", vengono dati soldi a fondo perduto ai privati perché costruiscano loro case da affittare, con un piccolo sconto, a prezzi di mercato. Le giunte PD si incaricheranno di trasformarle in "case popolari" con una semplice dichiarazione politica!

Secondo: far intervenire direttamente i privati nella gestione e proprietà della case popolari. Gli statuti di Casa spa, prevedono già questa possibilità come un obbligo: ora la nuova legge regionale renderà esecutivo questo obiettivo.

Terzo: eliminare il concetto stesso di casa popolare e di diritto alla casa (diritto costituzionale riservato a tutti i cittadini e solo per limitatezza temporanea di risorse garantito in permanenza alle fasce meno abbienti della popolazione). Si introduce il concetto di edilizia sociale intesa come emergenza e non diritto, per rendere precaria la permanenza nelle case popolari, con la trasformazione del contratto da permanente a precario di soli quattro anni. Tutto ciò per cacciare dalle casi popolari gli affittuari "migliori" e darli in pasto alla rendita immobiliare. Il tutto arricchito con norme vessatorie che una non dimenticata tradizione stalinista ha suggerito alle meningi barontiane!

Il grave non risiede solo nel merito di una legge neoliberista tipica di una giunta alla Martini ma dal fatto che, nonostante questa legge abbia praticamente fatto tutto il suo iter istruttorio, Rifondazione Comunista di Ferrero mantenga al suo dorato posto il carneade Baronti!

E magari alla Pilato astenersi, ma continuare a sorreggere il PD in Regione Toscana è troppo!

Capisco che ormai l'unico obiettivo della sinistra sia la tanto desiderata eutanasia, ma Ferrero rischia di battere tutti con un bel suicidio politico in culla!

martedì 24 febbraio 2009

Lorenzo Della Corte
(www.mercantedivenezia.org)

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