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L'ombra nera

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(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
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La Flai aderisce nei fatti all’accordo separato, la Cgil che pensa?

(4 Marzo 2009)

Come si temeva, l’assenza di una linea contrattuale comune nella Cgil sta portando a comportamenti opposti nella stessa organizzazione. Mentre la Fiom ribadisce che non applicherà l’accordo separato sul sistema contrattuale e conferma la “pregiudiziale” democratica sull’obbligo di referendum tra i lavoratori, altre categorie stanno nei fatti aderendo all’intesa di gennaio. La Flai-Cgil ha concordato con Cisl e Uil una piattaforma unitaria che rappresenta la sostanziale accettazione dell’accordo che la Cgil non ha firmato. Infatti:

1. L’aumento di 173 euro viene distribuito su 3 anni.

2. Si decide di passare immediatamente al nuovo triennio normativo, saltando la scadenza formalmente prevista del rinnovo del biennio salariale.

3. Si rivendica l’estensione dell’attività degli enti bilaterali in particolare a integrazione del reddito e sulla sanità, in piena coerenza con uno dei punti più contestati dell’accordo separato.

4. Si concorda di adeguare le normative sulla contrattazione aziendale al nuovo sistema, nonché alla detassazione dei premi. Così si apre la via alla limitazione delle materie della contrattazione aziendale, alle relative sanzioni verso i comportamenti difformi e al salario totalmente flessibile.

5. Nulla si dice del clausola di deroga nell’applicazione dei contratti nazionali a livello aziendale e territoriale. Questa clausola è stata sottoscritta da Cisl e Uil, la Confindustria la esigerà, la piattaforma semplicemente non ne parla.

Non c’è il referendum né sulla piattaforma, né sull’accordo, né tantomeno c’è il ricorso ai lavoratori in caso di opinioni diverse tra i sindacati. Tutte le decisioni verranno prese in un’assemblea nazionale a composizione paritetica tra le tre organizzazioni sindacali, dove la Cgil sarà comunque in minoranza.

In questi giorni la Cgil sta effettuando il suo referendum sull’accordo separato. Gli alimentaristi si troveranno di fronte a una piattaforma che recepisce quell’accordo separato nello stesso momento in cui la Cgil chiede loro di bocciarlo.

I casi sono due: o la confederazione è d’accordo con la Flai, e allora siamo di fronte a scelte prive di qualsiasi coerenza, oppure la Flai ha deciso in contrasto con la segreteria confederale e allora siamo alla crisi dell’unità contrattuale della confederazione. In entrambi i casi è giunto il momento di fare chiarezza con un congresso, perché così la Cgil non va da nessuna parte.

Roma, 3 marzo 2009

Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale

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Ultime notizie dell'autore «Rete del 28 aprile per l'indipendenza e la democrazia sindacale»

Commenti (2)

una mossa per spezzare le reni alla resistenza della CGIL

L'adesione della Flai all'accordo separato è uno scandalo se si considera la tradizione di ordine e di disciplina della CGIL e delle Federazioni di Categoria che ne costituiscono l'articolazione. E' una coltellata alla schiena di Epifani inferta con molta forza e con l'aiuto di tutta l'ala liberista del PD da Treu a Letta a quant'altri.
L'adesione di una categoria ad un accordo interconfederale non firmato dalla CGIL pone di fatto questa categoria fuori dalla CGIL ed in posizione di sfida ad essa.
Naturalmente si tratta di una scelta compiuta dagli oligarchi che hanno in mano la Flai. Purtroppo esiste una forte carenza di democrazia dal momento che gli organismi dirigenti sono costituiti tutti da funzionari o distaccati che dipendono dalla segreteria centrale e cosi via. La catena burocratica dei funzionari arriva fino alla frazione di comune, alla lega locale.
La legittimazione dei funzionari è legata al Partito di riferimento che nel caso della Flai è in gran parte l'ex PCI, oggi PD.
Dalla reazione che verrà dalla segreteria della CGIL sapremo di Epifani dovrà dimettersi oppure se se saranno sconfessati i firmatari della Flai.

(4 Marzo 2009)

pietro ancona

pietroancona@tin.it

Cronaca delle assemblee di consultazione sulla piattaforma unitaria alla Perugina di S.Sisto

Le dichiarazioni di alcuni dirigenti sindacali secondo le quali la piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNL dell’industria e cooperazione alimentare seguirebbe lo schema previsto dall’accordo separato del 22 gennaio mi lasciano perplesso ed incredulo.
In queste ultime settimane ho lavorato in prima persona per fare le assemblee nella mia fabbrica per illustrare nel dettaglio la piattaforma ai miei colleghi.
Abbiamo preso in esame ogni singolo passaggio delle rivendicazioni studiate e messe nero su bianco da Fai-Flai-Uila lo scorso 26 febbraio a Roma.
La piattaforma è stata sottoposta al voto di centinaia di lavoratori della Perugina di S.Sisto e la loro approvazione è stata pressoché totale.
In particolare i lavoratori hanno apprezzato la richiesta di aumento salariale che nulla ha a che vedere con quella che si sarebbe dovuta presentare qualora l’Ipca fosse stato preso come indice di riferimento.
Stando ad un calcolo esatto dell’Ipca, infatti, la richiesta salariale si sarebbe dovuta aggirare intorno ai 70 euro e non sarebbe potuta di certo essere di 173 euro, come è scritto chiaro e tondo in piattaforma.
Questa differenza mi sembra piuttosto cospicua e non capisco come chi sostiene che la piattaforma ricalchi l’accordo del 22 gennaio non se ne sia accorto.
I lavoratori hanno appoggiato la nostra richiesta attraverso una straordinaria partecipazione alle assemblee e ad una indicazione di voto quasi unanime.
Hanno apprezzato, in particolare, la decisione da parte delle Segreterie nazionali di sottoporre la piattaforma ad un percorso democratico che la portasse al voto dei lavoratori sia in entrata che in uscita.
In qualità di rappresentante sindacale impegnato in prima persona a combattere perché ai lavoratori siano riconosciuti più diritti e un salario dignitoso non posso che dirmi amareggiato da chi, per ragioni molto poco chiare, si spende nello screditare la nostra piattaforma.
Ma sono convinto allo stesso tempo che la grande risposta data dai lavoratori della Perugina possa da sola servire a stroncare ogni futile polemica e ogni tentativo di distorsione della realtà.

(11 Marzo 2009)

Cristiano Alunni, Rsu Flai-Cgil della Perugina di S.Sisto (Pg)

alunnicristiano@libero.it

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