Capitale e lavoro :: La tolleranza zero

Veneto: contro le schedature etniche e la creazione del "nemico sociale"

(7 Marzo 2009)

Un'operazione all'alba. 150 poliziotti sparsi in tutto il Veneto per schedare cittadini di etnia rom e sinta, alcuni residenti in Italia da decenni, altri di nazionalità italiana. Sono stati fotografati e schedati anche diversi minori. Assistiamo dunque ad una spirale di razzismo, di "etinicizzazione" del nemico sociale, che le istituzioni riversano nel ventre molle della società, che prontamente rilancia, guidata dai maggiori mass media, invocando sicurezza e controlli. Così, l' "emergenza" stupri, anzichè aprire una riflessione circa la violenza maschile sulle donne, violenza che non ha nazionalità definita, ed i rapporti di genere in una società ancora fortemente patriarcale, viene artatamente gonfiata e veicolata come pretesto per imporre le squadracce, eufemisticamente chiamate ronde. L'allarme criminalità sorvola però sulla condanna dell'avvocato Mills corrotto dal presidente Berlusconi, mentre il corruttore gode dell'immunità che si è dato. L'allarme sicurezza omette altresì qualunque accenno alla sicurezza democratica. Possiamo dunque assistere a Bergamo all'allarmante ma non insolito spettacolo dei fascisti protetti dalla polizia, occupata a pestare, cacciare, rincorrere per le strade coloro che si oppongono alla sfilata di Forza Nuova benedetta da un prete negazionista.

Nel clima di grave crisi economica e di tensioni sociali latenti la destra al governo locale e nazionale, anzichè porre quelle misure di aumento dei salari e tutela occupazionale necessarie, per respingere il pericolo di una progressiva coscientizzazione e ribellione dei settori sociali più colpiti dalla crisi (lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, insegnanti, precarie e precari), inasprisce l'attacco ai diritti sociali e dei lavoratori ed apre il rubinetto del razzismo, del populismo, dell'autoritarismo più feroce, allo scopo di provocare una guerra tra poveri.

Sinistra Critica è impegnata per respingere e smascherare questo disegno, riaffermando invece la difesa dei diritti di cittadinanza e delle tutele salariali e occupazionali per tutte e tutti.

Non volgiamo che un nuovo lager denominato CIE (Centro di Identificazione ed Espuslione) marchi ulteriormente Verona d'infamia, condanniamo come inaccettabile e preoccupante la schedatura etnica, ci opponiamo al progetto di squadracce di giustizieri sguinzagliate come cani da caccia per la città.

Esprimiamo infine tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle vittime di questi abusi e violenze.

Sinistra Critica - Verona
www.veronacritica.blogspot.com