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Il pappagallo

(8 Giugno 2010) Enzo Apicella

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(No basi, no guerre)

Per ricordare Luigi Trastulli: prima vittima della NATO in Italia

(18 Marzo 2009)

Esattamente 60 anni fa, il 17 marzo 1949, le famigerate forze di polizia dell’allora ministro degli interni Scelba assassinavano a Terni l’operaio Luigi Trastulli. Luigi stava partecipando ad una manifestazione il cui obiettivo era levare forte la voce dei lavoratori contro l’entrata dell’Italia nella Nato, entrata che rappresentava l’adesione definitiva alla crociata anti-comunista e ad un modello economico fondato sullo sfruttamento e sulla repressione. Una repressione che infatti colpì già quel giorno con durezza estrema: oltre all’omicidio di Luigi Trastulli vi fu il ferimento di altri 12 operai.

Nei mesi e negli anni successivi, al nome di Luigi se ne aggiunsero purtroppo altri: nomi di contadini, operai, lavoratori, accomunati dalla partecipazione alla lotta contro la nato e per condizioni di vita e di lavoro dignitose. Tutti morti per mano dello stato e per di più tenuti accuratamente fuori dalle pagine della storia ufficiale.

Ricordare oggi Luigi Trastulli non significa semplicemente sottrarre all’oblio un episodio della storia d’Italia troppo spesso dimenticato. Significa ripercorrere il cammino di quelle lotte cui diede vita il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici, degli studenti e delle studentesse, alla ricerca di tracce e ragioni utili ancor oggi. Perché la Nato, a dispetto dell’opinione di molti, semina tuttora distruzione e morte. Ancor oggi si configura come strumento al servizio dell’imperialismo, tanto statunitense quanto europeo. La nato non si limita all’aggressione dei popoli irakeno, afghano, jugoslavo, somalo, ecc., ma mette in piedi anche le cosiddette operazioni di “peace-building”, che altro non sono che iniziative finalizzate a consentire al capitale statunitense ed europeo di conquistare nuovi mercati.

Episodi come l’omicidio di Luigi Trastulli non appartengono ad un lontano passato. La sua lotta è la stessa di chi continua ad opporsi alla Nato, al G8 ed agli altri organi al servizio delle potenze imperialiste. La sua lotta è la nostra lotta!

NO ALLA NATO!

CONTRO I FESTEGGIAMENTI DEL SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NATO ADERIAMO ALLA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE DEL 3 E 4 APRILE!

FACCIAMO DI OGNI SPAZIO SOCIALE (SCUOLE, LUOGHI DI LAVORO, UNIVERSITÀ, PIAZZE) UN LUOGO DI LOTTA E DI CONTROINFORMAZIONE!

Collettivo Autorganizzato Universitario
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