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Ricordando Stefano Chiarini

Ricordando Stefano Chiarini

(6 Febbraio 2007) Enzo Apicella
E' morto Stefano Chiarini, un giornalista, un compagno,un amico dei popoli in lotta

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Unica scelta per riconquistare la fiducia: eleggere i lavoratori, non solo candidarli!

Appello alla lista comunista alle elezioni europee

(22 Marzo 2009)

Care compagne e cari compagni,
sottoponiamo alla vostra adesione questo appello che intende aprire il dibattito sulla presentazione alle europee di una lista comunista unitaria formata da PRC, PdCI, Sinistra Critica, organizzazioni comuniste varie e aperta ai movimenti di lotta.
La questione che vogliamo porre è la rappresentanza diretta da parte dei lavoratori e dei movimenti e la centralità dei temi del conflitto rispetto al loro semplice utilizzo per raccogliere consensi elettorali.
L’appello è rivolto ai lavoratori, delegati RSU, sindacalisti, esponenti di associazioni e movimenti di lotta, compagni di base e dei circoli di PRC, PdCI, ecc...
La nostra intenzione è accogliere più adesioni possibili e porre tutti insieme le questioni che affrontiamo nell’appello all’attenzione pubblica e dei partiti che si stanno confrontando per costruire una lista elettorale.
Perchè il problema non sia solo lo sbarramento elettorale, ma un segnale di svolta dopo anni di cedimenti.

Per adesioni: circoscrizioneoperaia@gmail.com

Di fronte alla crisi strutturale del sistema capitalistico la condizione della classe lavoratrice e della stragrande maggioranza della popolazione tende a peggiorare ulteriormente.
I governi capitalistici europei di vario colore, come in altri paesi del mondo, tendono a indicare le responsabilità dell'accaduto nell'eccesso di politiche finanziarie e liberiste, ma nascondono che in realtà è la natura stessa del capitalismo ad essere la fonte della crisi e non intendono nemmeno "correggere" le loro politiche. Al massimo si propongono sostegno e soldi alle imprese ed ai settori di mercato in crisi, facendone pagare i costi ai lavoratori.

Un sorta di socialismo assistenziale per i padroni ed un liberismo sfrenato per i lavoratori.

Di fronte a questo panorama non serve auspicare ancora il "meno peggio", ma servirebbe una svolta dettata da un'alternativa di sistema. Ma per riaprire questa partita bisogna rendere partecipi e protagonisti in prima persona i soggetti di un conflitto sociale tanto più vasto quanto privo di qualsiasi rappresentanza (non solo elettorale) e della percezione delle proprie potenzialità di cambiamento. Una tale svolta avrebbe ancora più forza proprio nell'attuale contingenza in cui i padroni vedono fallire le proprie politiche di riferimento ed il proprio modello considerato "eterno": il capitalismo.

L'unico reale cambiamento può venire dalla lotta e dal protagonismo diretto del nuovo mondo del lavoro e della precarietà.

I comunisti ed una vera sinistra anticapitalista non possono, quindi, tirarsi indietro e puntare su posizioni di rendita o di mera sopravvivenza. Bisogna ricandidare una politica vera, con il protagonismo di classe e ricominciare a fare la propria parte mettendosi in prima fila nella lotta per gli interessi dei lavoratori, delle classi subalterne e dei settori sociali che pagano i costi e le conseguenze della crisi.

Serve innovazione anche nelle scelte. Giusta quella di presentare una lista unitaria comunista ed anticapitalista tra PRC, PdCI, organizzazioni comuniste, movimenti sociali e soggettività di lotta.

Ancora più rilevante sarà la capacità (peraltro fondamentale per superare il truffaldino sbarramento al 4%) di far percepire a tutte e tutti che si vogliono davvero far contare i lavoratori e che tale coalizione non serve solo a sopravvivere alle limitazioni imposte, in maniera bipartisan, da PD e PdL.

La nostra proposta, non risolutiva ma sicuramente efficace, è quella quindi di scegliere ALMENO una tra le cosiddette circoscrizioni "sicure" nel caso di superamento del 4% (e cioè il Nord-Ovest e Centro) e destinarla solo ed esclusivamente a candidate e candidati operai, precari, disoccupati nonché a figure significative dei movimenti di lotta (NO TAV, NO DAL MOLIN, studenteschi, sindacati di base e sinistra CGIL, movimenti delle donne, comitati contro le devastazioni ambientali, contro la privatizzazione dell'acqua, ecc...) che si sono espressi in questi mesi e che hanno rappresentato, sin qui, il vero movimento di opposizione di massa contro il governo Berlusconi e le sue politiche filo-padronali.

Ovviamente, la proposta non può essere elettoralista e deve essere marcata da segnali di contenuto forti. Nonostante la ridotta incidenza del Parlamento Europeo - su scelte che vengono imposte dal Consiglio, dalla BCE e dai poteri forti del capitalismo - i lavoratori ed i movimenti di lotta devono avere una propria voce autonoma che denunci e contrasti fortemente forte l'Europa del Trattato di Lisbona e di Maastricht; ogni attacco alle pensioni, all'istruzione, ai contratti e all'orario di lavoro; le politiche imperialiste e di guerra del'esercito e delle coalizioni europee; il carattere razzista delle politiche securitarie e il tentativo di privatizzare l'acqua e ogni risorsa pubblica.

Per evitare che i lavoratori ed i rappresentanti dei movimenti di lotta portino consensi ma poi restino esclusi, in almeno una delle due circoscrizioni ritenute sicure, la lista comunista unitaria deve candidare solo loro e non ex-parlamentari e componenti delle segreterie e/o direzioni dei partiti. In questo modo, in caso di superamento della soglia prevista, si avrà la matematica certezza di eleggere almeno un lavoratore dando così efficacia ai tanti giusti richiami al far "contare" le classi subalterne.

Questo sarebbe un piccolo ma significativo segnale di cambiamento dopo gli ultimi tracolli elettorali determinati da anni di politiche subalterne al governismo e alla compartecipazione in governi e coalizioni antipopolari.

L'unica scelta per riconquistare la fiducia è quella di eleggere i lavoratori, non solo di candidarli!

Prime adesioni:

Antonello TIDDIA, RSU Carbosulcis Rete 28 Aprile (Carbonia-Iglesias); Alessandro PERRONE, FIOM-CGIL Eaton Monfalcone (Gorizia); Riccardo DE ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Federico GIUSTI, RSU Cobas del Comune di Pisa; Andrea FIORETTI, FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma); Riccardo FILESI, coord. cassaintegrati Alitalia (Roma); Francesco FUMAROLA, circolo PRC della conoscenza (Roma); Maria Elena TOMASSINI, Circolo ANPI “Giordano Sangalli” di Roma; Francesco CORI, rete nazionale precari della Scuola (Roma); Luca CLIMATI, RSU INPDAP (Roma); Marco RANUCCI, PRC Molise (Isernia); Nazareno BALANI, collettivo lavoratori Comdata (Torino); Sante MARINI, FIOM-CGIL Alcatel Alenia (Roma); Massimiliano MURGO, RSU Macegaglia Building Sesto San Giovanni (Milano); Carmela SACRIPANTI, SLC-CGIL Wind (Roma); Fabrizio COTTINI, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Renato CAPUTO, insegnante (Roma); Giuliano MICHELI, CUB Trasporti Alitalia (Roma); Maurizio BACCHINI, FIOM-CGIL Baxter S.p.A (Roma); Marina CITTI, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Martino BROCCHI, FIOM-CGIL Ansaldo (Genova); Sabrina SARDO, Multiservizi (Palermo); Luigi SANTORO, Seit Appalti (Macerata); Lorenzo DARDANELLI, Elsag-Datamat (Roma); Maria TORTORELLI, Meccanizzazioni Postali (Roma); Barbara RICCI, lavoratrice CAI-Alitalia (Roma); Molepo THAMISAQA, coord. cassaintegrati Alitalia (Roma); Alessandro IMBASTARI, Coordinamento Precari Alitalia (Roma); Vincenzo FEURRA RdB-CUB INPDAP (Roma); Giancaro LUCIANI, presidente Collegio Federale Garanzia LATINA del PRC-SE; Michele COSTA, studente collettivo Resistenza Universitaria-La Sapienza (Roma); Erwin DORIGO, PRC circolo 25aprile - San Miniato (Pisa); Alberto VISCARDO GALANTE, RSA FISAC-CGIL - Sesto San Giovanni (Milano); Roberto VILLANI, Cobas Scuola (Roma); Patrizia ANGIARI, SdL Alitalia (Roma); Daniele MAFFIONE, Coordinamento nazionale Giovani Comunisti PRC-SE; Sergio CIMINO, FISAC-CGIL (Napoli); Nello ACAMPORA, circolo PRC Campobasso; Domenico BATTAGLIA, assessore Lavoro, Formazione e Politiche Giovanili - Nicotera (Vibo Valentia); Geni SARDO, responsabile del Coordinamento Donne e coordinatrice Area Lavoro e Società della CGIL di Trieste; Riccardo DI PALMA, RdB-CUB Comune di Borgomanero (Novara); Sergio PARESCHI, PdCI di GENOVA.

Fonte

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