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(4 Agosto 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Verona: per il diritto al futuro, per la casa, per i diritti di tutti

volantino di convocazione della manifestazione di sabato 23 febbraio

(20 Febbraio 2002)

Le guerre, la fame, la speranza di un futuro migliore hanno portato in Italia migliaia di migranti. Queste persone, che lavorano nelle campagne, nelle fabbriche, nelle aziende artigiane, nelle cooperative, che prestano la loro opera con le famiglie, gli anziani, i bambini, sono spesso costrette a vivere in condizioni degradanti. Moltissimi, anche nella nostra città, dormono nelle case o nelle fabbriche abbandonate, esposti a disagi che ne compromettono la salute, come dimostra l'aumento dei casi di tubercolosi. I più fortunati riescono ad affittare appartamenti in cui pagano affitti altissimi, che li costringono a vivere ammassati. Questa situazione costringe tutti coloro che cercano una casa in affitto a pagare prezzi esorbitanti.

A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per l'edilizia economico-popolare. Lo scorso anno sono state presentate 1600 domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30 appartamenti.

In previsione dell'approvazione della legge Bossi-Fini, che riduce le persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per lavorare, le forze dell'ordine stanno intensificando in tutta Italia i rastrellamenti alla ricerca di "clandestini". Persone spesso fuggite da situazioni difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli unici stanziamenti della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la costruzione di nuovi "centri di permanenza temporanea", veri e propri lager, di cui è prevista una variante anche per i richiedenti asilo.

Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano sulla pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica amministrazione non fornisce alcuna risposta seria in tema di accoglienza, di diritto alla casa, di diritto ad una vita dignitosa.

A Roma poche settimane fa duecentomila persone sono scese in piazza contro il Disegno di Legge razzista del governo in tema di immigrazione e per il diritto al futuro dei cittadini italiani e stranieri.

Oggi a Verona scendiamo in piazza per difendere il diritto alla dignità, per la casa, per la salute, per l'istruzione, per emergere dal lavoro nero e dalla clandestinità. Chiediamo un incontro agli amministratori pubblici per avviare un tavolo di confronto sui diritti delle persone che vivono nel nostro territorio.

Sabato 23 Febbraio 2002 MANIFESTAZIONE E CORTEO
Concentramento in piazza Santa Toscana (Porta Vescovo) ore 16.00


Percorso: Santa Toscana, Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci, Ponte Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza Brà.

Segreteria: c/o Circolo Pink Verona
Via Scrimiari, 7 - 37129 Verona
Tel e Fax 045 8065911
pinkverona@tiscali.it

Per adesioni: chisa@sis.it bonaz@interfree.it

Informazioni: 333 3405377 333 9595120

Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K.
in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI

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