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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Asl 12 Venezia… altro che indebita ingerenza

(9 Aprile 2009)

…altro che indebita ingerenza !
E’ la politica della Asl 12 Veneziana, volta alla privatizzazione dei servizi, che sta di fatto sempre più marginalizzando l’Ente Locale Comunale nelle scelte di politica sanitaria, togliendogli volutamente funzioni e limitandone fortemente il ruolo di controllo.

In realtà le assemblee elettive di Comuni, Province e Regioni dovrebbero poter esercitare funzioni di controllo e di indirizzo politico in materia sanitaria.
Ci chiediamo come si conciliano le richieste di ulteriori riduzioni di bilancio chieste dalla Regione Veneto alla Asl, con questo grande nuovo Ospedale “pieno di magagne”, costosissimo ad incominciare dai costi di gestione, manutenzione, pulizia delle vetrate con “uomini - ragno speleologi” che debbono arrivare … sin dalla Francia,

…quanto è costato - e costerà - alla collettività
questo nuovo Ospedale da “sogno” ?

L’Ospedale dell’Angelo – purtroppo – non si sta rivelando l’Ospedale adatto alle necessità della cittadinanza Veneziana, tanto meno con gli arredi in arrivo, in questi giorni, per le 54 camere “a pagamento”, e le sale operatorie date in affitto.

E purtroppo, al suo interno, non è disastrosa solamente la situazione del Pronto Soccorso.

La Corte dei Conti dovrebbe interessarsi delle scelte intraprese dal Dott. Padoan: il sistema di finanziamento scelto dall’Asl 12 - il “project financing” - per la costruzione del nuovo Ospedale è lo strumento infatti più devastante per la sanità pubblica.
La gestione pluriennale, e sempre più esclusiva di servizi, è pericolosissima: se il privato non rientrerà nei tempi previsti dalle spese che ha investito, potrà inoltre essere legittimato a chiedere la gestione di altri servizi ed attività in appalto.
Quale controllo ci potrà più essere, da parte degli Enti Pubblici preposti, in una situazione di monopolio da parte dei privati ?
Con il sistema di appalti e subappalti le conseguenze sono quelle di avere costi non controllabili, che vanno sempre più ad accrescere i profitti di privati.

Vogliamo qui ricordare le prime operazioni finanziarie dell’Asl 12 Veneziana, ancora nel luglio 2004, quali la costituzione della società “Venezia Sanità S.r.l.” e l’acquisto del pacchetto azionario della “Venezia Sanità S.r.l.” proprietaria dell’immobile denominato “Terragliouno”.
Operazione inquietante, avvenuta fra l’altro utilizzando fondi reperiti da una quota di finanziamento regionale, allora destinata alla realizzazione della centrale operativa SUEM e da un finanziamento previsto per la realizzazione di una seconda torre nell’Area Bellinato (ex sede degli uffici Asl 12).

Come Sindacato di Base abbiamo sempre richiesto, sin dal luglio 2004, al Sig. Sindaco del Comune di Venezia, in qualità di garante della tutela della salute del cittadino, nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl 12, al Presidente della Provincia di Venezia ed al Presidente della Consulta della Tutela della Salute del Comune di Venezia di esercitare i poteri:

di vigilanza e controllo sui bilanci della Asl 12 e su i suoi piani di risanamento;
di controllo pubblico sulle operazioni immobiliari dell’Asl 12.

Il dott. Padoan dovrebbe smetterla di denigrare il personale, attaccare i medici per le schede errate di dimissioni ospedaliere, gli extracomunitari perché fanno lievitare le spese, i cittadini “ipocondriaci” che intasano tutti il pronto soccorso per un mal di gola… Tutto ciò al fine di scaricare il fallimento di una mancata programmazione sanitaria, gli errori di progettazione e costruzione, i problemi di impiantistica e gli esorbitanti costi di gestione del nuovo Ospedale su cittadini e lavoratori.
La sanità sta divenendo un affare che frutta miliardi di euro.
Il controllo sui servizi sanitari, sulle prestazioni e sulla gestioni degli appalti, anziché essere esercitato - come dovrebbe – dalle assemblee elettive, viene sempre più attuato da parte di imprenditoria, politica, multinazionali e banche, e con sempre più corruzione.
Questa Organizzazione Sindacale, preoccupata per la politica svolta dal Direttore Generale di volatizzazione del patrimonio immobiliare pubblico della stessa Asl, di costituzione di Società Srl e di estrema privatizzazione dei servizi, in una situazione di crescente deficit di bilancio, chiede altresì che il Consiglio Regionale possa essere messo in grado di svolgere le proprie funzioni di reale controllo della sanità.

06 aprile 2009

COBAS Sanità Venezia

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