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Primavera

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(8 Febbraio 2011) Enzo Apicella
4 bambini Rom muoiono nell'incendio della loro roulotte causato forse da una stufetta

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(La tolleranza zero)

Torino. Aggressione razzista al Lingotto

Denunciamo e condanniamo la vile aggressione ad una ragazza somala. Contro il razzismo e il fascismo opponiamo la vigilanza e la militanza rivoluzionaria nei nostri quartieri!

(16 Aprile 2009)

Mercoledì 15.03.2009 alla fermata del bus numero 17 in piazza Carducci, zona al Molinette, una ragazza di origine somala è stata aggredita, prima verbalmente e poi presa a bastonate da un uomo sulla settantina il quale, alla vista della ragazza, seduta sulla panchina della fermata, urlava “sporca negra di merda, tornate al tuo paese”e si avventava contro di lei con il suo bastone. Un giovane di passaggio è intervenuto e, mentre soccorreva la ragazza, l’aggressore è fuggito salendo in fretta sul primo mezzo in arrivo. La ragazza si chiama Sofia ed è la compagna di un operaio metalmeccanico membro del nostro collettivo. Portata al pronto soccorso le hanno riscontrato numerose contusioni e l’anno poi dimessa con 10 giorni di prognosi. Per intenderci, la zona in cui è stata aggredita Sofia è la zona di via Cellini dove hanno sede i neofascisti di Base Militante e Casa Pound. Le aggressioni contro le persone di colore e in genere gli immigrati si susseguono nella nostra città (senza contare quelle che non vengono nemmeno rese pubbliche). Quanto più aumenta la crisi economica, tanto più i neofascisti e i leghisti si adoperano per propagandare l’odio contro gli immigrati indicandoli come i responsabili della crisi e dei disagi economici e sociali che essa provoca soprattutto tra le masse popolari e le classi più povere. Il clima di odio razziale che si sta istaurando nelle nostre città viene favorito anche dagli appelli alla reazione che giungono dai banchi dei consiglieri comunali, provinciali e regionali della Lega Nord e di Alleanza Nazionale i quali, spacciandosi per “cittadini modello”, “paladini della legalità” e “maestri della pubblica morale”, alimentano la guerra tra i poveri per difendere gli interessi delle classi dominanti dalle mobilitazioni dei lavoratori e delle masse popolari che resistono alla crisi e che non abbassano la testa di fronte ai soprusi e alle angherie dei padroni. Le loro“ronde padane” o le “ronde per la legalità” dei giovani fascisti di AN servono soltanto a dare la caccia all’immigrato povero e ad aizzare (mobilitazione reazionaria) la parte più abbruttita dei cittadini contro quella parte che invece lotta per la difesa dei diritti sociali, dei diritti di cittadinanza per tutti e del posto di lavoro. Di fronte alla crescente mobilitazione reazionaria nessun compagno, nessun comunista, antifascista o sincero democratico, può evitare le proprie responsabilità, soprattutto quelli che tra loro ricoprono cariche istituzionali grazie alla Repubblica democratica nata dalla Resistenza antifascista. Essi hanno giurato sulla Costituzione e devono farsi carico di difenderla e di praticarla soprattutto per quel che riguarda i suoi fondamentali: l’antifascismo, l’antirazzismo e l’accoglienza, il diritto al lavoro, alla casa, alla scuola e alla salute, il ripudio delle guerre.

Ma in questa democrazia prevale la tutela degli interessi dei potenti, dei ricchi e dei padroni. Non può esistere democrazia dove non esiste la giustizia sociale, dove esiste lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dove esiste un pugno di parassiti che naviga nel lusso più sfrenato a discapito di milioni di persone che se lavorano arrivano appena alla seconda settimana del mese e se non lavorano sono destinate ad arrangiarsi per non morire di fame. Alle ronde fasciste e razziste è necessario rispondere con le ronde antifasciste e antirazziste, con la vigilanza e la mobilitazione nei quartieri delle nostre città!!

Organizziamoci! Organizziamo presidi, ronde e irruzioni nelle assemblee elettive!! Rendiamo vita difficile agli apologeti del fascismo e del razzismo che si nascondono tra i banchi degli eletti!!

Collettivo Comunista Piemontese

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