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Primo Maggio

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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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(Diritti sindacali)

Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 15-22/04/09

SOMMARIO: Francia, Nicoletti, Fiat, Beretta, Meras, Euroart, Domina, Redditi, Indesit, Electrolux, Savona, Immobilgi, Morteo

(24 Aprile 2009)

18 aprile 2009

FRANCIA: PROTESTANO OPERAI DEL GAS E ELETTRICITA' http://blog.panorama.it/economia/

Dai tempi della presa della Bastiglia, la Francia è un laboratorio per le azioni di protesta. Dopo i vari casi di sequestri di manager, rinchiusi negli uffici e costretti a negoziare con i lavoratori, rispunta una forma di azione estrema: privare della luce. I dipendenti di Erdf e Grdf, filiali di Edf e Gdf - gli enti pubblici dell’elettricità e del gas - in sciopero da tre settimane per aumenti salariali, tagliano con azioni selvagge e improvvise luce e gas a migliaia di case. Giovedì scorso sono stati 66.500 i clienti privati di luce, "in un momento o l’altro della giornata" - hanno detto i sindacati - e 9.160 quelli che non hanno avuto gas per riscaldamento e cucina. Ad essere colpiti dai black out sono in particolare sedi di ministeri, amministrazioni pubbliche e imprese, ma anche le famiglie, ammettono le organizzazioni sindacali. Ieri i tagli sono stati minimi, ma dovrebbero riprendere martedì e giovedì, giorni in cui sono previste
iniziative di mobilitazione sindacale.

21 aprile 2009

NCOLETTI: CIG PER 400 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

E' stata firmato oggi a Potenza il verbale di accordo per la proroga, di circa undici mesi a partire dal 12 febbraio scorso, della cassa integrazione straordinaria per 400 lavoratori della Nicoletti salotti di Matera. Il provvedimento ha incontrato la soddisfazione dei sindacati per la copertura salariale assicurata ai lavoratori e in relazione alla possibilità di definire un accordo di programma con il Ministero per lo Sviluppo Economico per il rilancio del sito produttivo Nicoletti.

FIAT POMIGLIANO: CIG http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

Nuova cassa integrazione per gli operai della Fiat di Pomigliano, che rientreranno in fabbrica, soltanto il 25 maggio.
L'azienda, inoltre, ha comunicato ai rappresentanti sindacali che gli operai torneranno in cassa dal 30 maggio, e la produzione riprendera' dal 15 al 19 giugno. La comunicazione varia la programmazione gia' comunicata nei giorni scorsi alle Rsu: il rientro, infatti, era previsto per il 18 maggio, e invece e' slittato di una settimana.

BERETTA ARMI: CONTRATTI DI SOLIDARIETA' http://www.quotidianodelnord.it/

Via libera ai contratti di solidarietà nella Fabbrica D'Armi Pietro Beretta di Gardone Valtrompia a partire dal 4 maggio prossimo e fino al 3 maggio 2010. Lo prevede un accordo sottoscritto da azienda e sindacati che stabilisce una riduzione media settimanale dell'orario di lavoro del 16,27% per 659 dipendenti su 878. Inoltre l'azienda realizzerà, a partire dal secondo semestre del 2009, investimenti in attrezzature e in processi di automazione, per 1 milione di euro. L'accordo prevede anche una serie di integrazioni economiche aziendali. Per tutti i lavoratori, a prescindere dalla percentuale di solidarietà, è riconosciuto il 100% dei ratei di tredicesima, premio di risultato, di produzione, premio qualità.

MERAS: sciopero http://www.bresciaoggi.it/

A Manerbio, domani, altre 8 ore di sciopero dei 158 dipendenti della Meras (gruppo Riri): nel pomeriggio manifesteranno davanti al Comune in occasione dell'incontro tra Fim, Fiom e azienda sul futuro della fabbrica. Tra le ipotesi emerse, oltre alla possibile cessione, anche il concentramento dell'attività in uno solo dei due impianti del gruppo (l'altro è a Tirano, Sondrio).

EUROART: PROTESTA http://www.bresciaoggi.it/

Alla Euroart di Concesio (Stilopress) prosegue il presidio della portineria, avviato nei giorni scorsi dai lavoratori impegnati, dal 6 febbraio scorso, a contrastare la procedura di mobilità aperta dalla proprietà per 12 dei 17 dipendenti. La Fiom, convocata nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale di Concesio, ha ribadito la necessità di avviare un confronto tra sindacato e azienda, finalizzato a capire se è possibile trovare un'intesa che preveda il ritiro dei licenziamenti utilizzando, in alternativa, la Cigs.

DOMINA http://www.bresciaoggi.it/

A Castrezzato grande attesa per il futuro della Domina dopo che la proprietà (gruppo Polieco) ha annunciato l'intenzione di interrompere l'attività della fabbrica: a rischio 63 addetti, soprattutto donne. All'ipotesi, prospettata dal sindaco Pierluigi Treccani (trattativa per la cessione di ramo d'azienda, prospettive per 23 persone), replicano con una lettera la Femca-Cisl e la Rsu. Dicono, tra l'altro, "che tale opportunità non è, ad oggi, oggetto di formalizzazione ai dipendenti, nè direttamente, nè per tramite delle loro rappresentanze. Le confermiamo l'interesse per le ipotesi che limitino l'impatto occupazionale della decisione aziendale".

BANKITALIA: IMPIEGATI E OPERAI PIU' POVERI http://www.ilsole24ore.com/

Dire che la povertà e il divario sociale sono cresciuti negli ultimi anni non è corretto, anche se la percentuale di chi ha strutturalmente grosse difficoltà a sbarcare il lunario nel nostro paese era e resta elevata. Quello che invece si può affermare, cifre alla mano, è che c'è stato un travaso di reddito "orizzontale" fra categorie sociali : autonomi, dirigenti e pensionati hanno visto salire i loro redditi e invece fra operai e impiegati è cresciuto il numero di chi è povero.
A spiegare il come e il perchè di questa avvenuta redistribuzione sociale, consumatasi, essenzialmente, alla metà degli anni '90, è stato un dirigente del servizio studi della Banca d'Italia, Andrea Brandolini, durante un'audizione alla commissione Lavoro del Senato. Tra il 1993 e il 2006 il reddito disponibile equivalente (espresso in termini reali con il deflattore dei consumi delle famiglie) è cresciuto dell'1,2% l'anno, ma per le famiglie degli autonomi la crescita è stata del 2,6%, per i dirigenti (pubblici e privati) dell'1,5% e per i pensionati dell'1,6%.
Aumenti molto più contenuti si sono verificati invece per operai (+0,6%) e soprattutto impiegati (+0,3%) fra i quali vanno compresi anche i quadri intermedi, gli impiegati direttivi e gli insegnanti. Come risultato la percentuale dei poveri (coloro che percepiscono un reddito inferiore al 60% di quello medio) appartenenti a queste due classi sociali è salita dal 27 al 31% fra gli operai e dal 7 all'8% fra gli impiegati mentre è scesa fra gli autonomi.
Non tutte le cifre fornite da Bankitalia arrivano, peraltro, ai giorni nostri, perché i dati che permettono i confronti sulla ricchezza si fermano al 2006. Mancano, quindi, gli effetti redistributivi indotti dalla crisi finanziaria iniziata nell'agosto del 2007: quella ricchezza bruciata in borsa e quelle stock option azzerate che si potrebbero riassumere con il titolo di una famosissima telenovela degli anni 80, "Anche i ricchi piangono". Ma sul piano della lotta alla povertà vera e propria, da Bankitalia è invece arrivato un caveat: in una fase di recessione come l'attuale, rischiano molto quelle famiglie in cui tutti gli occupati hanno impieghi atipici o a termine.

22 aprile 2009

INDESIT: SCIOPERO http://www.ecodelchisone.it/

Venerdì torneranno a manifestare davanti alla sede dell'Unione industriale di Torino i lavoratori dell'Indesit di None. La decisione è stata presa lunedì al termine delle assemblee tenutesi all'interno dello stabilimento nonese, quando i sindacalisti hanno riferito sulle intenzioni dei vertici dell'azienda, comunicate venerdì scorso a Roma, nel primo incontro con i sindacati, dopo la rinuncia all'ipotesi di chiusura dello stabilimento di None. L'incontro ha deluso le aspettative sia dei sindacati, sia del mondo politico-amministrativo, a partire dal sindaco di None Maria Luisa Simeone.
I numeri di cui parla il sindaco sono quelli messi sul tavolo a Roma dall'ad dell'Indesit Marco Milani, ovvero il mantenimento in organico di 140 operai e 50 impiegati su un totale di circa 600 dipendenti. Cifre inferiori anche rispetto a quanto era stato anticipato nell'incontro dello stesso Milani con la presidente della Regione Mercedes Bresso; si era parlato di 250 posti e già allora sembravano pochi.
L'azienda per addolcire la pillola ha espresso la volontà di richiedere la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione. Inoltre il Gruppo si è impegnato a trovare un percorso per la ricollocazione di chi perderà il lavoro.
Venerdì riprende la trattativa in cui si cominceranno ad affrontare i vari nodi. Per questo motivo, come detto in apertura, i dipendenti saranno di fronte alla sede dell'Unione industriale per farsi sentire ancora una volta.

ELECTROLUX: NUOVI ESUBERI http://carta.ilgazzettino.it/

Salta l’accordo sul "patto di solidarietà" per la riorganizzazione della fabbrica Electrolux di Porcia. L’impresa ritiene inapplicabile la proposta del sindacato dei metalmeccanici che prevede la riduzione di orario a sei ore che consentirebbe di azzerare i circa 400 esuberi previsti invece dalla "ricetta" aziendale. Una cura che punta a "rimpicciolire" lo stabilimento e a produrre lavabiancheria più tecnologiche in grado di occupare il segmento medio-alto di gamma. La fabbrica ha chiuso il 2008 con un rosso di circa 15 milioni e un calo della redditività di oltre il 3 per cento. Di qui la necessità della riorganizzazione con la richiesta di un aumento produttivo con l’incremento dagli attuali 85 ai 99 elettrodomestici all’ora. Il sindacato aveva proposto il patto di solidarietà proprio per congelare gli esuberi e per mantenere inalterati i carichi di lavoro e i ritmi per gli operai in linea. Ieri, però, il vertice aziendale ha respinto
l’ipotesi: è troppo costosa. La trattativa è finita quindi in una fase di stallo. Una situazione che mette a rischio l’investimento di 60 milioni deciso a Stoccolma e potrebbe quindi segnare il declino della fabbrica. Inoltre, nel giorno in cui è saltato l’accordo, l’impresa ha comunicato ulteriori cento esuberi tra i "colletti bianchi" del gruppo.

PORTO DI SAVONA: SCIOPERO http://notizie.virgilio.it/notizie/

Le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl ed Uil) hanno proclamato uno sciopero di quattro ore, dalle 14 alle 18, di tutti i lavoratori del porto di Savona. La protesta nasce a causa del grave incidente sul lavoro accaduto stamattina alle Funivie spa, la società che trasporta su filo il carbone che viene scaricato in porto. Un operaio, ora ricoverato all'Ospedale San Martino di Genova in condizioni critiche, è caduto dal tetto di un capannone, facendo un volo di 5 metri. La prognosi è riservata.

IMMOLBIGI FEDERICI: PROTESTANO EX DIPENDENTI http://www.denaro.it/

Sit-in dei lavoratori della Immobilgi Federici, impegnati fino a qualche settimana fa nei lavori del policlinico e licenziati dall'impresa di Mario Pagano dopo che la Sun ha deciso di rescindere il contratto con la stessa. Il governatore Bassolino ha avuto modo di scambiare qualche battuta con Carmine Crisci della Cisl , Michele Colamonici e Mario Martucci della Cgil, Alfonso Sepolvere per la Uil, nonché il sindaco di Caserta Nicodemo Pettoruti e il segretario del Pd Enzo Iodice. Bassolino ha raccolto l'allarme lanciato dalle maestranze e dai sindacati casertani tanto che ha sottolineato la necessità per le istituzioni di cambiare l'agenda politica in relazione anche alla crisi economica.
I lavoratori da parte loro chiedono naturalmente di mantenere alta l'attenzione sulla loro vicenda, ma soprattutto fanno appello a prefettura, forze politiche e onfindustria perchè si evitino quelle che definiscono "lungaggini burocratiche e amministrative. Siamo esasperati, chiediamo che venga garantito il nostro lavoro, ma soprattutto che i lavori della struttura vengano al più presto ripresi per il bene di tutti".

MORTEO: LICENZIAMENTI http://www.denaro.it/

Nel tentativo di far ritornare sui suoi passi l'imprenditore vicentino, oggi si terrà in Confindustria un incontro tra i plenipotenziari della Morteo ed i delegati di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm. In agitazione nei giorni scorsi i lavoratori della Metalpoint di Marcianise, fonderia che produce estrusi di allumini e che impegna circa ottanta unità. A far scattare la protesta l'avvio delle procedure di mobilità per cinquanta lavoratori. La causa va ricercata nella crisi di mercato e nella mancanza di commesse. I sindacati, intanto, hanno chiesto l'intervento della Prefettura. Un terzo delle aziende in profonda crisi si trova proprio nel casertano: venti per la precisione, con 616 maestranze in totale a carico.
Tra queste ci sono nomi storici dell'industria provinciale come la Morteo Containers di Sessa Aurunca, la Johnson Control di Rocca d'Evandro e lo storico opificio Giuseppe De Negri srl.
Sempre per restare nel campo minato delle casse integrazioni in deroga, va ricordato che ai 616 vanno aggiunti oltre i 700 della Ixfin, i 350 della Formenti. In totale, circa 2000 posizioni salariali sono appese ad un filo.

Web page: http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/
E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

Centro Documentazione e Lotta

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