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No al G8 comunque e ovunque

(8 Maggio 2009)

Fa discutere questo movimento No Global,la definizione è sicuramente non appropriata ma serve per intenderci.Credo occorra puntare al coinvolgimento del movimento,se si vuole uscire dalla stasi politica attuale.Un dato mi sembra acquisibile fin da ora : se questo movimento continua,si amplia consentirà a centinaia,forse migliaia di giovani di fare una esperienza indispensabile per la formazione di una nuova leva rivoluzionaria.L’occasione ci sarà a luglio,La Maddalena o L’Aquila non fa differenza.Non è difficile rilevare ciò che questo movimento ha prodotto in passato: tutti i governi dei paesi capitalistici avanzati devono ormai fare i conti con un movimento che può tornare in ascesa come lo era quando usci rafforzato da due prove durissime Goteborg e,sopratutto Genova.Di colpo,per centinaia di migliaia,milioni di individui, è divenuto e deve divenire socialmente inaccettabile ciò che per anni lo è stato: i tagli al welfare, i lavori precari, le pensioni incerte, il diritto ai profitti sulla pelle di chi muore di malattie o di lavoro, il diritto a speculare vedi Albergo fortezza de La Maddalena dove con i soldi pubblici si da in gestione alla Mita Resort della ditta Marcegaglia.In questa situazione di crisi drammatica mondiale e Italiana è possibile creare una contestazione che ha mille motivi quotidiani per manifestarsi. I quotidiani licenziamenti che avvengono in tutto il mondo ( fra l’altro, in multinazionali che nel mondo hanno lo stesso nome ), al lavoro che si tende a rendere ogni giorno più precario, ai salari insufficienti,al generale attacco allo stato sociale e via dicendo. Il nostro problema oggi in vista del G8 di Luglio è quello di far di tutto perché entrino a far parte di questo movimento tutte le forme organizzate del moderno proletariato nella consapevolezza che l’avvenire del movimento non si gioca nel movimento. Si gioca in tutti i luoghi di lavoro dove sta a noi,ai nostri simpatizzanti convincere che la condizione per riaprire una prospettiva di superamento di questo sistema passa per una adesione cosciente,a pieno titolo,a questo movimento internazionale. Speriamo che l’evento del G8 in Abruzzo rilanci il movimento con temi dell’antiliberismo in una fase in cui il neoliberismo incomincia a conoscere le parole incertezza e crisi e lo schieri nettamente da una parte,contro il capitale.

Antonello Tiddia
RSU Carbosulcis – Rete 28 aprile CGIL

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