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(29 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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La polizia carica il corteo degli studenti medi a Firenze

Democrazia o stato di polizia?

(14 Maggio 2009)

Lunedì 11 maggio si è svolto un presidio studentesco davanti al liceo Michelangelo, per contestare l’ingiusta decisione del preside di negare l’accesso alla stanza autogestita agli studenti dei collettivi fiorentini. Gli studenti, circa una sessantina, decidono di partire in corteo. Superata Piazza Santissima Annunziata, a poca distanza dal Michelangelo, la DIGOS ha provocatoriamente ricominciato a fotografare e filmare i manifestanti, al che questi non hanno fatto altro che chiedere, per l’ennesima volta, di smetterla con le riprese. Immediatamente si avvicinano gli agenti in assetto anti-sommossa e subito partono spintoni da questi e volano i primi colpi di casco sulle teste degli studenti che, in pochi attimi, si trovano bloccati con le spalle al muro a dover fronteggiare le nuove cariche della polizia, che non risparmiano nessun tipo di violenza colpendo ancora coi caschi, oltre che con i manganelli, quando non addirittura con calci e pugni. Il corteo riesce a disperdersi solo diverso tempo per le via adiacenti, 2 fermi un ragazzo di 16 anni all’ospedale con lo zigomo e setto nasale spaccati, questo il risultato dell’azione delle forze dell’ordine(?) che si sono scagliate selvaggiamente contro ragazzi fra i 13 e i 18 anni.
Il corteo si ricompatta e si dirige alla facoltà di lettere dove viene deciso, assieme anche a molti universitari solidali con gli studenti, di andare a presidiare la questura dove ancora erano tenuti i 2 compagni fermati. Il tempo di giungere sotto la questura e subito partono nuove cariche, sta volta pure sue due fronti (dal lato e da dietro), il corteo si disperde ancora una volta per le vie del centro, mentre inizia una vera e propria caccia all’uomo che ha visto nuovamente episodi di violenza e oltre una dozzina di fermi.
In tutto questo è doveroso sottolineare l’assoluta immotivazione delle cariche e la violenza con cui sono state attuate, nessun lancio di oggetti ha avuto luogo, come invece dichiarato dalla questura. Si è trattato di vere e proprie cariche “a far male”, con gli studenti accerchiati e bloccati e colpiti in ogni modo possibile dalla celere.

Dunque perché le cariche?
Vediamo nei fatti di lunedì un chiaro tentativo di intimidazione e repressione nei confronti dei compagni fiorentini, che negli ultimi mesi non hanno mai smesso di mettersi in prima file nelle lotte cittadine, soprattutto a livello studentesco, e che, evidentemente, hanno creato qualche scontento nei palazzi “alti”.

In seguito a questi fatti, l’assemblea riunitasi la sera, ha convocato per:
SABATO 16 MAGGIO ORE 15, P. SAN MARCO (FI) UN CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE.

Collettivo Studentesco Autonomo - Prato
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