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Oscar Romero

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(25 Marzo 2013) Enzo Apicella

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Argentina: Dichiarazione del 24 marzo 2003

Commissione Memoria, Verità e Giustizia

(22 Aprile 2003)

Siamo riuniti in questa storica Piazza del popolo per ripudiare con la stessa forza di sempre il colpo di Stato del 1976, che installò la dittatura militare più sanguinosa della nostra storia. Per riaffermare il nostro impegno militante a continuare la lotta contro l'impunità e la repressione di ieri e d'oggi, contro la fame e la consegna del nostro patrimonio nazionale. E per dire NO alla guerra imperialista contro l'Iraq.

Diciamo oggi presente ai nostri 30.000 compagni detenuti Desaparecidos e a tutti quelli che sacrificarono la propria vita nella lotta per conquistare un'Argentina senza oppressione né sfruttamento.

Questo 24 marzo ci trova in pieno attacco terrorista di Bush e dei suoi alleati contro l'Iraq. Ignorando la mobilitazione di tutti i popoli del mondo, inoltre senza l'appoggio delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti si sono lanciati alla guerra. Una guerra imperialista, una guerra per il petrolio, una guerra per cambiare la mappa del mondo e per garantire la loro egemonia.

Con questa guerra, gli yanquee, Inghilterra, Spagna e i loro seguaci pretendono dare ai paesi e ai popoli del mondo intero un segnale che il loro potere non deve essere sfidato. Malgrado ciò, l'esperienza dei popoli che resistono, come quello palestinese, quelle del Vietnam, Cuba, Somalia e molti altre, dimostrano che gli imperialisti non sono invincibili e possono essere sconfitti.

Il genocidio compiuto dalle Forze Armate, che attuarono il golpe il 24 marzo del 1976, ebbe come obiettivo distruggere le organizzazioni popolari, sterminando i militanti e sottomettendo tutti gli argentini con il terrore. Questo è uno dei volti della dittatura. L'altro è la miseria programmata per il popolo, mentre vecchi e nuovi gruppi economici non smettevano di arricchirsi.

E questa politica delle classi dominanti la continuano fino ad oggi i governi costituzionali. Il genocidio del terrorismo di Stato continua nel genocidio economico. Durante questi 27 anni, l'imperialismo, i latifondisti e i grandi gruppi economici nazionali e stranieri (specialmente finanziari e industriali) hanno dettato le politiche economiche sociali applicate nel nostro paese, che approfondiscono la crisi strutturale dell'Argentina e ingigantiscono la disuguaglianza fra i pochi che accumulano ricchezze e i milioni che non riescono nemmeno a percepire un'entrata minima che gli garantisca la sopravvivenza.

L'approfondimento del carattere antinazionale e antipopolare della politica economica; la riduzione del salario reale, l'aumento dell'orario di lavoro, la brutale flessibilità delle condizioni di lavoro, il consolidamento della disoccupazione come fattore permanente, l'avanzamento nella liquidazione della salute e dell'educazione pubblica; la chiusura di migliaia di fabbriche, la concentrazione della proprietà della terra e la sua crescente snazionalizzazione, sono parte dell'ingiusta realtà che vive il nostro popolo.

Come pure lo è l'impunità con cui i successivi governi costituzionali hanno protetto le forze armate, i poliziotti e i civili che pianificarono e compirono i crimini della dittatura.

Opponendosi alla volontà della maggioranza del popolo, con le leggi del Punto Finale e dell'Obbedienza Dovuta e gli indulti, il governo radicale di Alfonsín e quello giustizialista di Menem, garantirono l'impunità ai militari, che pianificarono e misero in atto l'orrore, e ai gruppi economici che incitarono il genocidio. Impunità che continuò durante il governo dell'Alleanza di De la Rúa e continua oggi il governo illegittimo di Duhalde.

Questa garanzia di impunità per coloro che da qualche luogo del potere minacciano il popolo, dà via libera a quelli che reprimono le mobilitazioni popolari, torturano i prigionieri nei commissariati, assassinano i giovani poveri per il solo fatto di esserlo. E permette anche che, oltre a fare scuola ai loro successori, i repressori della dittatura continuino le loro attività, ad occupare alte cariche pubbliche e nelle forze amate e in quelle di sicurezza.

Oggi, 27 anni dopo il golpe, ci troviamo nella situazione in cui Duhalde, sorto da un nuovo patto spurio con Alfonsín, Ibarra e altri, continua ad aggravare la miseria dei poveri con la sua politica di fame e di sottomissione nazionale. I salari dei lavoratori perdono potere acquisitivo al passo con l'aumento dei prezzi, ed è sempre più allarmante la situazione di milioni di disoccupati, la povertà si moltiplica e la mortalità infantile per denutrizione raggiunge dimensioni inedite.

Nel frattempo, il governo continua a pagare l'illegittimo e fraudolento debito estero, impone continue manovre economiche, patteggia in condizioni umilianti con il FMI, così come accadde nell'accordo a cui giunsero per imporre l’aumento dei prezzi che favorisce le imprese di servizi pubblici privatizzate e abilita la privatizzazione della banca pubblica. Sono gli ordini del Fondo, dei grandi gruppi economici ai quali obbedisce Duhalde. Per questo, indennizzò i banchieri e liquidò il debito ai grandi monopoli, intanto confiscò i risparmi alla classe media, e la portò ad una situazione la cui portata non si può ancora misurare, con l'intensificazione del “corralito”, la svalutazione e la pesificazione.

Questo governo cerca di frenare la lotta e l'organizzazione popolare con maggiore repressione. Agli omicidi commessi dai precedenti governi costituzionali, agli omicidi realizzati durante la ribellione popolare del 19 e 20 dicembre e ai ragazzi di Floresta, si aggiunge il 26 giugno il brutale assassinio dei compagni Darío Santillán e Maximiliano Kosteki in una marcia Piquetera.

Durante tutto il 2002, alle marce e alle sollevazioni popolari contro la fame, il governo rispose con bastoni, pallottole e carcere. Così fece, per esempio, a Jujuy, Salta, Tucumán, Santiago del Estero, Chaco, Entre Río, Buenos Aires, Capital Federal. L'attentato contro Estela Carlotto e molti altri, sono parte di quest'escalation intimidatoria e repressiva. E continuano le fucilazioni e le morti per il cosiddetto “grilletto facile”, come successe ad Ezequiel Demonty. Ma i membri delle forze di sicurezza responsabili di questi crimini hanno anche la protezione dell'impunità ufficiale. Solamente la permanente mobilitazione popolare rese possibili alcune condanne, come accadde pochi giorni dopo con l'ergastolo cui fu condannato l'assassino dei ragazzi di Floresta.

Si sono moltiplicate le minacce, le persecuzioni e i processi ai militanti popolari.

Si sono realizzate violente operazioni con l'intenzione di sgomberare le imprese recuperate come le Brukman, Chilavert, Lavalan, così come pure i terreni recuperati dalle assemblee popolari. Pochi giorni fa il governo di Ibarra sgomberò con uno spiegamento brutale delle forze di repressione gli abitanti dell'ex Padelai. E ora sono nuovamente minacciati di sgombero i lavoratori della Zanón. A tutti esprimiamo la nostra energica solidarietà.

Nonostante tutto questo, il popolo dice basta con queste politiche di fame, disoccupazione, resa agl’interessi altrui, corruzione, repressione, impunità. E i nostri 30.000 compagni detenuti Desaparecidos, i più di cinquecento figli di Desaparecidos appropriati dai militari, i nove bambini assassinati, i più di dieci mila prigionieri politici, gli esiliati, gli assassinati, i torturati, coloro che resistettero in modi diversi alla dittatura, sono presenti in tutte e in ognuna delle lotte che percorrono l'Argentina. Lotte che dimostrano la sconfitta storica del terrore e dell'imposizione del silenzio con cui la dittatura militare pretese che il suo progetto di alienazione nazionale e sociale durasse per sempre senza che nessuno gli si opponesse.

Veniamo da un anno di lotta, che diede continuità all' Argentinazo del 19 e 20 dicembre 2001.

Nelle grandi gesta di quei giorni, che sintetizzarono e superarono quello che già si veniva esprimendo nelle interruzioni delle strade, scioperi, marce, picchetti e sollevazioni popolari, si dimostrò che il popolo ha memoria; che ha fatto il suo bilancio della dittatura, che preferì uscire in strada piuttosto che accettare passivamente la fame e l'imposizione dello stato d'assedio, che era deciso ad affrontare una nuova ondata repressiva. Che nemmeno aveva dimenticato le lotte operaie e popolari che precedettero il golpe del 1976. Alle politiche del governo, il popolo risponde con l'ampliamento e l'intensificazione delle sue lotte.

Le massicce marce dei Piqueteros e le manifestazioni popolari in lungo e in largo il paese, le centinaia di imprese recuperate dai lavoratori, la presenza nelle strade delle assemblee popolari, le nuove combattive conduzioni sindacali, sono l'esempio di questa nuova situazione.

Inoltre, nuovi venti di lotta percorrono l'America Latina. Le realtà del Venezuela, Ecuador, Colombia, Brasile, Bolivia e Paraguay lo dimostrano.

Oggi siamo nuovamente riuniti nella Piazza, e da qui:

Chiamiamo a far fronte alla criminalizzazione della protesta sociale, che è usata come minaccia per tutti quelli che si arrischiano ad organizzarsi e a lottare contro la fame e la prepotenza e, che nell'ultima decada, ha portato nei Tribunali migliaia di compagni.

Esigiamo l'immediata libertà dei prigionieri politici popolari Acosta, Bertola, Felicetti, Gorrian Merlo, Krmpotik e Quinteros.

Allo stesso modo, esigiamo che si rifiuti la richiesta di Italia e Spagna perché siano consegnati ed estradati dall'Argentina i militanti Bertulazzi e Lariz Iriondo.

Ripudiamo ogni carica repressiva contro quelli che lottano.

Continuiamo ad esigere l'annullamento delle leggi e dei decreti di impunità affinché si renda effettivo il carcere per i responsabili del genocidio. Denunciamo le manovre della Corte Suprema per mantenere la sua validità. Denunciamo inoltre l'appoggio a queste manovre da parte del vicario castrense Baseotto, e il sostegno esplicito che gli danno settori della cupola della Chiesa Cattolica.

Esigiamo giudizio e castigo ai responsabili, esecutori e complici del massacro del 19 e 20 dicembre e alla repressione delle lotte operaie e popolari degli ultimi anni.

Denunciamo che dopo otto anni d'istruttoria in mano al giudice Galeano e dopo più di un anno di giudizio orale, nel crimine dell'AMIA, la via giuridica è impotente a risolverlo. Perché insieme all'Esecutivo, che preserva i segreti di Stato, e al Legislativo, che si presta ad elaborare una legge antiterrorista su richiesta della Side, è parte responsabile della trama dell'occultamento. Lo Stato, attraverso il processo, lavora per la chiusura della causa AMIA e per consegnarla al servizio della guerra.

Denunciamo tutte le azioni che sotto diversi pretesti violano sistematicamente la nostra dignità e sovranità, come l'insediamento delle basi nordamericane in terre già cedute a Tohuil, Terra del Fuoco, e l'invio di marines nella provincia di Misiones, così come pure l'asta della nostra Patagonia.

Manifestiamo la nostra ferma opposizione all' ALCA, che costituisce un avanzamento qualitativo nell'assoggettamento delle economie latinoamericane e nella distruzione della sovranità dei nostri paesi. Lottiamo per una vera integrazione solidale dei popoli latinoamericani.

Esprimiamo la nostra energica solidarietà al Venezuela di fronte ai propositi golpisti e all'interventismo yanqui.

Denunciamo il PLAN COLOMBIA come piano di guerra e ingerenza militare dell'imperialismo nordamericano.

Diciamo NO all'embargo yanqui e al voto contro Cuba alle Nazioni Unite, esigiamo la liberazione dei cinque ostaggi cubani prigionieri negli Stati Uniti.

Ripudiamo la repressione e l'intervento diretto degli imperialisti per mantenere l'oppressione dei nostri paesi e popoli, e per erigersi a loro gendarmi.


Compagne e compagni,

Siamo oggi qui in difficili e decisivi momenti per l'umanità, turbata da una guerra feroce che si propone la colonizzazione dell'Iraq e il genocidio del suo popolo. Una guerra che è una minaccia per tutti noi se non riusciamo a fermare il criminale Bush, impegnato ad affermare la sua egemonia con una nuova ripartizione del mondo.

La causa dell'Iraq è la causa di tutti i popoli.


Per questo motivo esprimiamo il nostro ripudio alla guerra, invitiamo a continuare le manifestazioni contro l'aggressore imperialista. Ci impegniamo nella solidarietà con il popolo iracheno, che privo della sofisticata tecnologia bellica degli aggressori, in condizioni totalmente sproporzionate, resiste eroicamente all'invasione angloamericana della propria terra.

Chiediamo al governo nazionale che nessun soldato argentino sia inviato in Iraq, e l'immediato ritiro di qualsiasi forma di collaborazione, anche se chiamata “umanitaria”, che pretenda favorire o appoggiare l'aggressore imperialista contro l'Iraq.

Uniamo oggi, 24 marzo, in questa Piazza, il nostro ripudio alla guerra all'omaggio ai nostri cari compagni Desaparecidos, ai caduti il 19 e 20 dicembre, ai ragazzi di Floresta, a Santillán e a Kosteki, e a tutti i martiri nella lotta per i diritti dei lavoratori e del popolo.

Siamo parte di quel torrente popolare che manifestandosi nelle vie, nelle piazze e nelle strade, riuscirà a far sì che se ne vadano tutti, che non ne rimanga nemmeno uno. Riuscirà a spazzare via questo potere che ci impone fame e repressione.

Siamo per costruire una nuova Argentina nata da tutte le forme di lotta, un'Argentina che significhi pane, lavoro, terra, casa, salute, educazione, giustizia e libertà per tutti.

Siamo per L'ARGENTINA CHE SOGNARONO E PER LA QUALE LOTTARONO E SACRIFICARONO LA LORO VITA I NOSTRI 30.000 COMPAGNI DETENUTI- DESAPARECIDOS

30.0000 COMPAGNI DETENUTI- DESAPARECIDOS: PRESENTI !!
ADESSO E PER SEMPRE.



ORGANIZZAZIONI CONVOCANTI

ORGANIZACIONES DE DERECHOS HUMANOS

AMNESTY INTERNACIONAL ARGENTINA, APDH - LA PLATA, APDH - MATANZA, ASOCIACION DE EX DETENIDOS-DESAPARECIDOS, CENTRO DE PROFESIONALES POR LOS DERECHOS HUMANOS (CEPRODH), COORDINADORA CONTRA LA REPRESION POLICIAL E INSTITUCIONAL (CORREPI), H.I.J.O.S., LIBERPUEBLO, LIGA ARGENTINA POR LOS DERECHOS DEL HOMBRE, MOVIMIENTO ECUMENICO POR LOS DERECHOS HUMANOS (MEDH), AGRUPACION DE FAMILIARES Y COMPAÑEROS SOLIDARIOS DE LOS ARGENTINOS EJECUTADOS EN CHILE – AFEPOC-, AGRUPACION POR EL ESCLARECIMIENTO DE LA MASACRE IMPUNE DE LA AMIA (A.P.E.M.I.A.), ASOCIACION COMPROMISO POR LOS DDHH Y SOCIALES, ASOCIACION DE LUCHA POR LA IDENTIDAD TRAVESTI Y TRANSEXUAL, ASOCIACION VICTIMAS DE LA IMPUNIDAD SIN ESCLARECER, COMISION DE DDHH DE URUGUAYOS EN ARGENTINA, COMISION DE DDHH VILLA 21/24 BARRACAS, COMISIÓN DE LA MEMORIA DE INGENIERÍA DE LA PLATA, COMISION POR LA RECONSTRUCCION DE LA MEMORIA - CS. ECONOMICAS – UBA, COMISION POR LA RECONSTRUCCION DE LA MEMORIA - FAC. DE INGENIERIA – UBA, COMISION POR LOS DERECHOS HUMANOS PARAGUAYOS RESIDENTES EN BUENOS AIRES, FAMILIARES DE DESAPARECIDOS ALEMANES Y DE ORIGEN ALEMAN

CATEDRAS DE DERECHOS HUMANOS

CATEDRA DE DERECHOS HUMANOS Y SALUD FAC.DE MEDICINA - UBA , CÁTEDRA LIBRE DE DERECHOS HUMANOS, FILOSOFÍA Y LETRAS, UBA , CATEDRA LIBRE PODER ECONOMICO Y DERECHOS HUMANOS - CS. ECONOMICAS – UBA

ORGANIZACIONES SOCIALES

AGRUPACION JUANA AZURDUY, AGRUPACION LA DIGNIDAD REBELDE, AREA DE ESTUDIOS QUEER, ARTISTAS Y TECNICOS EN PIQUETES TERRITORIALES Y BARRIALES (ARTEPI), ASAMBLEA 1º DE MAYO (BALVANERA), ASAMBLEA CID CAMPEADOR, ASAMBLEA DE CONSTITUCION, ASAMBLEA DE VECINOS COMBATIVOS PARQUE AVELLANEDA, ASAMBLEA PALERMO VIEJO, ASAMBLEA PERMANENTE DE CORRIENTES Y MEDRANO, ASAMBLEA PLAZA GONZALEZ TUÑON, ASAMBLEA PLAZA IRLANDA, ASAMBLEA POPULAR COLEGIALES-CHACARITA-VILLA ORTUZAR (F.LACROZE Y CORDOBA), ASAMBLEA POPULAR DE VILLA ELISA, ASAMBLEA POPULAR SAN TELMO PLAZA DORREGO, ASAMBLEA RIVADAVIA Y CHACABUCO, ASAMBLEA VECINAL DE BOEDO, ASAMBLEA RIVADAVIA Y AYACUCHO, ASOCIACION DE LIBREROS DE PARQUE RIVADAVIA, ASOCIACION SAN CARLOS SUD, ATTAC, CATEDRA ABIERTA DE ESTUDIOS AMERICANISTAS -UBA, CIRCULO SOCIALISTA INDEPENDIENTE, COLECTIVO CULTURAL, COLECTIVO DICIEMBRE 20, COMISION DE APOYO A LAS COMUNIDADES WICHIS, COMITÉ ORGANIZADOR FORO SOCIAL EN ARGENTINA, CONVERGENCIA, POR UN JUDAÍSMO PLURALISTA Y HUMANISTA, CONVOKATORIA GAY LESBICO TRAVESTI TRANSEXUAL, COORDINADORA EN DEFENSA DE LA SOBERANIA Y EL PATRIMONIO PÚBLICO, CORRIENTE 20 DE DICIEMBRE - ALAMES EN ARGENTINA, CUENTAS PENDIENTES, EQUIPO ARGENTINO DE TRABAJO E INVESTIGACION PSICOSOCIAL (EATIP), EL ESPEJO, ESCUELA PSICOLOGIA SOCIAL PICHON RIVIERE, FORO DE DEBATE DE LA BOCA, FRENTE DE ARTISTAS DEL BORDA, FRENTE MURGUERO, GAYS POR LOS DERECHOS CIVILES, GRUPO MUSICAL SANTA REVUELTA, INSTITUTO DE RELACIONES ECUMENICAS, INSTITUTO MOVILIZADOR DE FONDOS COOPERATIVOS, LA CASONA DE COLOMBRES, LESBIANAS EN LUCHA, MESA GENERAL DE ORGANIZACIONES SOCIALES EN LA LUCHA POR LA VIVIENDA, LA TIERRA Y EL HABITAT, MOPASSOL, MUJERES DE NEGRO ARGENTINA, MULTISECTORIAL VECINOS DE SAN CRISTOBAL 19 DE DICIEMBRE, PROGRAMA DE RADIO MEMORIA Y ESPERANZA FM 95.5, PROUSTISTA UNIVERSAL, RED NO A LA GUERRA, PAZ Y REVOLUCION, VECINOS DE SAN CRISTOBAL CONTRA LA IMPUNIDAD

ORGANIZACIONES Y CORRIENTES GREMIALES Y DE DESOCUPADOS

ADEMYS , ASOCIACION ARGENTINA DE ACTORES, ASOCIACION DOCENTE DE LA UNIVERSIDAD DE LA PLATA (ADULP) , ASOCIACION GREMIAL DOCENTE DE LA UBA , ASOCIACION DE LA PEQUEÑA Y MEDIANA EMPRESA (APYME), ASOCIACION DE PROFESIONALES - HOSPITAL POSADAS. COMISION DE DDHH, ATE-AVELLANEDA , CICOP - SECCIONAL MELCHOR ROMERO , COMISION GREMIAL INTERNA DEL PERSONAL DEL BANCO CREDICOOP, CONADU HISTORICA, CTA AVELLANEDA, CTA CAPITAL REGIONAL CENTRO, CTA CAPITAL REGIONAL SUR SAN TELMO, FEDERACION JUDICIAL ARGENTINA, JUVENTUD CTA CAPITAL, JUVENTUD CTA NACIONAL, SUTEBA - MATANZA, AGRUPACION DE ABOGADOS ASAMBLEISTAS - LISTA 43 DEL COLEGIO DE ABOGADOS, AGRUPACION DOCENTE COMPAÑEROS DE LA VERDE, COORDINADORA NACIONAL DE AGRUPACIONES AGUSTIN TOSCO, CORRIENTE CLASISTA Y COMBATIVA, JUVENTUD TERRITORIAL GERMAN ABDALA, MOVIMIENTO BARRIOS DE PIE, MOVIMIENTO SIN TRABAJO TERESA VIVE, MOVIMIENTO TERRITORIAL LIBERACION (MTL), POLO OBRERO, REVISTA MARCHA GRANDE EN LA CTA (REGIONAL LA PLATA BERISSO ENSENADA)

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CENTRO DE ESTUDIANTES DE ARQUITECTURA -UBA , CENTRO DE ESTUDIANTES DE FILOSOFIA Y LETRAS-UBA , CENTRO DE ESTUDIANTES DE INGENIERIA - UBA , CENTRO DE ESTUDIANTES DE LA ESCUELA DE PSICOLOGIA SOCIAL. PICHON RIVIERE, CENTRO DE ESTUDIANTES DE SICOLOGIA – UBA, CENTRO DE ESTUDIANTES DE SOCIALES - UBA , CENTRO DE ESTUDIANTES DEL CBC – UBA, CENTRO DE ESTUDIANTES DEL COLEGIO MARIANO ACOSTA, CENTRO DE ESTUDIANTES DEL COLEGIO NACIONAL BUENOS AIRES , CENTRO DE ESTUDIANTES DEL PROFESORADO ALICIA MOREAU DE JUSTO, FEDERACION UNIVERSITARIA DE BUENOS AIRES, TALLER LIBRE DE PROYECTO SOCIAL - ARQUITECTURA Y DISEÑO – UBA, AGRUPACION ALFREDO PALACIOS - FAC. DERECHO – UBA, AGRUPACION CEUP MARIATEGUI - FILOSOFÍA Y LETRAS - UBA , AGRUPACION EL ANDAMIO SOCIALES – UBA, AGRUPACION EL MATE – UBA, AGRUPACION ESTUDIANTIL SANTIAGO PAMPILLON, AGRUPACION JOHN WILLIAM COOKE – UBA, AGRUPACION LA VERTIENTE, CORRIENTE UNIVERSITARIA DE IZQUIERDA – UBA, AGRUPACION LOS NECIOS FACULTAD DE FILOSOFIA Y LETRAS, AGRUPACION NBI - FACULTAD DE DERECHO – UBA, AGRUPACION TNT – UBA, CORRIENTE ESTUDIANTIL POPULAR ANTIIMPERIALISTA (CEPA) , MOVIMIENTO DE UNIDAD SECUNDARIO (MUS), FRENTE ESTUDIANTIL ENTRE TODOS - MEDICINA - UBA, MOVIMIENTO NACIONAL INDEPENDIENTE DE LA UBA:, MOVIMIENTO UNIVESITARIO DE IZQUIERDA (MUI NACIONAL)

ORGANIZACIONES Y CORRIENTES POLITICAS

DEMOCRACIA AVANZADA EN EL ARI, FEDERACION JUVENIL COMUNISTA CONGRESO EXTRAORDINARIO, FEDERACION JUVENIL COMUNISTA EN IZQUIERDA UNIDA, FRENTE DE RESISTENCIA EVA PERÓN - PROVINCIA DE BUENOS AIRES., GRUPO TALCAHUANO DE LA CÁMARA DE DIPUTADOS DE LA NACIÓN., JUVENTUD SOCIALISTA AUTENTICA, JUVENTUD SOCIALISTA DEL MST EN IZQUIERDA UNIDA, MOVIMIENTO TODOS POR LA PATRIA, MST EN IZQUIERDA UNIDA, PARTIDO AUTENTICO FEDERAL - AGRUPACION COMPAÑEROS, PARTIDO COMUNISTA CONGRESO EXTRAORDINARIO, PARTIDO COMUNISTA EN IZQUIERDA UNIDA, PARTIDO COMUNISTA REVOLUCIONARIO, PARTIDO DE TRABAJADORES POR EL SOCIALISMO (PTS), PARTIDO OBRERO, PARTIDO OBRERO REVOLUCIONARIO – POSADISTA, PARTIDO REVOLUCIONARIO DE LA LIBERACIÓN - PRL, PARTIDO SOCIALISTA AUTENTICO, SOCIALISMO DEMOCRATICO, UNION DE MILITANTES POR EL SOCIALISMO

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