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Taranto. Agguato di stampo mafioso al CSOA Cloro Rosso

(3 Maggio 2009)

Giovedì 30 Aprile, presso il Centro Sociale Autogestito Cloro Rosso, era stato organizzato un evento musicale, il cui provento doveva essere destinato in parte alla cassa di resistenza del Comitato Lavoratori in Lotta, composto da alcuni operai recentemente messi in cassa integrazione dall’Ilva di Taranto.
L’incasso proveniva esclusivamente da un minimo contributo che ogni singolo spettatore doveva versare all’ingresso del Cloro Rosso.
Verso la mezzanotte, alcuni individui si recano al Centro Sociale e cercano di entrarci, con fare minaccioso e sprezzante, senza versare alcunché,. Parte di questo gruppo, addirittura, tenterà di aggirare la struttura, cercando di intrufolarsi all’interno scavalcando da alcune finestre.
Nonostante i vani tentativi di far capire la bontà di tale pagamento, il gruppo si rifiuta di pagare e, uno di loro, minaccia ed aggredisce alcuni ragazzi presenti.
Il servizio d’ordine del Cloro Rosso, tuttavia, riesce a respingere prontamente il teppista, mettendolo alla porta.
Dopo pochi minuti, quando la situazione sembrava ritornare alla normalità, un individuo coperto da passamontagna e armato di pistola entra nel Cloro Rosso sparando diversi colpi di arma da fuoco.
Alcuni colpi andranno a vuoto, tre invece colpiranno in pieno un ragazzo, più un quarto proiettile che si conficcherà, quasi per miracolo, nel suo telefonino cellulare.
C’è un fuggi fuggi generale, si assiste a ragazzi e studenti terrorizzati che si nascondono nelle aiuole o che scappano all’interno per ripararsi dalle pallottole.
Un compagno del servizio d’ordine, appena il teppista avrà svuotato il caricatore della sua arma, riesce ad immobilizzare il criminale, ma viene successivamente aggredito da un secondo individuo, riportando anche una ferita da coltello.
Il trambusto richiama altri presenti sulla scena del crimine e i due vigliacchi aggressori, vistosi in inferiorità numerica, si dileguano nella notte.

L’attacco subito da noi compagni del CSOA Cloro Rosso riteniamo che non riguardi solo la nostra struttura.
Giovedì 30 Aprile, a Taranto, è stata attaccata la democrazia e le basilari regole del vivere civile.
In questa città, oltre a rischiare la vita per l’inquinamento e per il lavoro, ci si può rimettere la pelle anche nell’organizzare un concerto di solidarietà.
Un chiaro segnale del degrado sociale e del culto “camorristico” che imperversa nei nostri quartieri e che sempre più spesso fa presa nelle nuove generazioni.
Ma altrettanto chiara sarà la nostra risposta a queste vili intimidazioni.
La nostra voglia di continuare a lottare per migliorare questa città, attraverso un percorso culturale ed aggregativo che ormai dura da un anno, non viene scalfita minimamente da questo seppur terribile episodio.
Il CSOA Cloro Rosso continuerà ad esistere fino a quando ci saranno persone che continueranno a credere in questo progetto.
Le nostre idee e la nostra volontà sono più forti di qualsiasi pallottola.

CSOA CLORO ROSSO
FINO ALL’ULTIMO RESPIRO

::AgitProp::

Fonte

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