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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Pisa. Per un primo maggio di lotta

Per unificare le lotte di tutti i soggetti colpiti dalla crisi

(30 Aprile 2009)

Quest'anno la data del primo maggio non può essere vista più come una data dal carattere simbolico in cui si festeggiano le conquiste di decenni di lotte di lavoratori e lavoratrici.

Semplicemente perché tutte le conquiste sono finite nel tritacarne del sistema capitalistico che vuole far pagare scaricare i costi della crisi (socializzare le perdite, si dice) su coloro che in realtà producono ricchezza con il loro lavoro salariato.

A Pisa, città di servizi per eccellenza, i criteri aziendalistici (massima flessibilità e ricattabilità dei lavoratori, ottimizzazione dei profitti) sono stati da tempo applicati tramite l'esternalizzazione, ovvero l'affidamento a terzi, perlopiù cooperative, da parte di servizi pubblici.

Tutto in nome di criteri meramente economicistici, ovvero un demagogico e populistico richiamo al risparmio di risorse. Si tace che "le risorse" sono lavoratori e lavoratrici che fanno sì che scuole, ospedali, università, enti pubblici vadano avanti. Lavoratori o lavoratrici, spesso migranti, che ad ogni scadenza di appalto vedono aumentare le ore di lavoro senza che i salari aumentino (altrimenti come potrebbe risparmiare l'ente committente?), vedono erodere diritti minimi come ferie e malattia, vedono calpestata la loro dignità.

Il sistema di esternalizzazione è un filo rosso che lega tutte le tipologie lavorative. Anche le fabbriche,accanto al ricorso alle agenzie interinali, hanno da tempo ceduto rami delle produzioni alle cooperative, sistema che gli ha permesso di abbassare drasticamente il costo del lavoro.

I lavoratori del forno della Saint Gobain (insieme a quelli dell'indotto) che ha chiuso per esempio, erano e sono per la maggior parte dipendenti di cooperative in appalto o subappalto.

Essere il capro espiatorio per la crisi significa per questi lavoratori perdere il salario e con esso una serie di diritti, in primis quello alla casa: è in arrivo a Pisa un'ondata di sfratti per morosità che non hanno più diritto a nessuna proroga.

Un'uscita collettiva è possibile, solo lottando per la riappropriazione dei diritti e per la soddisfazione di bisogni. 30 aprile a partire dalle 20,30 cena e dibattito di tutti i soggetti colpiti dalla crisi

Precari autorganizzati e Confederazione Cobas - Pisa

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