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Dove volano i salami

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(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

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(20 Maggio 2009)

L’udienza si è aperta con quella che doveva essere la novità dell’accusa, che con una perizia di cui era del tutto all’oscuro la difesa, che a loro dire mostrerebbe similitudini fra la calligrafia con cui è stata scritta la lettera e quella di Michele. In realtà si tratta di un atto di parte, svolto al di fuori dei tempi previsti dalla legge, al punto che il Colonnello Fabi successivamente interrogato ha dovuto dire che, colposamente non ci avevano pensato prima !!!!! in quanto si erano concentrati su impronte e prove organiche, che nonostante gli sforzi non sono venute fuori.

Giustificazioni, tempi e modi che dicono quanta poca credibilità abbia l’agire degli inquirenti. Si tira fuori insomma la “prova” calligrafica che non può provare nulla in quanto per antonomasia priva di scientificità. Naturalmente la difesa andrà a verificare con una sua perizia questo sostituto di prova, guarda caso “venuto fuori” in mancanza d’altro, ad un anno e mezzo dagli arresti !!!!!

L’accusa ha così presentato il suo principale teste, il Colonnello dei ROS Fabi, per così dire il regista di tutta l’operazione. In perfetta sintonia con il PM Manuela Comodi, al punto da correggersi reciprocamente espressioni e domande, il Colonnello di Perugia ha tentato con estrema difficoltà di rappresentare il teorema che sorregge l’operazione che è servita a togliere la libertà ai quattro giovani spoletini accusati di essere degli anarcoinsurrezionalisti.

La ricostruzione è stata confusa, con molti stop end go, sotto le continue opposizioni delle difese, che hanno contestato le valutazioni personali continuamente manifestate dal Colonnello durante l’interrogatorio, cosa ovviamente non consentita, in quanto il teste si deve attenere esclusivamente ai fatti.

Il tentativo come era già evidente dall’ordinanza che richiedeva l’arresto il 23 ottobre dei 5 ragazzi spoletini, ( per uno di essi non vi erano nemmeno le prove per richiedere il rinvio a giudizio ), è stato quello di collegarli strettamente alle organizzazioni anarco insurrezionaliste. Emblematico in questo senso che tra le poche cose venute fuori in modo confuso, per dare una idea della lettura politica dell’operazione, il Colonnello Fabi è ricorso alla lettura integrale delle rivendicazioni dell’incendio di Colle San Tommaso e della lettera alla Lorenzetti per poi avvicinarle ai pacchi bomba (del 2003 !), a Prodi attraverso la lettura integrale della rivendicazione di quell’attentato. Cosa c’ entra non l’ha spiegato, nemmeno agli avvocati che glielo hanno chiesto.

In realtà l’operazione politica è evidente, Michele e gli altri “sono anarchici” e perciò non potevano che essere loro.

Ciò è emerso senza dubbio alcuno quando ad interrogare Fabi, dopo il PM, è arrivata la difesa di Michele con l’avvocato Marco Lucentini. Fabi è caduto in continue contraddizioni, non riuscendo a spiegare come mai le indagini si sono concentrate subito contro Fabiani: prima ha detto che la prova era che Michele e Andrea erano a Vicenza proprio nel giorno corrispondente alla data del giornale veneto che sarebbe stato usato per appiccare le fiamme, ma l’avvocato gli ha ricordato che nell’informativa da lui firmata per chiedere di mettere telofonino e macchina sotto controllo (solo a Michele in principio) non si accenna affatto al giornale di Vicenza; poi Fabi ha tentato di cambiare spiegazione dicendo che Michele era un personaggio di spicco a Spoleto e che aveva aiutato l’Associazione Vittime armi elettroniche e mentali a denunciare le violenze subite, ma si è subito contraddetto affermando che fare politica e lottare per i diritti umani non è un motivo per cui si può subire un’indagine; alla fine ha ammesso di aver ricevuto un consiglio da “fonti riservate”, cioè dai ROS di Roma, confermando a chi avesse ancora qualche dubbio la scelta politica che sta dietro a questo processo.

Strano personaggio il Colonnello dei ROS, da una parte ha una memoria eccezionale, ricorda perfino che 2 giorni prima dell’incendio erano state comprate due bottiglie di alcol identiche a quelle usate nell’incendio, dall’altra non è andato nemmeno a controllare dove fosse il Fabiani al momento della vendita di quelle bottiglie. Lo ha dovuto ricordare Lucentini, a Fabi e alla Corte, Michele era al lavoro!!!

A quel punto Fabi, evidentemente indispettito nel vedere la sua inchiesta incrinarsi pericolosamente, si è un po’ agitato. Ha prima detto che gravissimo indizio, a suo avviso, era che Fabiani era a Spoleto in quei giorni. Ovviamente i difensori gli hanno ricordato che Fabiani vive, viveva, studia, studiava e lavorava a Spoleto, così come altre 40 mila persone. Citiamo le espressioni letterali, dato che danno come poche un'idea di come sisono mossi. Lucentini ha detto, facendo un esempio elementare: “se Fabiani fosse stato un cittadino di Frosinone, allora la sua presenza a Spoleto proprio il giorno dell’incendio sarebbe stata una prova di colpevolezza, ma dato che viveva, lavorava, studiava, aveva la ragazza di Spoleto ciò non dimostra proprio nulla”. Allora il Colonello testimone dell’Accusa ha dichiarato, ricalcando nel nervosismo proprio lo stesso banale esempio di Frosinone tratto dalle espressioni di Lucentini: “Lo sa che le dico? Che anche se il cellulare del Fabiani fosse stato a Frosinone, io avrei lo stesso sospettato che l’imputato lo avesse dato ad un complice per coprire le sue tracce!”.

Nessuna confessione più esplicita poteva provenire dal massimo esponente del Corpo Operativo Speciale dei Carabinieri sul modo prevenuto e pregiudizievole con cui sono iniziate prima e proseguite poi le indagini.

L’escussione del teste dell’accusa, dopo 8 ore, è stata interrotta. Proseguirà fra un mese e mezzo, il 30 giugno alle 9, quando completeranno il controesame l’altro difensore di Michele e gli avvocati degli altri 3 ragazzi (Damiano Corrias, Dario Polinori e Dinucci Andrea) sotto processo in Corte d’Assise per un’ inchiesta ogni giorno più debole.

COMITATO 23 OTTOBRE
www.comitato23ottobre.com

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