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(30 Giugno 2011) Enzo Apicella

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(Senza casa mai più!)

La casa e' un diritto!

(31 Maggio 2009)

Gli aumenti insostenibili dei canoni di locazione delle case popolari ALER e del Comune di Milano fanno parte di una strategia ben definita della giunta Formigoni e delll'ALER per privatizzare e liquidare il patrimonio pubblico, consegnandolo nelle mani di avide societa’ immobiliari pronte a intascarsi gli enormi profitti. Sugli alloggi costruiti prima del 1975 gli aumenti a regime sono di norma superiori al 90% e possono arrivare fino al 150%, praticamente una rapina legalizzata!

Questo perché il calcolo dell’aumento è fondato sull'assegnazione di un valore economico agli immobili, soprattutto per quelli più vecchi, sovrastimato rispetto ai costi di costruzione. in questo modo i costi sostenuti per le ristrutturazioni previste nei contratti di quartiere già operativi vengono scaricati sugli assegnatari, mentre aumenta la liquidita’ sicura nelle casse dell’aler che, però, non reinveste nel miglioramento del servizio e nella manutenzione ordinaria degli immobili anche più degradati per “fare cassa”. Ragioni di bilancio usate anche a giustificazione della vendita del 20% del patrimonio di edilizia pubblica - già assegnato - con mobilità forzosa e costi a carico dell'inquilino che non vuole o, soprattutto, non può sostenere economicamente un mutuo per l'acquisto della propria casa.

E' prevedibile che l'aumento generalizzato degli affitti (e la contestuale richiesta degli arretrati da parte dell'aler) possa generare, in un periodo di grave crisi strutturale come quello attuale, un aumento delle morosità e della sofferenza abitativa.

Ciò in uno scenario di “tolleranza zero” nei confronti di occupanti fatto di sfratti, di “tutor di tutela del patrimonio” operativi per sgomberi anche notturni, della predisposizione di numeri verdi “anti-occupazioni” per incentivare la delazione in un contesto in cui, purtroppo, attecchiscono opportunistici messaggi razzisti e di “guerra fra poveri” che frantumano quel tessuto sociale improntato a valori solidaristici ancora presente che si esprime nelle occupazioni di alloggi sfitti e vuoti da anni e nelle resistenze attive agli sfratti e alle mobilità.

Tanti gli esempi anche nel nostro quartiere: sfratti eseguiti con la presenza di un ingente numero di forze di polizia per contenere le difese agli alloggi occupati; numerose occupazioni che rivendicano il diritto alla casa e le autoriduzioni dei canoni di affitto; diverse sono le contestazioni organizzate contro lo sradicamento dal proprio territorio: da via Salomone, alle “case bianche” di via Feltrinelli e recentemente via Bazzoni.
Queste ultimi due accomunate dalla presenza cancerogena dell'amianto e della necessaria bonifica utilizzata a pretesto per la distruzione degli immobili e la costruzione di nuove privilegiando la vendita alla riassegnazione.

Tutte queste forme di opposizione dal basso devono essere sostenute e diffuse perche’ l'allargamento del conflitto sociale e’ l'unica vera soluzione per la conquista e la generalizzazione dei bisogni e diritti continuamente erosi e sottratti: casa, salario, istruzione, servizi sociali.

La lotta e l’unità sono l’unica arma che abbiamo per dire a padroni e speculatori che non abbiamo nessuna intenzione di pagare i costi della loro crisi e di lasciare che la nostra vita sia merce per il loro profitto!

COMITATO CORVETTO
corvettorossa@libero.it
C.S.A. VITTORIA

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