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Gazazoo

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(22 Giugno 2010) Enzo Apicella
Israele dichiara di voler "alleggerire" il blocco. Rimane comunque vietato dare ai Palestinesi di Gaza metalli, fertilizzanti, cemento...

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120 cittadini statunitensi entrano a Gaza

E invitano il presidente Obama a visitare la striscia durante il suo viaggio in egitto il 4 giugno

(1 Giugno 2009)

Una delegazione di oltre 70 persone, composta per la maggior parte di cittadini statunitensi, è entrata ieri 30 maggio nella Striscia di Gaza per solidarizzare con i bambini della Striscia e portare loro giocattoli, materiale scolastico, medicinali e quanto utile per costruire tre parchi giochi. Questa delegazione si aggiunge a un gruppo proveniente da di New York e ad altri quaranta studenti già presenti nella Striscia, portando la presenza statunitense nell'area ad oltre 120 persone.

Oltre a portare la solidarietà alla popolazione, gli attivisti statunitensi hanno invitato il Presidene degli Stati Uniti Obama a visitare la Striscia durante il suo prossimo viaggio in Egitto per vedere con i propri occhi le condizioni in cui vive la gente a causa dell'assedio. Per convincerlo, l'invito gli sarà rivolto attraverso una petizione internazionale e le firme raccolte tramite internet gli verranno consegnate presso l'ambasciata statunitense del Cairo il 4 giugno, giorno in cui Obama farà il suo discorso al mondo islamico.

Per firmare la petizione CODEPINK chiedendo Obama di compiere questo importante passo verso la pace nella regione: http://salsa.democracyinaction.org/o/424/t/8834/petitionjsp?petition_KEY=1837[1]t

"Riteniamo che se il Presidente Obama fosse deteminato a fare sul serio quando dice di voler invertire la passata tendenza degli Stati Uniti a favorire Israele, allora deve vedere di persona Gaza", ha dichiarato Medea Benjamin, co-fondatrice del gruppo CodePink per la pace e promotrice della visita della delegazione nella Striscia. "Siamo sicuri che, se potesse vedere e sentire parlare di persona delle tante sofferenze, metterebbe la necessaria pressione sui governi di Israele e Egitto, perché le frontiere siano immediatamente aperte".

"Se il Presidente Obama può, all'ultimo minuto, aggiungere una visita in Arabia Saudita per una cena privata con il re, allora può certamente andare a Gaza", ha dichiarato la Colonnella Ann Wright, co-leader della delegazione, colonnello in congedo e dimissionaria nel 2003 dal Dipartimento di Stato per protesta contro la guerra in Iraq.

CodePink ha organizzato varie delegazioni nella Striscia di Gaza per testimoniare, in prima persona, la devastazione causatavi dall'attacco israeliano e dall'assedio che continua a impedire che vi arrivino cibo e cure mediche sufficienti e materiali per la ricostruzione quasi 6 mesi dopo l'invasione israeliana.

CodePink è impegnata a organizzare altre delegazioni fino a quando l'assedio non cesserà.

PER MAGGIORI INFORMAZIONi:
Stephanie Westbrook, Statunitensi per la pace e la giustizia - Roma
steph@peaceandjustice.it

Statunitensi per la pace e la giustizia - Roma

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