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Il fotografo sardo

(1 Giugno 2009)

La categoria dei "paparazzi" non è mai piaciuta ai potenti, ai ricconi, agli arrivati. Molti di loro hanno avuto la macchina fotografica distrutta, sono stati inseguiti, presi a calci e pugni, bastonati da divi del cinema, frequentatori dei jetset internazionali, personaggi prepotenti spesso nerboruti pronti ad usare le mani a fare violenza a chi "viola" la loro privacy. Memorabile la cattiveria di Richard Burton marito di Liz Taylor. Il caso del fotografo Antonello Zapadu appartiene a questa categoria, ma è molto più grave di tutti i precedenti anche i più eclatanti. E' inquisito dalla Magistratura che questa volta è assai ben gradita da Berlusconi, è indagato dai carabinieri e certamente anche dai servizi segreti ed ha subìto il sequestro delle foto. In atto sta subendo altre indagini perchè non si vorrebbe lasciare in giro una sola delle fotografie da lui realizzate.

Non si dovrebbero mai giudicare gli atti di un Magistrato e non mi permetto di farlo ma mi pongo interrogativi che attengono a valori della democrazia quale la libertà, il diritto di cronaca, il diritto alla informazione ed al libero svolgimento della propria attività professionale. Le foto di Villa Certosa sono state realizzate con un potente teleobiettivo come usano i fotografi da sempre e come noi sappiamo dal cinema e dalle cronache.

Ricordo il caso di una foto di Lilli Gruber ripresa mentre prende il sole pubblicata dai rotocalchi. Tantissimi altri casi alcuni anche recenti riguardanti politici e imprenditori del calibro di Casini e Montezemolo ripresi nudi con "vergogne" a bella vista (era giù successo all'avvocato Agnelli) a bordo di lussuose imbarcazioni da diporto. Non mi risulta che ci siano stati sequestri e conseguenze penali per i fotografi. Le immagini di Casini sono ancora bene in vista in internet ed anche quelle di Montezemolo piegato a guardarsi i genitali.

Ora perchè tanta repressione per le foto di Antonello? Perchè sono state sequestrate e perchè è stato incriminato per tentata truffa?

Mi colpisce in questa vicenda la totale mancanza di solidarietà dei giornalisti e degli addetti al mondo della informazione per il piccolo modesto fotografo sardo lasciato solo nelle grinfie della macchina trituratrice dei berluscones. Il lodo Alfano esclude che Berlusconi possa essere incriminato ma non comprende anche il diritto dello stesso di vietare attenzioni verso le sue attività ludiche con la repressione di chi si occupa delle sue cose che sono cose che riguardano tutti. Riguardano tutti le persone che sbarcano in Sardegna con aerei militari nella disponibilità della Presidenza del Consiglio, strimpellatori, ragazze e forse minorenni.

Magari Berlusconi vorrebbe avere i poteri di Tiberio che non gradiva essere disturbato nei suoi divertimenti senza fine di Capri. Alcuni dei fanciulli e delle fanciulle amate e usate da Tiberio finivano in pasto alle murene della grotta azzurra. Ma forse lo storico di Tiberio era un astioso deluso e vendicativo. Non risulta che vicino Villa Certosa ci siano allevamenti di murene e i tempi non sono tali da consentire tanto potere ad un Capo di Governo o a chicchessia.

Credo che le foto dovrebbero essere viste da tutti. Lo stesso Berlusconi dovrebbe chiederne la pubblicazione se non è vero che queste non mostrano festini di ninfe vaporose che giocano a nascondino con attempati satiri nei meravigliosi giardini con vulcano di Villa Certosa. E se fosse vero quando ha detto il fotografo e cioè che molte ragazze sembravano "minorenni" e pertanto nè ha alterato i visi?

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