">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

NO MUOS

NO MUOS

(10 Agosto 2013) Enzo Apicella
Un centinaio di manifestanti no-Muos è riuscito a sfondare la recinzione e ad entrare nella base militare americana di Niscemi, in Sicilia.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Capitale, ambiente e salute)

    Amianto: Il TAR del Lazio Condanna il Governo e la Direzione Centrale INAIL

    Accolto il ricorso delle associazioni dei lavoratori esposti all’amianto

    (25 Giugno 2009)

    ACCOLTO IL RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI DEI LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO CONTRO IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E FINANZE E L’INAIL CENTRALE PER LESIONE DEL DIRITTO.

    DAVIDE VINCE CONTRO GOLIA: UNA VOLTA TANTO ANCHE I LAVORATORI VINCONO.

    L’Associazione Italiana Esposti Amianto, a cui si sono aggiunte successivamente altre associazioni tra cui il Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni (Mi), la CON.F.A.I.L, l’Associazione Vittime dell’Amianto Nazionale Italiana (A.V.A.N.I.), nei mesi scorsi avevano presentato ricorso contro il governo italiano e l’Inail per violazione delle norme costituzionali. In questi anni migliaia di lavoratori esposti all’amianto, le loro mogli e figli sono stati contaminati dall’amianto killer, a migliaia si sono ammalati e sono morti, mentre le loro famiglie aspettano invano da anni giustizia. Con il decreto del 12-03-2008 del Ministro del Lavoro, in concerto con il Ministro dell’Economia e il Ministro delle Finanze e successivamente con l’atto dell’Inail (direzione centrale) del 19-05-2008, il governo Prodi tramite i ministri Cesare Damiano e Padoa Schioppa ha leso i diritti di migliaia di lavoratori esposti all’amianto. La legge 257 del 1992 concedeva a questi lavoratori, a causa della minore aspettativa di vita, un risarcimento, facendoli andare in pensione un po’ prima per allontanarli dalla fonte di esposizione cancerogena. Le polveri di amianto, come dimostrato dalla scienza medica, sono cancerogene indipendentemente dalla quantità (anche una sola fibra può produrre il mesotelioma ovvero quel tumore che non ha altre cause se non l’esposizione ad amianto) e con gli atti di indirizzo e i successivi atti dell’Inail il governo, riconoscendo i periodi di esposizione all’amianto fino all’inizio della bonifica e non oltre il 02-10-2003 solo in alcuni siti, ha discriminato i lavoratori riconoscendo solo ad alcuni la possibilità di usufruire del risarcimento del danno subito, escludendo e limitando il diritto della maggioranza dei lavoratori interessati che hanno lavorato a contatto con l’amianto in altri siti industriali non oggetto degli atti di indirizzo. Le nostre associazioni, tramite il nostro legale Avv. Ezio Bonanni del Foro di Roma, ritenendo tutto questo lesivo degli interessi dei loro associati e di tutti i lavoratori italiani, hanno inoltrato il ricorso al TAR del Lazio per tema di lesione dei diritti e delle libertà fondamentali e ora il Tribunale, con la sentenza n. 5750/2009, ci ha dato ragione.

    Con la sentenza emessail Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Sezione Terza bis definitivamente pronunciando sul ricorso un epigrafe, lo accoglie per l’effetto annulla il D.M. del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero dell’Economia e Finanze in data 12 marzo 2008 e l’atto di cui alla nota INAIL – Direzione Centrale prestazioni – ufficio III N. 60002 del 19 maggio 2008 nella parti e secondo le modalità in motivazione indicate. Condanna…….”. Un passo significativo della sentenza dice:Non è dato comprendere la ragione per cui l’amministrazione nel regolamento attuativo ha inteso introdurre la limitazione collegata ai soli reparti di esposizione diretta all’amianto, in quanto in altre occasioni la stessa ha invitato l’INAIL a non considerare i soli reparti all’interno delle singole realtà produttive”.

    La sentenza, articolata in 21 pagine, accoglie il ricorso su tutta la linea evidenziando l’illegittimità dell’operato dei Ministri del Governo e dell’Inail che hanno fortemente discriminato i lavoratori esposti all’amianto. Ora si aprono le porte per tutti i lavoratori e centina di processi che hanno dato torto ai lavoratori dovranno essere rivisti.

    Nello stesso tempo, tutti coloro che vorranno chiedere i benefici contributivi ed agire per il risarcimento dei danni conseguenti alla illegittimità del Decreto, potranno rivolgersi alle Associazioni, le quali hanno delegato l’Avv. Ezio Bonanni, per la migliore assistenza, ovvero anche direttamente presso il suo studio di Roma, Via Crescenzio n. 2, ang. P.zza Cavour, e al numero 06/68309534, oppure presso il suo studio di Latina, Via Svetonio n. 16 e al numero 0773/663593, oppure via e-mail: avvbonanni@libero.it.

    Sesto San Giovanni, 24-06-2009

    Associazione Italiana Esposti Amianto
    Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Notizie sullo stesso argomento

    Ultime notizie del dossier «Amianto. La strage silenziosa»

    Ultime notizie dell'autore «Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio. (Sesto San Giovanni)»

    Commenti (2)

    Il discrimine operato dallo Stato in violazione di diritti previdenziali

    art.2 Cost.
    la Repubblica riconosce e garantissce i diritti inviolabili dell'uomo..... solo se gli fai causa !!!

    Mentre dagli altri datori di lavoro reclama soldi per l'assicurazioine amianto, lo Stato, non ha mai assicurato i propri dipendenti... danneggiandoli !!!

    Grazie di cuore all'Associazione Esposti Amianto che li ha stanati facendo ingoiare una leggina varata solo per gli amici dei miei amici di siciliana memoria e non per tutti i lavoratori.

    (24 Agosto 2009)

    Nunzio Cifelli

    Cifcobra@gmail.com

    VORREI CAPIRE

    Se ho ben capito il TAR del Lazio ha condannato lo Stato e il Gov. ecc.ecc., bene ne sono infinitamente felice e grato a VOI e tutta l'Associazione AIEA, io sono un Marittimo Sezione Coperta e specificatamente sono un Comandante che tuttt'ora convive con l'Amianto 24 ore al giorno per sei mesi all'anno, perchè le navi sono a tutt'oggi coibentate con pannelli di amianto CRISOTILO e ricoperti con uno strato di formica ma come ben sapete sulla nave soltanto le vibrazioni e i colpi di mare fanno si che tali pannellature siano sempre esposte allo sbriciolamento poi, l'aria condizionata finisce il proprio lavoro portando le fibre ovunque. Sono anche venuti a misurare l'aria ma secondo loro va tutto bene!!!!!!!! Vorrei sapere se io che ho 9 anni circa di esposizione, nell'eventualità di futuri benefici spero, potrei avere un anticipo sull'età pensionabile? Il coefficiente di calcolo per i periodi è 1,5 oppure 1,25 come tatnti mi dicono? Non ho letto la sentenza e grazie ad un mio amico adesso vado a cercarla (spero di trovarla) se la trovo vi riscriverò. Vi ringrazio anticipatamente e invio Distinti saluti. RUM Loris
    P.S. Tutte le navi hanno una mappatura!!!!!! relativa all'Amianto disposto a bordo.
    Tante persone hanno ottenuto i benefici quali ormeggiatori, segretarie di uffici Raccomandatari Marittimi eccc. e NOI?????? Quelli della Sezione Macchina lo hanno ottenuto facendo causa personale nonostante abbiano la possibilità di andare in pensione a 55 anni perchè USURANTI!!!! E IO COmandante e tutti i marinai che lavorano nei garage con fumi, polveri, amianto e chi più ne ha più ne metta NON SIAMO USURANTI???????????
    Scusate la sfogo, ma vedere persone che nn c'entrano nulla con l'amianto e chi veramente ci lavora a contatto tutti i giorni non viene nemmeno considerato mi fa un pò ARRABBIARE!! Comunque GRAZIE a tutti e a presto.

    (21 Ottobre 2009)

    a.cataldo4@tin.it

    22177