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(24 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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Brunetta & C Lottery

(non siamo collaborazionisti)

(2 Luglio 2009)

Fondi, Fondini, Incentivi, Premi e Carote trasformati in quattordicesima ci eviterebbero giochi in cui vince sempre il banco

Le buste paga sono sempre più leggere ed indecifrabili, e con il concorso dei sindacalisti tavolinari, il conteggio delle nostre competenze diventa puro esoterismo. Tra promesse (non mantenute) di premi, incentivi, scatti e passaggi si ha la sensazione di partecipare ad una lotteria.

Brunetta per dividere i lavoratori promette, al 25% il cielo dell’eccellenza (premio elevato), al 50% una sorta di limbo (premio di consolazione) e al restante 25%, il girone dei fannulloni (premio zero).

I confederali e dependance fanno finta di criticare Brunetta ma ne accettano la filosofia di fondo, tanto da assecondarne il delirio su merito e premialità.

L’opposizione a questa logica dovrebbe essere netta perché la discrezionalità di giudizio le pressioni e i ricatti delle direzioni renderanno il clima di lavoro irrespirabile e sempre più difficile la difesa collettiva.

Invece i concertativi in nome di un vantato realismo, finiscono per ballare sullo spartito di Brunetta. Infatti, il premio di produzione è diventata una sorta di paghetta: per gli infermieri dai 700 euro dello scorso anno si è passati ai 175 circa. I progetti obbiettivo hanno coinvolto pochi reparti.

Toccherà anche agli altri in futuro “vincere qualche cosa”? Forse.

Qui c’è sempre una crisi da fronteggiare, una patria da salvare, un obbiettivo per il quale solo noi dovremo faticare. I lavoratori sono stanchi di essere divisi, stanchi di guerre tra poveri, di essere a turno un po’ fessi e un po’ furbi. Sarebbe ora di farla finita con queste favole dei premi e degli incentivi.

A proposito di furbate: il 10% del promesso premio per Sofia e la Cartella infermieristica verrà detratto per finanziare il premio per la squadra dei trasporti sanitari, con i soldi dei lavoratori. Strano modo di fare sindacato unitario! Anziché strappare risorse alla controparte i soldi li trovano sempre nelle nostre tasche (dividendo i lavoratori!!). Lo zelo dall’azienda nell’applicare le disposizioni va oltre il fustigatore Brunetta. Nell’assegnazione del “salario di risultato” pesano le assenze ma non certamente quelle per infortunio o per la 104. Sapendo di aver la coda paglia nel cedolino troverete la nota “le spettanze hanno carattere provvisorio ecc. ecc.” Hanno maramaldeggiato senza pietà, ma con criterio.

Ricordate il Gatto Silvestro del “su De Rica non si può”, che distrugge tutta la casa per papparsi Titty ma si arresta davanti alle scatolette di piselli della nota marca?

Cosi anche il rigore aziendale si placa davanti ai marchi di CGIL CISL UIL e ruote di scorta. Permessi e distacchi sindacali non sono più assenze. Questa deroga verso i “rappresentanti dei lavoratori” è un riconoscimento alle loro collaborazioni.

Noi non siamo “collaborazionisti”.

26.06.09

Sin.Base Genova

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