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La crisi economica e sociale in Veneto

(2 Luglio 2009)

La Rete 28 Aprile, sinistra sindacale della Cgil, riunitasi il 26 giugno scorso presso la sede della Camera del Lavoro di Venezia, ha discusso della grave crisi economica e sociale che investe il nostro territorio per effetto della crisi capitalistica e ne ha assunto la tragicità del momento. Nei diversi interventi dei delegati è stato evidenziato come in alcuni settori, tra cui il comparto chimico, i processi di chiusure aziendali e i conseguenti licenziamenti sono anche preesistenti alla stessa crisi economica iniziata nel 2008 e si inquadrano ulteriormente in un’operazione speculativa attorno all’intera area industriale di Porto Marghera attraverso la dismissione di interi cicli di produzione e la svendita di moli e banchine ad uso logistico e fieristico-espositivo. Tali dinamiche non si arrestano al solo comparto chimico ma estendono futuri rischi di sopravvivenza produttiva anche ad altri settori manifatturieri locali, Fincantieri in testa.

Non meno grave è la situazione nel Pubblico impiego, dove all’attacco da parte dei ministri Brunetta e Sacconi ai diritti e alle tutele dei lavoratori (licenziamento dei lavoratori precari, riduzione del salario, dei diritti, aumento dei ritmi lavorativi, autoritarismo, blocco delle assunzioni) si affiancano i processi di privatizzazione che investono il Comune di Venezia, l’Actv e l’Azienda Socio Sanitaria Veneziana. Una situazione che all’Ospedale all’Angelo vede il peggioramento delle condizioni di lavoro (lavoro in ambienti chiusi e interrati, aumento dei ritmi, taglio dei salari) sia dei lavoratori diretti come dei lavoratori delle ditte d’appalto, mentre vengono tagliati i servizi alla cittadinanza, per non parlare dello scandalo dei parcheggi a pagamento sia per i “clienti” che per i lavoratori diretti e indiretti.

Si denuncia altresì la presenza di una vastissima area di sfruttamento e di precarietà nel settore dei servizi e del turismo con particolare riferimento al lavoro negli alberghi, nei musei e nel comparto culturale-espositivo che vede Venezia proprio in questi giorni “eccellere” sotto il profilo dell’offerta artistico-contemporanea (Biennale d’Arte). Lavoratori che rappresentano l’altra faccia, realmente triste, di una città oramai sempre più in mano a gruppi di potere portatori di una politica di gestione sociale, produttiva ed economica completamente avversa agli interessi dei suoi cittadini(sublagunare in primis, privatizzazione continua di palazzi ed edifici, esternalizzazione di servizi pubblici, ecc.)

La Rete 28 Aprile, sinistra Cgil, stante la gravità della situazione politica e sociale, sostiene e partecipa attivamente allo sciopero provinciale del 14 luglio; nel contempo rileva la sua insufficienza non solo perché limitato ad appena quattro ore e alle sole categorie industriali e dei servizi, ma anche per l’organica assenza di un reale percorso di lotta, continuo e prolungato, contro il padronato pubblico e privato e le giunte di quegli Enti (Comune, Provincia, Regione) che compartecipano in stretta alleanza con i poteri forti locali e non, ai licenziamenti, ai tagli salariali, alla diminuzione dei diritti e delle tutele dei lavoratori e dei servizi alla cittadinanza.

La Rete 28 aprile, sinistra sindacale in Cgil, comunica, inoltre, che parteciperà con una propria presenza organizzata alla manifestazione del 4 luglio 2009 a Vicenza contro le politiche di guerra imperialiste, contro la costituzione di Africom, il comando del Pentagono per le operazioni imperialiste in Africa, e la costruzione della nuova base militare statunitense al Dal Molin.

RETE 28 APRILE VENEZIA

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