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(6 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Genova e Prato sotto acqua. 4 morti.

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Strage di Viareggio. E’ la privatizzazione, bellezza!

(2 Luglio 2009)

19 morti, decine di feriti gravi, devastazione e nocivita’.
E’ la privatizzazione, bellezza!

Trasporto polacco, carro tedesco, binario italiano.
L’internazionalismo del trasporto profittale puzza di morte!
UNA BOMBA CONTRO LA GIUSTIZIA!
Questa volta i macchinisti non c’entrano.
Lo dicono tutti, da ll’A.D. Moretti a loro stessi,
miracolosamente sopravvissuti.


Sembra quasi un richiamo nazionalista contro il destino cinico e baro che altri hanno portato sul nostro territorio.
Una roba gia’ vista altre volte, troppe volte.
Ed altre volte, troppe volte, impunemente denunciata.
I processi privatistici di stampo europeo, la riduzione di assistenza, manutenzione e personale, la superficialita’ dei controlli e delle ispezioni, la trascuratezza nella Cargo F.S. ( trasporto merci ), l’insufficienza della messa in sicurezza dei trasporti eccezionali e pericolosi dentro le citta’…..
E’ la privatizzazione, bellezza!
E chi la denuncia, muore, o viene licenziato.
19 morti, decine di feriti gravi, devastazioni e nocivita’; e nessuno, NESSUNO!, che chiede le dimissioni di Moretti, amministratore delegato Trenitalia trasversalmente sostenuto dalla compagine governativa cosi’ come dalla opposizione, dal sindacato concertativo ed in primis dalla C.G.I.L. ( di cui Moretti e’ stato militante ).
E come potrebbero partiti e sindacati proni ai diktat privatizzatori e ristrutturatori europei chiedere le dimissioni di Moretti mentre firmano l’accordo sull’”agente solo”, prodromo di nuova insicurezza e nociivita’?
Noi non abbiamo da chiedere alcuna dimissione di nessun pappone privato o di stato, perche’ pensiamo che qualunque manager si sia susseguito, e si sussegua, alla “guida” di Trenitalia, sara’ solo un fedele servitore dei vincoli e delle imposizioni partorite in sede europea nel quadro della ristrutturazione profittale e privatistica dell’intero sistema intermodale del trasporto.
Solo la fine del sistema dell’alta velocita’ ( e pericolosita’! ) capitalista potra’ porre fine agli incidenti ma anche al normale “trasporto di classe” che privilegia il 5% del “popolo dei manager” rispetto al 95% del pendolarismo operaio.
Solo la lotta unitaria di viaggiatori e ferrovieri potra’ rimettere in moto quella locomotiva lanciata bomba…..questa volta contro l’ingiustizia!

C O M B A T

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