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La fabbrica della paura

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(5 Gennaio 2010) Enzo Apicella

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un primo bilancio e alcune proposte sull'esperienza di Venetocontroguerra

(11 Maggio 2003)

Diversi compagni che hanno partecipato alla mobilitazione antiguerra, alle scadenze, ai presidi contro Camp Ederle, alle manifestazioni di Vicenza e di Padova hanno sentito l'esigenza di ritrovarsi per una valutazione, per fare un bilancio di questa campagna, dei suoi esiti.

Noi tutti abbiamo vissuto delle settimane convulse, altalenanti, dense di contatti ed avvenimenti. La resistenza degli iracheni, quella delle masse arabe e dei popoli di tutto il mondo non sono bastate ad impedire la guerra, a bloccare un nemico strapotente, terrorista, omicida. Una valutazione si impone sulle cause che portano alla guerra, sulle cause della relativa strapotenza dell'imperialismo.

Una valutazione si impone per cominciare a far fronte razionalmente alla prossima fase, che noi vediamo di lunga durata, caratterizzata dalla resistenza di lunga durata, in cui lo scopo sarà quello di dare elementi di continuità ideologica e soprattutto pratica all'attacco dei guerrafondai.

E' opinione di diversi di noi che oggi più che mai non bisogna sbandarsi, sotto l'incalzare dell'attacco imperialista, ritornare ognuno al suo ovile, al suo bunker, ma anzi rafforzare i legami e l'organizzazione tra noi, tra noi e gli altri comitati contro la guerra che in Italia, in Europa, nel Mondo continuano ad agire.

Rispettiamo naturalmente ciò che ci hanno già anticipato altri compagni e cioè che non parteciperanno più per ora al coordinamento. Ci rivedremo nelle prossime scadenze. Noi ribadiamo ancora una volta che bisognerebbe tendere a un superamento delle organizzazioni del vecchio ciclo (quelle nate dal 68 per intenderci), a un superamento dei gruppi e degli intergruppi per andare verso l'unità dei comunisti e soprattutto verso un coordinamento, un fronte di massa reale, efficace, serio che dia al movimento antiguerra e di classe una continuità. Siamo infatti convinti che questa guerra non è un piccolo incidente e che dovrà essere rovesciata dai popoli, (vale a dire da masse enormi e non da piccoli gruppi rissosi e in discordia tra loro) guidati da partiti rivoluzionari esperimentati, seri che raccolgano l'insieme delle forze rivoluzionarie del loro paese.

Su questa prospettiva intendiamo metterci con modestia e costanza, assieme a tanti altri compagni d'Italia, d'Europa e del Mondo.

Ci sono già varie tappe delineate, la partecipazione ai vertici antig8 (Evian giugno 03), anti ue (Salonicco fine giugno 03), alla riunione europea dei comitati antiguerra di ispirazione ml di Bruxelles dell'inizio di ottobre 03 che formalizzerà la nascita di un gruppo continentale in contatto con altre coalizioni e gruppi contro la guerra, riunioni con altri comitati italiani.

Bisognerà che l'organizzazione cambi e diventi meno spontaneistica, che ci siano delle adesioni individuali, che si formuli, si voti un piccolo programma operativo, che si nominino dei portavoce etc... Insomma diversi di noi pensano che si tratti non solo di criticare e di interpretare il mondo, la guerra, ma soprattutto si debba cercare di lottare, in questa fase di resistere.
Passare da un movimento di opinione contro la guerra a un movimento di resistenza contro la guerra, questo è il nostro compito. E farlo con quanta più gente, lavoratori, giovani, donne possibile.

Invitiamo alla riunione tutti quelli che sono interessati a questa prospettiva, tutti quelli che hanno partecipato alle lotte contro la guerra e che non vogliono mollare. Invitiamo quelli degli altri territori, soprattutto i compagni di altri comitati specifici contro la guerra e le basi a mettersi in contatto sia per incontrarci ad Evian e Salonicco, sia soprattutto per coordinarci in Italia nella lotta che proseguirà contro le basi americane, contro l'invio di truppe italiane, contro la spesa militare, contro la militarizzazione e la repressione.

consultateci presso il sito di lotta http://www.venetocontroguerra.net (che cercheremo di migliorare)
scriveteci a noallaguerra@libero.it

.... per chi è interessato alla "memoria" vorremmo anche dare origine a una pubblicazione di testi dei "nonni" a cominciare dalla critica al programma di Ghota

Venetocontroguerra

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