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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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(Call center e lotta di classe)

Sciopero in Omnitel: un resoconto da Milano

(11 Maggio 2003)

... anzitutto un GRAZIE enorme a tutti i compagni, lavoratori, cittadini, che hanno aderito al call strike. L'impatto è stato fortissimo, per la PRIMA volta nella storia dei nostri scioperi il 190 non funzionava (la vocina diceva: Il servizio non è disponibile per motivi tecnici), l'azienda ha dirottato tutti gli operatori a coprire il servizio aziende (42323), a cui però rispondevano solo dopo 7-8 minuti.

All'assemblea nazionale dei delegati FIOM, che si svolgeva stamattina a Brescia, più interventi hanno solidarizzato con la nostra lotta, invitando i 4000 delegati presenti a telefonare al 190. In una fabbrica del milanese, 90 operai hanno chiamato stamattina il 190, e i pulmann che tornavano da Brescia rafforzavano il call strike anche nelle ore del pranzo.

Un grazie "speciale" dunque ai metalmeccanici, da cui l'azienda ci ha voluto separare, ma, evidentemente, la solidarietà di classe è + forte delle manovrine padronali!!

Il pikketto stamattina è stato abbastanza efficace, i pochi colleghi che entravano, a parte i "krumiri dentro", si vergognavano un pò a passare sotto L'Arco del Krumiro.

La "coreografia" preparata per l'occasione prevedeva, inoltre, alcune sagome di cartone che raffiguravano: l'Amministratore delegato (con la faccia da maiale), il lecchino piegato a 90°, il precario triste, il lavoratore flessibile, la precaria super-vamp in cerca di assunzione.

Al pikketto erano presenti una trentina di lavoratori, più alcuni compagni precari/lavoratori che sono venuti a darci una mano: a loro vanno i nostri ringraziamenti, speriamo di ricambiare al + presto.

Alle 11 circa, dopo aver fatto slogan e casino per salutare i crumiri al lavoro, abbiamo iniziato il corteo in direzione della sede centrale di Vomitel, tempio dei manager e dell'AD. Il corteo ha bloccato per una mezz'ora la via vigevanese, strada molto trafficata e importante per la città. Al nostro arrivo,fischi, slogan, urla dei lavoratori che chiedevano a gran voce di vedere l'AD rispondere alle chiamate....

La cosa più ghiotta è arrivata alla fine: dopo aver fatto un pò di casino sotto la sede della direzione VO, abbiamo pensato: ma visto che Colao dice di essere sempre disponibile al dialogo, perchè non lo invitiamo a scendere? Una delegata lo ha chiamato al telefono, lui chiaramente era in riunione ma ha promesso che avrebbe mandato qualcuno a parlare con noi.

Dopo un'oretta, abbiamo dato l'ultimatum: o qualcuno scende, o saliamo noi.

Ci siamo avvicinati al cancello, e allora si son visti il capo del personale di zona e quello di tutti i call center, che ci hanno proposto un incontro, ma ristretto ai soli delegati sindacali.

Questi ultimi si sono rifiutati, dicendo che dovevano parlare con tutti i lavoratori, e, anche se visibilmente a malincuore, alla fine si sono piegati e sono stati tartassati per due ore circa dalle domande e dalle accuse dei lavoratori presenti. Colao aveva chiesto loro di chiederci i motivi del nostro protestare; e i colleghi li hanno elencati: no alla flessibilità degli orari che ci volete imporre, basta con i precari ("atipici", nella dizione aziendale...), vogliamo rispetto per la nostra vita e il nostro essere PERSONE prima che lavoratori. Inoltre, i lavoratori hanno chiesto come mai sono stati tolti ai delegati i permessi sindacali, costringendo questi ultimi a dover fare attività sindacale rimettendoci di tasca propria.

I due responsabili continuavano a dirci che quello che facevamo è "una cosa che di solito non si fa nelle giornate di sciopero, non si fa così nelle relazioni sindacali!", che non è vero che l'azienda non fa nulla per noi, e ci hanno anche detto che stavamo esagerando, soprattutto perchè, sempre nella cosiddetta "normalità" delle relazioni sindacali, non capivano perchè stessimo alzando un "caso" attorno ad Omnitel, con gli articoli di giornale, l'attacco al brand, il coinvolgimento dei clienti.....

Insomma, ERANO PROPRIO INCAZZATI!!!! Vuol dire che abbiamo fatto centro, che abbiamo fatto capire loro che la nostra protesca non è frutto di una "strumentalizzazione sindacale", come dicono loro, ma è sentita da tanti, tantissimi lavoratori, che hanno promesso loro: o fate un accordo che limita la flessibilità e la precarietà, oppure... questo sarà solo l'inizio!!!! Una scena veramente educativa: il conflitto scavalca le forme standard della routine sindacale, e trova nuovi canali, nuovi stimoli per esprimere la rabbia che abbiamo dentro!!! "Colpire" l'azienda nell'immagine, "andare oltre" le forme della sfilata narcotizzata, cercare la solidarietà degli altri lavoratori, dei compagni, dei clienti: tutti questi elementi hanno rafforzato la nostra battaglia, contribuendo alla riuscita di questa giornata di lotta. Abbiamo imparato questa lezione, ora la strada è tracciata e la seguiremo, finchè l'azienda non ci riconoscerà i diritti che rivendichiamo!!!

milano 9/5/03

delegati e lavoratori Omnitel in lotta

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