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L'Italia tripudia la guerra

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(5 Novembre 2010) Enzo Apicella

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Roma. Dal rettorato occupato per protestare contro gli arresti

Comunicato di solidarieta’ della Sapienza in onda

(7 Luglio 2009)

Nella notte tra il 5 e il 6 luglio, le forze dell’ordine sotto il comando della Questura di Torino hanno perquisito e arrestato 21 persone: 12 a Torino, 4 a Bologna, 3 a Padova, uno a Milano e uno a Napoli. Inoltre, è stata fatta irruzione nel Centro Sociale Askatasuna di Torino e alla Festa di Radio Sherwood a Padova.

Azioni intollerabili e intimidatorie, coperte dal ministro razzista Maroni che promette il g8 più pacificato nella storia di questo summit. Azioni contro chi ha inondato le strade, occupato le università, bloccato il traffico, per rivendicare i propri diritti contro le politiche folli di questo governo. Azioni contro chi ha contestato il g8 dei rettori delle università in modo determinato ed intelligente.

Questa notte, nella settimana di contestazione al g8, un giorno prima dell’arrivo dei grandi, si decide di far scattare l’ennesima azione di polizia per reprimere chi ha deciso di non assoggettarsi alle logiche dell’efficienza e dell’economicità imposte nell’università come nelle nostre vite.

Il corpo vivo dell’università, delle lotte su formazione e precarietà non si arresta!

Per questo oggi a Roma, come a Venezia e Bologna, stiamo occupando i rettorati e le facoltà richiedendo con forza una presa di posizione netta alle istituzioni universitarire contro gli arresti, la criminalizzazione del movimento dell’onda e la chiusura degli spazi di libertà e dissenso.

Tutto ciò avviene in un quadro di criminalizzazione diffusa e di continui atti intimidatori nei confronti dei movimenti: nella giornata di sabato, infatti, sono stati perquisiti tutti i pullman ed i treni che cercavano di raggiungere Vicenza per partecipare alla manifestazione indetta contro la costruzione della base americana. Il giorno successivo, in occasione della fiaccolata che chiedeva verità e giustizia sul terremoto, L’Aquila è stata letteralmente militarizzata attraverso l’istituzione di check-point e l’obbligo di mostrare i documenti.

…Se avete deciso di non farci dormire venendo nelle nostre case, nei nostri luoghi, arrestando i nostri compagni durante la notte, allora avete deciso di non dormire più neanche voi!

L’ONDA PERFETTA NON SI ARRESTA- LIBERI TUTT@!

Sapienza in Onda

Fonte

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