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Serva dell'imperialismo

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(19 Marzo 2011) Enzo Apicella
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Arresti, cariche e fermi non fermeranno la nostra lotta! Quake G8!

(8 Luglio 2009)

Non bastavano le intimidazioni, le censure, le menzogne dei TG, una campagna stampa diffamatoria, i vergognosi arresti e le perquisizioni portate avanti nella notte di ieri contro studenti e militanti da Torino a Napoli: stamattina a Roma sono andate in scena le cariche, i fermi, la violenza arbitraria del potere. 36 compagni (tra cui 4 della Rete Campana No G8) sono nelle mani delle forze dell’ordine, colpevoli solo di essere scesi in piazza per dire che il G8 è illegittimo, che è l’espressione politica del profitto e dello sfruttamento, della gerarchia e della discriminazione.

Mentre alcuni bloccavano l’autostrada verso L’Aquila, circa 300 manifestanti sono usciti dalla sede di Roma Tre occupata ieri per impedire l’accesso alle strade fra Piramide e Ostiense, ritardando così l’arrivo delle delegazioni dei “Grandi”. Alla provocazione della Guardia di Finanza, subito scesa in assetto antisommossa, i manifestanti hanno risposto rovesciando cassonetti e muovendosi rapidamente per le strade parallele. Finché i dirigenti delle forze del “disordine” non hanno pensato bene di caricare i compagni addirittura con le camionette, impedendo il riflusso nella facoltà occupata, sbarrando ogni via di fuga, accanendosi in una caccia all’uomo strada per strada. Alcuni manifestanti sono stati persino fermati da infiltrati ed agenti in borghese, fin dentro a bar e ristoranti! Poco dopo ci sono state altre cariche fuori alla Sapienza, dove centinaia di studenti stavano uscendo in corteo per manifestare il loro dissenso e la loro solidarietà davanti a quest’enorme attacco repressivo.

Ma arresti, fermi e cariche forse possono disperdere i cortei, non certo spegnere la nostra voglia di lottare! I portoni aperti e la risposta della gente, che ha ospitato e riparato i manifestanti, rendono ancora più evidente che nessuno vuole questo G8, né a Roma, né a L’Aquila! Perché tutti sanno cosa rappresenta: crisi, precarietà, licenziamenti, e nel resto del mondo fame e guerra…

Già da oggi pomeriggio, e poi ancora nei prossimi giorni, alla manifestazione internazionale del 10 luglio a fianco dei terremotati, continueremo a gridare che sono le nostre idee, di pace, di libertà, di uguaglianza sociale a rappresentare l’unica reale via d’uscita dalla crisi.

In questo momento di attacco ai diritti fondamentali di espressione, mentre il Governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto dai tempi del fascismo tenta di far dimenticare le sue difficoltà e la sua debolezza attraverso una stretta securitaria e repressiva, facciamo appello a tutti i compagni e le compagne, a tutte le sensibilità democratiche di questo paese a scendere in piazza e sostenere le manifestazioni.

RETE CAMPANA NO G8 IN SOLIDARIETÀ CON LE POPOLAZIONI DELL’ABRUZZO

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