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L'avocado del diavolo

L'avocado del diavolo

(11 Luglio 2010) Enzo Apicella
Boicottare gli avocado israeliani

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    Napolitano: non criticate l'eroe del G8

    (13 Luglio 2009)

    All'indomani del g8 una situazione di scampato pericolo è stata trasformata come base di un successo personale strepitoso e planetario del Presidente del Consiglio, anfitrione della riunione di "lor signori" lussuosamente accolti tra le macerie dell' Aquila (ma a distanza dalla popolazione accampata) e delle loro "signore" che ne hanno fatto l'occasione di shopping nella Capitale spesso causa di vere e proprie paralisi del traffico ben sopportato da cittadini ridotti a guardoni del divertisement dei potenti. Il clima disteso dell'Aquila è stato lubrificato dalla smisurata munificenza del Cavaliere che ha regalato dai libri pesanti 24 chili in materiali preziosi a lussuosi giacconi da 500 euro ciascuno ad anelli d'oro per le signore ed è stato attentissimo a soddisfare ogni desiderio, ogni capriccio, ogni voglia dei fortunati e delle fortunate ospiti.

    Nessuno si chiede di che cosa ha discusso un così importante consesso di nazioni. A chi interessa? Non è forse la più grande democrazia del mondo a "pensare" ed agire per tutti per il bene dell'umanità di tutto il pianeta?

    La batteria masmediatica nazionale capeggiata oramai apertamente da "libero" ed "il Giornale" liberata dall'incubo di nuove fotografie scandalose e nuove confessioni di pollastrelle frequentatrici abituali di Villa Certosa e di Palazzo Grazioli, si è immediatamente inginocchiata ai piedi di Berlusconi ed ha iniziato un leccaggio di piedi che Milo, il mio cagnolino, non riuscirebbe mai ad emulare quando vuole che lo conduca a spasso fuori.

    Persone seriose come Stefano Folli, uno dei capi degli staff di opinionisti, sommersi dalle prime ondate di laudi al cavaliere, ha raccomandato - bontà sua - di non essere trionfalisti perchè si insomma il successo c'è stato ma bisogna stare bene attenti a guardare al futuro ora bisogna fare le "riforme", insomma bisogna profittarne per assestare l'ultimo colpo, sferrare l'ultimo assalto a quanto rimane di welfare in pensioni, scuola e sanità, fare uno Stato leggero, anzi leggerissimo, quasi evanescente, uno stato che assicuri law and order alla casta confindustriale ed alla oligarchia politica, partecipi con una quota ragguardevole alle scorrerie dell'Impero in Asia o dovunque ritenga necessario, funzioni con la minore quantità possibile di tasse a carico dei ricconi. Non sostiene forse il liberismo che la ricchezza detenuta dai privati produce altra ricchezza?

    Anche il dottissimo Prof.Monti oggi indugia con piacere all'esame del grande successo del Cavaliere e quindi dell'Italia al g8 ed invita la borghesia italiana a guardare con fiducia al futuro con Berlusconi e con nessun altro che lui. Tutti i sospettati della congiura si fanno in quattro per dimostrare la loro assoluta fedeltà e fugare ogni dubbio che li riguardi.

    Il Presidente della Repubblica che aveva invocato la tregua prima dell'arrivo dei "forestieri" oggi si compiace dell'ottimo risultato raggiunto, loda il Cavaliere, ignora le inezie delle sue notti insonne popolate da escort e le sue leggi che offendono i diritti umani e civili e invita tutti a non criticare, a collaborare, ad inchinarsi al passaggio di un personaggio che ha reso servizi inestimabili alla nazione.

    Tutto questo mentre il Nostro in piena luna di miele con se stesso insulta giornali ed opposizione con aggettivi infamanti e si accinge a tesaurizzare il "successo" impossessandosi di nuovi poteri dal momento che la Costituzione gli sta molto stretta e non gli basta un Parlamento docilissimo e muto e fidato votante dei suoi decreti.

    La realtà non conta niente di niente. Conta la sua rappresentazione fatta dai masmedia, dai sussiegosi commendatori dell'economia e della politica, da una opposizione quasi più docile della maggioranza ai voleri del Cavaliere e infognata in degradanti lotte personalistiche.

    Fonte

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