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Suora Pronobis

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(10 Settembre 2011) Enzo Apicella
Maurizio Sacconi spiega l'articolo 8 della Manovra (quello sui licenziamenti senza giusta causa) con l'esempio delle suore violentate: "basta dire di no"

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(Diritti sindacali)

Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 10-19/07/09

SOMMARIO: Sardegna, SCM, Emilia Romagna, Porto Torres, Finmek, Transcom, Metalmeccanici, Policlinico Napoli, Ideal Standard, Husqvarna, Sodexo, Fisco, Aeroporto Bologna

(21 Luglio 2009)

10 luglio 2009

SARDEGNA: SCIOPERO GENERALE http://www.sardegnaoggi.it/

Oltre 20 mila persone si sono riversate nelle vie di Cagliari per lo sciopero generale di 8 ore dell'industria e dei servizi proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Alla manifestazione hanno partecipato, aprendo il corteo subito dopo lo striscione dei sindacati, i lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres che l'Eni ha deciso di fermare per due mesi.
Dalle 6 di stamane, mentre i pullman e i treni speciali partivano alla volta del capoluogo, a Porto Torres è scattato lo sciopero di 184 ore, fino alle 22 di venerdì 17, che interessa il parco serbatoio e il pontile liquidi: a rischio l'approvvigionamento di carburante in tutto il nord e centro Sardegna. Gli operai del petrolchimico, che ieri avevano bloccato la banchina del porto commerciale impedendo l'uscita dei turisti, sono giunti a Cagliari con magliette e striscioni che riportano diversi slogan. Lo sciopero è stato proclamato dai confederali contro lo smantellamento dell'apparato produttivo sardo, le morti e gli infortuni sul lavoro e le politiche degli appalti al massimo ribasso, la disoccupazione e la nuova emigrazione, l'aumento delle povertà e l'azzeramento del sistema formativo.

GRUPPO SCM: ESUBERI http://www.quotidianodelnord.it

Il Gruppo SCM, leader mondiale nella produzione di macchinari per la lavorazione del legno, occuperebbe circa 3.800 persone in 27 stabilimenti produttivi, tutti in territorio italiano, la maggior parte dei quali dislocati in provincia di Rimini. Nel piano di riorganizzazione di questa azienda sarebbe previsto di mettere in esubero 530 dipendenti, rispetto ai 400 preventivati inizialmente, e di partire a breve con la cassa integrazione straordinaria.

14 luglio 2009

EMILIA ROMAGNA: IN AGITAZIONE I MARITTIMI http://www.romagnaoggi.it/

Tutti i marinai della regione si trovano in stato di agitazione sindacale. Il problema riguarda la suddivisione delle "misure compensative": il sindacato non ha ancora trovato un accordo con le associazioni armatoriali (Federpesca - Legapesca - Federcoopesca - Agcipesca) per concordare la suddivisione di questi aiuti pubblici con i dipendenti.
Tutto parte con l'impennata dei prezzi del carburante di un anno fa, che aveva portato le marinerie a fermarsi per ottenere dal Governo e dall'Ue degli aiuti che compensassero questo minor guadagno dovuto all'incidenza del gasolio. Il problema riguarda sia gli armatori (i proprietari delle barche da pesca) che gli equipaggi (i loro dipendenti).
Dopo incessanti trattative e pressioni di sindacati ed associazioni datoriali, come prima misura, a luglio 2008 il Governo decide di erogare agli armatori, in occasione del fermo pesca tecnico dell'agosto 2008, delle misure compensative che gli armatori hanno ricevuto nei mesi scorsi: si tratta di qualche migliaia di Euro, in proporzione alla dimensione della barca. In base al Contratto nazionale di lavoro gli aiuti pubblici che compensano i minori guadagni della barca, e quindi dell'equipaggio, devono essere suddivisi con i dipendenti. Ma anche se non fosse scritto nel contratto, lo direbbe il principio di equità: così come si suddividono le "sfortune", si devono dividere anche le "fortune". Ma quando si è andati alla discussione su come ripartire le risorse, la questione è proprio il caso di dire che si è arenata.
In Emilia Romagna le assemblee si terranno a Rimini questo venerdì, ed a Porto Garibaldi il sabato. Analogo stato di agitazione è proclamato nelle Marche. Presto si potrebbe sfociare allo sciopero

PETROLCHIMICO PORTO TORRES: OPERAI IN LOTTA http://www.sardegnaoggi.it

Voli slittati anche di un'ora allo scalo di Alghero per la manifestazione di protesta dei lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres. Con un blitz alle prime ore di questa mattina i manifestanti hanno occupato l'aerostazione bloccando gli accessi delle partenze. L'unico volo che è riuscito a decollare regolarmente è stato il primo per Milano, mentre gli atri hanno subito ritardi, con i passeggeri riprotetti in voli successivi. La manifestazione e' stata decisa per opporsi alla decisione dell'Eni che intende chiudere il cracking di Porto Torres, una scelta che metterebbe in crisi, a catena, migliaia di posti di lavoro. Lo stesso premier Silvio Berlusconi aveva chiesto ieri all'Eni di sospendere i provvedimenti annunciati in attesa della riunione del tavolo sulla chimica che si svolgerà in settimana.

16 luglio 2009

FINMEK: SCADE LA CIG http://iltempo.ilsole24ore.com

Un incontro interlocutorio, quello di ieri pomeriggio, convocato dal ministero dello Sviluppo Economico. Si è tornato a parlare delle vertenze degli stabilimenti Finmek, L'Aquila-Sulmona in vista della scadenza della Cigs, fissata per il 31 agosto prossimo e che riguarderà 360 lavoratori. Due emendamenti distinti, che in queste ore, sono in discussione nelle Commissioni V e VI, Bilancio e Finanza della Camera, potrebbero essere in grado di prorogare la cassa integrazione straordinaria fino al 30 giugno del 2010 a causa dell'evento sismico che ha colpito la Regione Abruzzo il sei aprile scorso.

TRANSCOM: PROROGATA LA CIG http://iltempo.ilsole24ore.com/

È stata prorogata di altre tredici settimane la cassa integrazione per i 350 lavoratori della Transcom dell'Aquila. La proroga della Cig, che scadeva il 10 agosto, rappresenta una speranza per i dipendenti sui quali pende una procedura di licenziamento dopo la volontà dichiarata dall'azienda di abbandonare il sito dell'Aquila. L'accordo è stato sottoscritto ieri nella sede di Confindustria. Dopo la dichiarazione da parte dell'azienda di voler lasciare il sito aquilano per 280 lavoratori si profila lo spettro della disoccupazione. Altri 70 saranno invece trasferiti in altri call center della multinazionale. Se entro 75 giorni dall'apertura della procedura si trova una soluzione è certa la partenza delle lettere di licenziamento. Il termine ultimo è quello del 23 agosto. Nel frattempo, si fanno sempre più insistenti le voci, vertenza Transcom a parte, della volontà di insediamento ormai dichiarata della 3G srl. La società è titolare di un call
center a Sulmona con 400 persone, e di uno a Campobasso con più di 300 persone. Lavora con commesse di Enel e Telecom. In città sarebbe prevista l'assunzione di almeno 200 persone.

DISDETTA CONTRATTO METALMECCANICI: ASSEMBLEE INFUOCATE A FOGGIA E MELFI http://www.marketpress.info/

Proteste, manifestazioni e contestazioni stanno avvenendo in tutta Italia in occasione delle assemblee che si stanno tenendo contro la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di Fim e Uilm e la presentazione della piattaforma di riforma del contratto nazionale dei metalmeccanici, Non di meno è avvenuto negli stabilimenti della Sofim (Fiat Powertrain) di Foggia e della Fiat-sata di Melfi dove si sono tenute negli ultimi giorni assemblee infuocate ed in cui operai e sindacalisti della Failms si sono scagliati contro Fim e Uilm che propongono un peggioramento delle norme e delle condizioni economiche per i lavoratori. Quello che viene contestato è la disdetta del contratto dei metalmeccanici da parte di tali organizzazioni sindacali (che non dovrebbero essere chiamate più tali visto che non rappresentano più gli interessi dei lavoratori) in anticipo di ben 2 anni e mezzo rispetto alla scadenza naturale del contratto, in vigore fino al 31. 12.
2011, ed ottenuto solo 1 anno e mezzo fa dopo 8 mesi di battaglie e 50 ore di sciopero. Oltre che giuridicamente inapplicabile a tutti i lavoratori tale iniziativa ha fatto infuriare i metalmeccanici della Sofim di Foggia e della Sata di Melfi dove i lavoratori in un clima infuocato hanno di fatto impedito di parlare agli stessi rappresentanti di Fim e Uilm. Tali organizzazioni stanno proponendo infatti in cambio del contratto attuale un contratto peggiorativo su tutti i fronti: dal punto di vista normativo limita le iniziative sindacali, limita gli scioperi, lega le mani alle Rsu mentre addirittura, cosa inaudita, rende possibile alle Rsu stesse di firmare deroghe peggiorative al contratto nazionale alle spalle dei lavoratori stessi. Ci si verrà a trovare, con tali condizioni, di fronte a contratti diversi da stabilimento a stabilimento, spaccando i lavoratori, rendendoli diversi ma soprattutto altamente ricattabili dalle loro stesse aziende! Con tali
iniziative e modifiche si vorrebbe decretare la morte del contratto unico nazionale che come un ombrello di sicurezza tutela tutti i lavoratori da discriminazioni e ricatti. Dal punto di vista economico inoltre la proposta di piattaforma di Fim e Uilm peggiora enormemente le condizioni economiche dei lavoratori italiani. In un pesante clima di crisi, dovuta principalmente alle difficoltà delle famiglie causate da stipendi troppo bassi rispetto al reale costo della vita, Fim e Uilm si prefiggono di chiedere 97 euro in 3 anni (circa 32,5 euro annui lordi) invece dei 130 euro circa in 2 anni (65 euro annui lordi) che dovrebbero chiedere in base all’inflazione corrente ed alle regole attualmente in vigore sottoscritte solo 1 anno e mezzo fa dalle stesse Fim e Uilm.

POLICLICNICO DI NAPOLI http://www.denaro.it/

Rischiano di allungarsi i tempi per il completamento della struttura del nuovo Policlinico della Seconda Università di Napoli. Dopo l'ultima riunione in Prefettura a Caserta, infatti, rimane ancora da sciogliere il nodo dei 120 lavoratori impegnati fino all'aprile scorso nei cantieri della struttura di Tredici. La Pizzarotti spa di Parma, in predicato per prendere il posto della Immobilgi Federici, entro fine mese dovrà, comunque, pronunciarsi sul reintegro delle maestranze casertane rimaste senza lavoro. Vale la pena ricordare, poi, che la società di Pagano vanta nei confronti dell'Università un credito pari a 393 mila euro. Una somma considerevole raccolta in virtù di una clausola del contratto di appalto che dispone l'accantonamento dello 0,5 per cento di ogni stato di avanzamento dei lavori presentato al Provveditorato delle opere pubbliche dalla posa della prima pietra allo scorso quattro aprile.

IDEAL STANDARD http://www.bresciaoggi.it/

Disponibilità a rivedere il piano industriale, sospensione della relativa procedura di Cigs che, per quanto riguarda gli impianti di Brescia (116 addetti, diventano 130 con i dirigenti) e Gozzano (No), era finalizzata alla cessazione dell'attività. Posizioni evidenziate ieri dal management del gruppo Ideal Standard al termine del lungo incontro al ministero dello Sviluppo Economico. Le novità al momento non fanno rientrare la mobilitazione: in città prosegue il presidio e viene confermata l'iniziativa di domani sera. Il sottosegretario prima ha definito "singolare l'atteggiamento della proprietà, al di fuori delle normali relazioni industriali", quindi ha sottolineato chiaramente che "il ministero dello Sviluppo Economico non funge da notaio per le chiusure delle aziende". Dopodichè ha invitato Ideal Standard a rimuovere gli ostacoli al dialogo con la controparte e ritirare la procedura di Cassa. Sollecitazione raccolta dal management del gruppo,
dopo una sospensione, e che dovrà essere ratificata il prossimo 22 luglio, al ministero del Welfare. L'avvio della trattativa sul piano industriale, con i rappresentanti dei lavoratori, è prevista il 23, 27 e 29 di questo mese a Sassuolo. In dettaglio il piano strategico 2009-2012 presentato dal gruppo - che conferma l'Italia come uno dei mercati di riferimento e l'obiettivo di ristabilire la propria leaderghip - prevede anche un significativo programma di investimenti: 50 milioni di euro, suddivisi tra interventi sull'area commerciale e su quella produttiva con una particolare attenzione anche alla riduzione del costo/prodotto aumentato del 29% in una situazione di calo. Ma contempla anche una riduzione di circa 650 posti di lavoro su 1.459 di gruppo (600 in produzione e 50 in logistica, vendite e amministrazione): una sacrificio che sindacati e lavoratori hanno rigettato sin dall'inizio e che al momento è congelato.

17 luglio 2009

HUSQVARNA: CONDOTTA ANTISINDACALE http://www3.varesenews.it/

La Fiom replica alla notizia del referendum aziendale: "Il voto era organizzato da Fim e dall'azienda, i cassintegrati non hanno potuto votare". Niente unità e nemmeno riconoscimento del referendum: questa è la posizione della Fiom sulla consultazione fatta in Husqvarna sull'accordo riguardante la mobilità chiesta dall'azienda, una volta del gruppo MV Agusta ma da un anno appartenente al gruppo BMW. "L'accordo Husqvarna citato dalla FIM non è stato sottoposto al voto unitario, ma da un voto organizzato dalla fim e dall'azienda – spiega il segretario varesino della Fiom – Tant'è vero che ci siamo riservati di presentare un ricorso in tribunale per attività antisindacale". non hanno fatto votare i cassintegrati, che erano quelli di sicuro meno favorevoli all'accordo. La proposta Husqvarna prevede 50 persone circa in mobilità e la chiusura di un intera linea di produzione, dopo aver fatto solo 6 mesi di cassa integrazione ordinaria e stanno già
passando alla cassa integrazione straordinaria.

18 luglio 2009

SODEXO ITALIA: ACCORDO PER 12 LAVORATORI http://www.quotidianodelnord.it/

Raggiunto l’accordo tra le organizzazioni sindacali e la società Sodexo Italia Spa. L’azienda leader nel settore della ristorazione collettiva ha, infatti, dovuto procedere alla richiesta della cassa integrazione guadagni straordinaria per i suoi 12 dipendenti in forze alla mensa della Carraro Drive Tech Spa di Campodarsego, fino al 31 luglio 2009. Tutto ciò a seguito di una riduzione di lavoro che ha interessato la ditta committente. L’obiettivo dell’incontro del Tavolo Provinciale è stato quello di esaminare in maniera congiunta la situazione aziendale della Sodexo Italia e di assicurare ai dodici lavoratori la massima rotazione durante il periodo di cassa integrazione straordinaria. In questo modo, è possibile far continuare a lavorare tutti i dipendenti anche se per meno giorni, nell’auspicio che la fase di crisi possa risolversi nel più breve tempo possibile.

LAVORATORI DEL FISCO IN LOTTA http://www.italiasera.it/

Al segnale del colpo di cannone partito dalla terrazza del Gianicolo, a Roma sono state liberati centinaia di palloncini colorati che, passando davanti alle finestre del Ministero dell’Economia e delle Finanze in piazza Mastai, hanno portato in alto la mozione proposta dalla Rdb Cub Agenzie Fiscali e sottoscritta da migliaia di lavoratori del Fisco per chiedere la corresponsione del salario di produttività 2008. Nello stesso momento, in tutta Italia, da gran parte degli uffici delle Agenzie Fiscali è stato ‘liberato’ un palloncino a simboleggiare l’adesione dei lavoratori alla manifestazione romana. Ai cittadini ed agli utenti che affollavano gli uffici è stato distribuito un volantino sulle condizioni dei lavoratori del Fisco; in molte sedi si sono svolte assemblee spontanee con gli utenti, dai quali è giunta comprensione e solidarietà ai dipendenti che richiedono maggiori investimenti sulla macchina fiscale per poter continuare nella lotta
all’evasione. Lo afferma in un comunicato Rdb Cub. "L’equità del sistema fiscale italiano è solo formale", ha dichiarato durante l’iniziativa romana Ermanno Santoro, dell’esecutivo nazionale Rdb Cub Agenzie Fiscali. "Risultano ricchi i lavoratori dipendenti, che con un reddito reale di 1.000-1.200 euro al mese pagano pensioni, ospedali, scuole e servizi agli evasori, che magari solcano i nostri mari in lussuose barche, ma per il fisco risultano quasi nullatenenti - prosegue - I lavoratori delle agenzie fiscali, che producono reddito per lo Stato, sono in attesa del salario di produttività 2008, negato loro dallo stesso governo che dichiara di voler pagare solo gli statali produttivi ma in realtà non dà risorse a chi da circa 10 anni è sottoposto a misurazione della produttività. La Rdb Cub rivendica l’immediata restituzione ai lavoratori di quella parte di salario bloccata dalla legge 133/08 e mai reintegrata".

19 luglio 2009

AEROPORTO DI BOLOGNA: SCIOPERO http://www.quotidianodelnord.it/

L' ufficio stampa dell'Aeroporto G. Marconi di Bologna informa i passeggeri dell’Aeroporto di Bologna che lunedì 20 luglio, a causa di uno sciopero locale di 24 ore proclamato da CUB Trasporti per i lavoratori di Giacchieri, Koop Service, Bas, Marconi Handling, Fast Freight Marconi e Sab, i servizi aeroportuali potrebbero non essere garantiti.

Web page: http://it.geocities.com/cen_doc_lotta/
E-mail: cen_doc_lotta@yahoo.it

Centro Documentazione e Lotta

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