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INNSE: Solidarieta’ con i lavoratori in lotta

(8 Agosto 2009)

La RdBCUB INPS di Monza esprime la sua solidarietà ai lavoratori della INNSE, fabbrica metalmeccanica milanese, in lotta per la difesa del posto di lavoro.

In questi mesi i lavoratori hanno autogestito la fabbrica perché alla INNSE il lavoro non manca, le commesse ci sono, gli ordini arrivano.

Ma il padrone della INNSE, il sig. Silvano Genta, ha già ha già venduto i macchinari della fabbrica, guadagnando un paio di milioni di euro, ed anche l'area: trecentomila metri quadri tra coperto e scoperto, su cui c’è pronto persino un progetto dell’Expo 2015 per un campus e ovviamente per i centri commerciali .

Se si pensa che nel 2006, grazie alla Prodi-bis, il «signor» Genta aveva rilevato l’intera azienda con soli 700mila euro..., con l'impegno di mantenere l'occupazione e portare nuovi clienti…. Naturalmente nessun governo di centro destra o sinistra ha controllato né allora né adesso….

Ma i lavoratori non vogliono saperne di vedersi portar via il lavoro e da più di un anno presidiano la fabbrica, giorno e notte, con la solidarietà di altri lavoratori e dei cittadini del quartiere.

Pensiamo che ai lavoratori sia dovuta una soluzione che non sia ne la disoccupazione né altre forme di precarietà. Deve essere individuata una soluzione che garantisca la continuità del lavoro.

In questo senso è colpevole l’assenza del governo e delle istituzioni che sono solo capaci di garantire gli interessi del padrone utilizzando la polizia ed i carabinieri per reprimere i lavoratori.

Le forze di polizia non sono nate per reprimere i lavoratori ma per reprimere il crimine, organizzato, spicciolo e dei colletti bianchi, di cui la nostra Italia ha tanto bisogno.

Si facciano le ronde contro gli evasori fiscali, si decretino provvedimenti a favore dei lavoratori e dei salari…e non di chi ha portato capitali illegali all’estero.

I lavoratori della INNSE, con responsabilità, hanno dimostrato che se vogliamo dare un futuro alle loro/nostre famiglie, al quartiere in cui è insediata la fabbrica ed ai giovani, è necessario garantire l’occupazione ed il salario contro la speculazione del capitale.

La protesta si estende anche ad altre aziende, piccole e grandi, preludio di una stagione di lotte il cui sbocco deve essere la fuoriuscita dalla crisi di sistema riaffermando il principio che “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” (Art. 1 Costituzione della Repubblica Italiana).

Invitiamo le autorità italiane (governo, provincie, sindacati, forze politiche…) a lavorare per l’affermazione di questo principio costituzionale e non per garantire i profitti degli speculatori.

Si nazionalizzi la INNSE! Con l’autogestione i lavoratori hanno dimostrato che si può fare!

Monza, 6 agosto 2009

RdBCUB INPS Monza

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