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(5 Marzo 2011) Enzo Apicella
Un'altra guerra per il petrolio?

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Assassinio di Thomas Sankara

Nuove testimonianze dalla Liberia

(21 Agosto 2009)

Il 15 luglio 2009 su Raitre alle ore 23.55 nel programma di reportage internazionale "C’era una volta" è andata in onda la 1° puntata di "Ombre Africane" del giornalista Silvestro Montanaro impegnato da diversi anni in inchieste giornalistiche rilevanti.

In Liberia Silvestro Montanaro ha raccolto alcune testimonianze sui retroscena dell’ascesa al potere del signore della guerra Charles Taylor e su come questa abbia potuto avere una corresponsabilità sull’assassinio del Presidente del Burkina Faso Thomas Sankara:

Jewel Howard Taylor, senatrice liberiana ex moglie di Charles Taylor ;
Momo Jiba, ex attendente di campo del Presidente Taylor, oggi Generale ;
Marcus Dahn, storico, attuale ministro delle poste e telecomunicazioni della Liberia ;
Cyril Allen, ex capo del partito di Taylor ed ex presidente della compagnia petrolifera nazionale ;
Moses Blah, ex vicepresidente della Liberia per alcuni anni ;
Prince Johnson , ex signore della guerra attualmente senatore in Liberia.

Il pezzo che pobblichiamo è è la trascrizione fedele di una parte del documentario.

Testo: Insomma un intrigo internazionale. Vado ad incontrare la senatrice liberiana Jewel Howard Taylor, la ex moglie di Charles Taylor

Silvestro: lei crede che vi siano persone che debbano preoccuparsi se Taylor dira’ la verita’ ? Persone importanti ?

Lady: Assolutamente si, certamente… sono sicura…

Silvestro: persone molto importanti,

Lady: Certo. Perche’ c’e’ una parte di questa storia che e’ ancora rimasta segreta e che non lui non ha mai raccontato, neanche a me. Sono certa che lui abbia ancora dei segreti. Come ha lasciato l’America ? Che accordo ha fatto con Gheddafi per l’addestramento in Libia ? Che amici aveva, che informazioni gli hanno passato ?

Momo: Lui aveva un sacco di amici in America….

Silvestro: gente importante ?

Momo: Si..certo..negli affari…

Silvestro: Mi puo’ fare qualche nome ?

Momo: Aaah….no, non posso svelare i loro nomi..non sono mica scemo..aveva alcuni buoni amici diplomatici..ora sono spariti da qualche parte..ma so chi sono..e che non avrebbero piacere se parlaassi..perche’ Taylor non e’ che e’ caduto dal cielo..cosi’… dalla galera sulla Liberia. Loro lo hanno mandato qui, in Liberia ! E loro lo sanno bene..

Testo: Questo signore, anche lui ritenuto dalle Nazioni Unite un criminale, era l’attendente di campo del Presidente Taylor. Oggi il Generale Momo jiba –uno che le cose le conosce bene- lascia intravvedere pesanti responsabilita’ dietro l’avventura di potere di Charles Taylor.

Silvestro: Chi l’ha mandato qui ?

Momo: Loro che lo hanno fatto, lo sanno. La grande mano. Loro sanno tutto. Non e’ venuto qua da solo. Taylor era in galera in America…poco dopo era a Monrovia in Liberia. Come ha fatto a lasciare il carcere in America ? Come ha fatto a scappare da una prigione americana ?

Silvestro: La Cia ?

Momo: Ehheh..non posso dirlo..una grande mano, la grande mano

Storico: quello che successe in america con Charles taylor e’ veramente una storia incredibile

Testo: L’attuale ministro delle poste e telecomunicazioni della Liberia, Marcus Dahn, e’ anche uno dei suoi piu’ importanti storici. Anche lui adombra pesanti responsabilita’ sulla fuga di Charles Taylor

Storico: charles taylor era scappato dalla Liberia dopo essese stato accusato dal presidente doe di aver rubato un milione di dollari dalle casse dello stato. Venne arrestato e doveva essere estradato in Liberia. Ebbene, lei deve sapere che l’avvocato di Charles Taylor era uno dei migliori in America, ramsey che era stato l’Avvocato Generale di Stato con il presidente Jimmy carter. Fu proprio lui l’avvocato di Taylor. Taylor era rinchiuso in una prigione federale in Massachutes, una delle piu’ sicure. Da una prigione federale, mi pare, e’ molto difficile, se non impossibile, poter scappare…taylor riusci’ a scappare, e venne qui a lanciare la sua rivoluzione e a cercare di far fuori Samuel Doe

Bleah: Uno non puo’ scappare da una prigione del genere senza l’aiuto di qualcuno. Taylor non era un uccellino, non era dio o uno spiritello

Testo: Mose Bleah era vicepresidente di Taylor, uno dei suoi uomini della prima ora. Quando Taylor e’ andato in esilio, e’ stato presidente della liberia per alcuni mesi

Bleah: Noi siamo stati aiutati, anche da tanta gente che ora ha ruoli importanti nel nostro paese, la stessa nostra presidente ha ammesso di aver aiutato taylor, di avergli dato dei soldi a quel tempo

Silvestro: ma furono soprattutto gli americani a farlo…

Bleah: certo,,,si…

Silvestro: in che modo ?

Bleah: come posso spiegarle…il nostro buon padre, li chiamiamo cosi’ perche’ noi liberiani ci consideriamo una provincia degli Stati Uniti, insomma loro ci hanno aiutato, loro erano d’accordo a che charles taylor divenisse presidente di questo paese

Allen: Deve sapere che Taylor fu scelto dai leaders del Npfl. La leadership dell’Npfl, includeva ad esempio la Signora ellen sherif, l’attuale nostro presidente

Testo: Cyril Allen, ai primi posti nella lista nera delle Nazioni Unite, e’ stato il capo del partito di Taylor ed anche il presidente della compagnia petrolifera nazionale.

Allen: Loro chiesero aiuto per rimuovere samuel doe. Allora gli americani chiesero loro chi avevano scelto come leader di questa, si di questa rivoluzione. La loro risposta fu chiara e senza tentennamenti. Abbiamo un liberiano che ha molti motivi di rancore verso Samuel Doe. Quest’uomo ha una spiccata personalita’ militare ed e’ molto intelligente, coraggioso. Ora purtroppo e’ in una vostra prigione. Vi chiediamo di farlo uscire, di poterlo usare come leader della nostra rivoluzione. E loro accettarono. E taylor…

Silvestro: loro accettarono ?

Allen: certo e fecero in modo che taylor potesse scappare

Ministro Doe : Deve chiederlo al dipartimento di stato americano, deve chiederlo ai massimi livelli della Cia, deve chiederlo ai piu’ alti livelli dell’Fbi, deve chiederlo ai politici che ora governano questo paese, loro sanno bene cosa e’ successo…Guardi, io mi auguro di non finire mai, nella mia vita, in un penitenziario americano. Sono posti dai quali e’ praticamente impossibile scappare. Taylor incredibilmente ci e’ riuscito. Ora stia attento alla sequenza dei fatti…Chi era l’avvocato di Taylor ? Ramsey Clark, l’ex Avvocato Generale degli Stati Uniti, uno degli uomini piu’ potenti del mondo, era l’avvocato di taylor. Taylor scappa da una prigione a Boston, dove troviamo poi Taylor ? Lo ritroviamo in Africa. quando Taylor e’ arrivato qui aveva un sacco di soldi, quando abbiamo controllato la provenienza dei primi 25.000 dollari che erano arrivati a Taylor, avevo tutta la documentazione in un computer, ma poi strane persone lo hanno distrutto nottetempo, ma un mio amico ha una copia, ebbene una delle firme era quella di una persona che poi e’ divenuta presidente di questo paese e l’altra beh diciamo di un americano.

Silvestro: Dove siete stati addestrati ?

Momo:: Sono stato addestrato…

Silvestro: dica la verita’ Momo: si.. in Libia

Silvestro: Chi vi ha addestrato ?

Momo: Eh ehe hehehe, e’ una grande domanda. Una bella domanda Silvestro: che tipo di addestratori avete avuto… da dove venivano…da quale paese ? Lo dica su

Momo: questo non lo posso dire davanti a una telecamera, e’ top secret. Non posso rivelarlo.. c’erano degli addestratori, questo e’ sicuro..

Silvestro: Chi vi ha dato le armi ?

Momo: Per combattere ?

Silvestro: Si

Momo: Ehehehe

Silvestro: Le stesse persone ?

Momo: Noooo…c’era la rivoluzione, noi ci arrangiavamo da soli. Nessuno ci ha dato niente. Il Presidente Taylor usava le sue risorse personali

Testo: a questo punto invito i ragazzi della troupe ad andare via e torno alla carica con una telecamerina segreta.

Telecamera nascosta

Silvestro: Chi vi ha addestrato, su me lo dica…

Momo: Eheheh dai…non glielo posso dire…e poi lei sa

Silvestro: la Cia ?

Momo: Si..la Cia mi ha addestrato

Silvestro: ma Gheddafi…la Libia

Momo: lasci perdere..E’ la politica…

Silvestro: Incredibile..

Momo: lasci stare…E’ la politica

Silvestro: e loro vi hanno dato i soldi…

Momo: i soldi, tutto

Silvestro: le armi ?

Momo: tutto, tutto

Silvestro: La Cia ?

Momo: lasci stare…e’ la politica

Silvestro: Misericordia…

Momo: Lei lo sa…e sono pericolosi…ora ci vogliono in silenzio..non gradirebbero se parlassimo…se lo facessimo, sarebbe pericoloso per loro.. Silvestro: Come e’ possibile che la Cia abbia aiutato Charles Taylor a scappare di prigione ?

Lady Taylor: Sono sicura che erano coinvolti

Silvestro: Ma poi lui era in Libia ad organizzare la guerra contro Doe. La Libia era nemica degli Stati Uniti.

Lady Taylor: Io penso che Charles Taylor fosse solo un burattino in questo gioco tra nazioni. Gli Usa erano contro la Libia, ma gli Usa allo stesso tempo volevano rovesciare Doe. E cosi’ avevano bisogno di un amico che venisse a fare il lavoro. Per cui hanno permesso a Taylor di andare in Libia a farsi addestrare e a tornare qui per fare la guerra con i suoi uomini. E anche durante quella guerra, prima che diventasse presidente, era sempre in contatto con gli Stati Uniti. Faceva parte del piano per cacciare il presidente Doe. Bisognava capire quali fossero le priorita’ : la questione liberiana, il suo significato per l’amministrazione americana, le riserve naturali che avevamo e che potevano divenire risorse petrolifere per loro. Tutto cio’ rendeva la Liberia un posto strategico. Per cui la questione liberiana era ben piu’ importante di quella libica. Testo: come mi rivela il generale Momo, Taylor a quel tempo lavorava per la Cia spiando Gheddafi ed i movimenti di liberazione africani che in quegli anni si addestravano in libia.

Momo: era una operazione della Cia

Silvestro: insomma la verita’ e’ che taylor lavorava per la Cia ed era stato inviato ad infiltrare i movimenti di liberazione africani che si addestravano in Libia

Momo. Certo, questa e’ la verita’

Silvestro: ne e’ proprio sicuro ?

Momo: certo che si, lavoravo con lui, discutevamo di queste cose, non sono abituato a mentire io

Silvestro: e quali operazioni speciali mise a punto per la Cia Taylor spiando Gheddafi ?

Momo: una ..una importante fu in Burkina Faso

Silvestro: la misteriosa fuga di Charles Taylor incrocia il destino di Thomas Sankara, il giovanissimo presidente presidente del burkina Faso. Qualche tempo fa un ex signore della guerra, Prince johnson, attualmente senatore, ha raccontato alla Commissione verita’ in Liberia che lui e Taylor ebbero un ruolo nella morte di Sankara. Sono andato ad incontrarlo perche’ mi spiegasse meglio questa storia.

Prince: ma questo non fa parte di quello che lei ha scritto qui…

Silvestro: e’ compreso nell’ultima domanda

Prince: non c’e’ ed in ogni caso lei deve rispettare la sequenza delle domande che ha scritto qui…

Silvestro: lei dice ?

Prince: e non puo’ farmi nuove domande che non ha neanche scritto qui Silvestro: e’ cosi’ difficile per lei rispondere a questa domanda ?

Prince: No, no…cosi’ non va bene

Silvestro: insomma cosa e’ successo in Burkina’

Prince: no, noi…quando uno parla di un fatto una volta, due, tre volte…

Silvestro. Di thomas sankara

Prince: alla fine e’ fastidioso

Silvestro. Lei dice ?

Prince. Sono andato alla Commissione riconciliazione, ho dato un’intervista ad un’agenzia di stampa francese, e’ stata riportata in tutto il mondo e continuare a ripete in continuazione cio’ che ho detto a proposito del burkina Faso

Silvestro: Capisco, ma risponda

Prince: e poi dopo che ho parlato il presidente del Burkina ha avuto un sacco di problemi e non voglio che accada di nuovo. E poi se lei e’ realmente interessato a sapere cio’ che accadde in Burkina Faso, beh, vada li’ e lo chieda al presidente Blase Compaore…lei e’ un rappresentante dei media internazionali, lei e’ come un dottore a cui si deve sempre dire la verita’, e allora vada in Burkina Faso….( risate )

Testo: ma poi, a telecamera apparentemente spenta….

Prince: c’e’ stato un patto internazionale per far fuori quell’uomo e se io racconto come andata i servizi secreti potrebbero ucciderla, sa ?

Silvestro: un complotto internazionale. E perche’ la verita’ darebbe tanti problemi a Blaise Compaore, l’attuale presidente del Burkina’. Compaore’ nel 1987 quando Sankara viene ucciso, era considerato il suo miglior amico. ecco cosa racconto’ subito dopo la sua morte… Compaore : ero malato

Testo: a raccontarmi come realmente andarono le cose, sono momo ed allen

Allen: Iaia giambi, l’attuale presidente del Gambia, Blaise Compaore, Tomas Sankara, Domingo, gengere’, e …Foday sankoh, e poi l’uomo del Ciad, ora non ricordo il nome…in ogni caso tutti loro vennero addestrati in una localita’ libica ed erano tutti amici. Insomma furono loro ad organizzare la rivoluzione in Burkina Faso e a fare di Sankara il presidente. Lui divenne presidente e comincio’ a svolgere il suo programma e a governare. Ma poi gli americani infiltrarono il movimento africano di liberazione anche per rimuovere tomas Sankara che era troppo sinistrorso. Sankara non piaceva agli americani, parlava di nazionalizzare le risorse del suo paese per usarle a favore del suo popolo, insomma era un socialista . E loro decisero di eliminarlo.

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TestoVideo Sankara : Tomas Sankara’, dal 1983 al 1987 , fu presidente dell’Alto Volta che ribattezzo’ Burkina Faso, cioe’ il paese degli uomini integri. Per non subire diktat esterni, rifiuto’ gli aiuti del Fondo Monetario e della Banca Mondiale. Il suo paese, semidesertico, affamato, indebitato, con una mortalita’ infantile tra le piu’ alte del mondo, doveva farcela da solo. E questo significava lottare contro l’avanzata del deserto, sviluppare l’autosufficienza alimentare, garantire a tutti istruzione ed assistenza sanitaria. Due pasti e 10 litri d’acqua per tutti e tutti i giorni divenne lo slogan che riassumeva la speranza di un futuro migliore. Il paese, innanzitutto le donne, fu chiamato a raccolta intorno a questi obiettivi : volontariato di massa,consumi legati solo a quello che il paese era in grado di produrre autonomamente, taglio delle importazioni superflue e delle spese militari, lotta agli sprechi, ai privilegi e alla corruzione. Esempio personale.

Sankara: i nostri ministri non possono volare in prima classe, ma solo in turistica. Inoltre abbiamo abolito anche le indennita’ presidenziali e stiamo riducendo gli stipendi dei funzionari statali e dei burocrati. I processi contro i ladri, contro coloro che rubano i soldi del nostro paese, ora si fanno e sono pubblici

Testo: Tomas Sankara mangio’ miglio come i contadini del suo paese, circolo’ a bordo di una sgangherata utilitaria, vesti’ sempre alla burkinabe’, non ebbe mai proprieta’ personali. Il suo salario da presidente era cosi’ misero da far arrossire gli uomini di stato di tutto il pianeta e il suo paese, la sua gente, lo segui’ con entusiasmo. Furono costruite strade e ferrovie, scuole ed ospedali, incrementata la produzione agricola e strappata terra al deserto. In quattro anni, il sogno dei due pasti e dei 10 litri d’acqua al giorno e per tutti, divenne realta’. Ma l’incubo del debito estero accumulato dai corrotti governi precedenti, restava minaccioso all’orizzonte. Sankara’ si batte’ a livello internazionale contro la nuova schiavitu’ del debito

Sankara: Dobbiamo essere uniti nel dire che il debito non puo’ essere pagato, perche’ se a battermi saro’ solo io, verro’ assassinato. Se saremo uniti, potremo non pagare e non pagare perche’ si possa lavorare a costruire un futuro migliore per i nostri popoli. Se il burkina faso da solo rifiuta di pagare il suo debito, io non saro’ qui alla prossima conferenza.

Silvestro: Sankara aveva fatto della felicita, la felicita’ di tutti, l’indicatore primo della sua azione di governo. Metteva in discussione equilibri delicatissimi per quei tempi. Era uno scandalo, che andava rimosso.… Il generale Momo Jiba e Cyril Allen, i due uomini piu’ fedeli di CharlesTaylor mi raccontano cosa successe

Momo: Il mio boss ando’ a trovare Thomas Sankara e gli chiese di aiutarlo a prendere il potere in liberia. In cambio gli offri’ tanti possibili affari. Thomas Sankara gli rispose che non era interessato e gli disse di andar via dal Burkina faso. Gli disse di trovare un altro posto dove organizzarsi e che non lo avrebbe mai aiutato.Allora Gengere’, e’ un pezzo d’uomo altissimo che ora e’ ministro della difesa in Burkina Faso…insomma Gengere’, blaise Compaore, Charles Taylor e l’attuale presidente del Ciad…si, il presidente del Ciad..lei sa chi e’ ?

Silvestro: si

Momo: bene, anche lui

Silvestro: si

Momo: …si incontrarono in Mauritania e discussero un giorno intero..discussero molto e poi fu mandato un uomo da Parigi, un uomo bianco che discusse a lungo con loro…poi ci fu un altro incontro in Libia , dove si parlo’ ancora del problema Sankara e quello che fu chiaro a tutti e’ che se volevamo usare il Burkina come base, sankara doveva essere eliminato. Balaise Compaore sarebbe divenuto presidente e ci avrebbe aiutati.

Silvestro: E Gheddafi era d’accordo ?

Momo: certo. Guardi che questo deve rimanere segreto….e’ top secret

Silvestro: si…si…

Momo: si, Gheddafi aiutava Taylor, ma anche la Francia mando’ un suo uomo a dire che avrebbe appoggiato il colpo di stato…anzi la Francia mise a disposizione i soldi e disse, per noi va bene, siamo con voi…se lo uccidete, Compaore diventa presidente e noi riconosceremo il suo governo, non c’e’ problema…Allora Blaise disse a Gengere’, che ora e’ il comandante delle Forze Armate in Burkina Faso di radunare un gruppo di commandos fidati in Burkina Faso e Taylor forni’ altri uomini e fecero il colpo

Silvestro: fu solo la Francia a essere coinvolta ?

Momo: la Francia fu totalmente coinvolta

Silvestro: e gli Stati Uniti, la Cia ?

Momo: no, questo non lo so e non mi va di dire sciocchezze

Allen: Il piano fu orchestrato dagli americani e dai francesi. C’era un uomo della Cia all’ambasciata americana in Burkina e lavoro’ in stretto contatto con il capo dei servizi segreti dell’ambasciata francese, loro presero le decisioni piu’ importanti

Silvestro: Quindi la cia e i servizi francesi…

Allen: e i servizi segreti francesi decisero di far fuori Sankara. Cosi’ stanno i fatti

Momo: Loro portarono i loro uomini, alcuni commandos e poi c’era Prince Johnson, c’ero io, comunicavamo con i walkie talkie, avevamo tutte le informazioni su quando Sankara usciva o tornava a casa…era tutto pianificato

Silvestro: lei era li’ ?

Momo: certo, io ero in Burkina Faso, ero in quell’operazione

Silvestro: ed era presente quando sankara fu ucciso ?

Momo: Si, certo, ero nella stanza, quando fu ucciso.

Silvestro: cosa ricorda di quel momento ?

MOMO RIDE

Silvestro: Sankara aspettava Blaise Compaore per un meeting ?

Momo: non era un meeting…c’erano degli importanti incontri in corso…

Momo: e Blaise Compaore dopo fece finta di andarsene a casa, ma a mezzanotte in punto era li’, pronto ad agire con gli altri…entro’ nella stanza e gli sparo’.

Allen: Lui sparo’ il primo colpo…perche’ lui era seduto qui e Compaore era seduto li’ dall’altra parte del tavolo..e allora lui sparo’ il primo colpo, poi il secondo e Sankara’ si affloscio’ sulla sedia e mori’…poco prima stavano parlando e Compaore era di fronte a lui…

Momo: io ero proprio a due passi quando tomas sankara disse : “ Blaise, tu sei il mio miglior amico, quello che chiamavo mio fratello, e proprio tu mi uccidi ? “. Blaise fece un gesto di fastidio e gli disse qualcosa in francese, io non capisco bene il francese, e poi sparo’.

Allen: se blaise Compaore non avesse sparato a Sankara, Gengere’ lo avrebbe fatto e ora sarebbe lui il presidente . Tutto fu dovuto all’interesse dell’america a prendere il controllo del Burkina Faso

Testo: . Comunque sia andata, una cosa e’ certa : la felicita’ migro’ altrove e il Burkina Faso torno’ ad essere uno dei paesi piu’ poveri del mondo.

Comitato SankaraXX
http://www.thomassankara.net/

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