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(17 Maggio 2003)
Nel nostro Paese stanno avvenendo grandi trasformazioni, sociali, politiche e istituzionali. C’è bisogno che questo avvenga nel segno della crescita civile, politica e sociale. Questo si realizza con la piena partecipazione dei cittadini.
Partecipazione vuol dire non sottrarsi alle grandi questioni, la prima e più importante delle quali è la affermazione dei diritti fondamentali del lavoro - la libertà, la dignità delle donne e degli uomini che lavorano – sui quali si fonda la Costituzione italiana (articoli 1, 3 e 4).
Oggi questi diritti non sono di tutti e sono oggetto di un pesante attacco: la delega sul mercato del lavoro rende la precarietà stabile soprattutto per i giovani, elimina la contrattazione collettiva e rende superfluo il sindacato, mentre si sta per approvare la delega che riduce l’applicazione dell’articolo 18.
Il referendum del 15 e 16 giugno è l’unico strumento disponibile, nell’attuale situazione politico-parlamentare, per impedire questa frana dei diritti del lavoro e per aprire una stagione nuova che abbia al centro la libertà e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori come condizione di cittadinanza, di relazioni sociali fondate sul reciproco riconoscimento, per una società più giusta e più civile.
Non sottrarti a questa occasione.
Partecipa con le tue idee e per il tuo interesse.
IL 15-16 GIUGNO
VAI A VOTARE E VOTA SI
COMITATO NAZIONALE PER IL SI
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