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Casa della pace di Milano: "bisogna tenere sotto controllo l'edificio"

Le scuole di pacifismo spesso sono officine di vera e propria violenza

(18 Maggio 2003)

Intervista di "Libero" all'Assessore Predolin di Milano

A Milano c'è un centro, la "Casa per la pace", dove si insegnano più di 100 tecniche di "disobbedienza". E che insegna a combattere Bush e l'America boicottando prodotti di largo consumo (dalla Coca Cola al tonno in scatola). Tutto è nel segno anti - USA. Si proiettano film e documentari contro multinazionali, si vendono gadget pacifisti. Infine si può trovare l'elenco delle imprese che hanno finanziato la campagna elettorale del presidente americano. E che quindi vanno fermate.

Abbiamo chiesto all'assessore al Commercio del Comune Roberto Predolin se questi insegnamenti "pacifisti" possano considerarsi davvero tali.

D. Assessore, qui insegnano come fare sit - in, manifestazioni, scioperi della fame e anche quali prodotti boicottare: sono mezzi pacifisti secondo lei?

R. "Sono le classiche tecniche di guerriglia urbana, che non hanno niente a che fare con il pacifismo.

D. E cosa ne pensa della propaganda contro i prodotti americani?

R. I 200 prodotti nel listone dei nuovi guerriglieri mettono in luce la loro complicità con il dittatore e con un sistema criminale, che è diventata tale da boicottare prodotti americani di cui fruiscono anche loro. E' un'idea ridicola, ma deve far riflettere su cosa si celi veramente dietro la bandiera della pace.

D. Non è assurdo che esista una scuola del genere?

R. Le scuole di guerriglia si sono già viste dal '68 e negli anni '70. Sappiamo tutti dove hanno portato.

D. La Casa per la pace, dunque, può rappresentare un pericolo?

R. La scuola in sé va ridicolizzata. Non bisogna darle troppo peso. Si corre il rischio di darle un importanza immeritata. Ma il pericolo c'è. Anche negli anni '70 è iniziato tutto così, con pacche sulle spalle. E poi abbiamo visto cosa è successo. Quando ci si è resi conto che le sedute di amicizia e fratellanza hanno lasciato sangue sul selciato delle strade, ormai era troppo tardi.

D. Come intervenire, allora, per evitare che la storia si ripeta?

R. Gli organi di polizia devono fare indagini serie e approfondite sui maestri: non dimentichiamo che in passato , all'interno delle BR, sono stati proprio "maestri" come questi a indurre molti ragazzi a uccidere, celandosi dietro una facciata falsa e ipocrita. E questo sia anche di monito al mondo cattolico, che ha coperto queste organizzazioni e continua a sfilare con loro in nome di una pace astratta.

Fonte

  • fonte: "Libero" di Domenica 20/04/03 pag 26 Milano

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