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Pisa. Supermercati Pam: cala il silenzio sui tagli occupazionali

(8 Agosto 2009)

12 posti di lavoro a Pisa, altri nella provincia per un totale di 58 esuberi in Toscana: sono questi i tagli proposti dalla Pam proposti nelle settimane scorse, nel frattempo i lavoratori sono stati tenuti all'oscuro della trattativa avviata dai sindacati cgil cisl uil .

Se pensiamo ai piccoli esercizi commerciali , sono ormai centinaia i posti perduti in toscana solo negli ultimi mesi

La recente approvazione del Patto per il lavoro nel Commercio (con la firma anche della Cgil) ha rafforzato le grandi catene di distribuzione a discapito dei lavoratori, del loro potere di acquisto e di contrattazione
Il patto siglato a Giugno 2009 e il contratto nazionale del commercio 2008 permettono al padronato di obbligarci al lavoro domenicale, di farci lavorare 13 ore consecutive senza riposo settimanale; mentre agli apprendisti neo assunti è toccato il prolungamento dell’orario settimanale (così, sono più numerosi quelli che non trovano lavoro!). Per non parlare della deregolamentazione dell’orario di lavoro calcolato su più periodi e dello straordinario che passa da 200 a 250 ore all’anno, senza alcun vincolo (altri disoccupati che restano disoccupati!).

Il fatturato del gruppo Pam arriva a quota 2.700.000 (in migliaia di euro) con una forza lavoro di circa 10 mila addetti; solo i supermercati Pam in Italia sono 99 e in questi anni il bilancio è stato quasi sempre in attivo.

Ma allora perché licenziare?

Non è la prima volta che la Pam annuncia tagli agli organici e anzi ogni anno il Gruppo torna alla carica con pacchetti di licenziamenti
Ridurre gli organici, aumentare i carichi di lavoro e gli straordinari, chiudere i supermercati dove maggiore è la concorrenza per aprirne di nuovi (anche nel corso di quest’anno) in altre province. Il tutto avviene sulla pelle di lavoratori e lavoratrici messi alla porta solo perché l’azienda vuole accrescere i propri profitti giudicando poco redditizi alcuni supermercati, disinvestendo in alcune province per investire in altro dove magari può contare sui compiacenti aiuti di qualche Provincia e\o gruppo bancario
Questa scelta è inaccettabile.

Per queste ragioni espriamo sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici della Pam

Basta con i supermercati usa e getta
Maggiori investimenti e meno sfruttamento.
Salvaguardiamo i posti di lavoro

Confederazione Cobas Pisa

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