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Grazie Londra

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(27 Marzo 2011) Enzo Apicella
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(Lotte operaie nella crisi)

Sosteniamo la lotta degli operai della Innse

(5 Agosto 2009)

Ieri mattina, domenica 2 agosto, su direttiva della Prefettura, centinaia di poliziotti e carabinieri hanno sgombrato il presidio degli operai dell'Innse di Milano dopo che giorni prima la Regione Lombardia ed il Comune di Milano avevano, rispettivamente, votato all'unanimità delibere che si pronunciavano per la continuità produttiva del sito.

Una casualità? Pensiamo di no! Si tratta di un copione, già visto, di come il potere agisce, dove "buoni" e cattivi si muovono secondo un'unica regia. Meglio parlare di un'azione pianificata che vuole portare a compimento l'ennesima speculazione ai danni degli operai favorendo un padrone, tale Genta, che ha avuto la possibilità di acquistare la INNSE (valore 14 milioni di euro), allora posta sotto amministrazione straordinaria, al prezzo stracciato di 700.000 euro.

Per due anni gli operai dell'Innse hanno visto questo padron-speculatore portare progressivamente al collasso la fabbrica, rifiutando volutamente le commesse per arrivare alla chiusura.

Con l'Expo alle porte, la vendita di terreni e macchinari è una ghiotta occasione per fare cassa indipendentemente dalla produttività aziendale, termine tanto caro al padronato e ai sindacati di regime.

Il gioco è più o meno questo: comprare a due soldi, dichiarare fallimento e vendere intascando un monte di quattrini che finiranno poi in varie tasche. Si chiama rapina legalizzata e a giocare non c'è solo il padrone formale. Ci sono le istituzioni, con i loro comitati d'affari ed i loro immancabili apparati repressivi.

Mentre, da una parte, le istituzioni dicono di avere la volontà politica di trovare una soluzione per salvare i posti di lavoro, all'altra, due giorni dopo il Ministero dell’interno manda polizia e carabinieri a presidiare lo smantellamento dei macchinari per chiudere la partita. Sindacati e partiti della sinistra istituzionale dal canto loro s'interessano alla questione, non con azioni di lotta o con la mobilitazione, ma intercedendo presso le istituzioni e le forze dell'"ordine". Una "garanzia" !

L'unica garanzia che hanno gli operai è la loro indipendenza e la loro determinazione a lottare.

L'unico sostegno possibile è la solidarietà e la mobilitazione di classe che deve stringersi intorno ai lavoratori in lotta.

Sosteniamo il presidio operaio alla INNSE
Rafforziamo la lotta e l'iniziativa di classe contro i padroni
Giu' le mani dalla Innse!


3 agosto 2009

Lotta Unità
per l’organizzazione proletaria
http://www.lottaunita.org/

Fonte

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