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(21 Gennaio 2011) Enzo Apicella
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Sull'Iran si rimette in moto il circo delle menzogne di guerra.

Si prepara l'attacco militare?

(30 Settembre 2009)

La costruzione di una seconda centrale nucleare iraniana annunciata con clamore dalle autorità israeliane e dall’amministrazione Obama, in realtà era nota da più di tre anni, come emerge da un lancio Ansa del 14 marzo 2006 ripreso dalla rivista militare "Pagine di Difesa" dell’epoca. Difficile pensare quello che sapeva l’Ansa non lo sapessero anche i vertici di USA, Francia, Gran Bretagna e Israele anche perchè il continuo monitoraggio satellitare dell'Iran non può non aver rilevato una cosa così enorme. Dunque le "dichiarazioni clamorose" del premier israeliano Netanyahu e del presidente USA Obama diffuse sabato scorso si basano su notizie vecchie di almeno tre anni, note e diffuse anche dai media militari italiani. Uno dei problemi che già abbiamo di fronte in Italia è che l’intero sistema dei mass media – quelli vicini a Berlusconi e quelli che criticano Berlusconi – sono sostanzialmente omogenei nel dare credito a questa nuova campagna di manipolazione informativa funzionale a preparare l’opinione pubblica ad un attacco militare contro l’Iran. Nella nuova possibile crisi in Medio Oriente si ripresenta così quel gioco di menzogne di guerra che preparò e gestì l’aggressione contro l’Iraq nel 2003. Il Washington Post ha reso noto un dettagliato piano di attacco militare israeliano contro l’Iran e ieri il sito Peacereporter riferisce che secondo il quotidiano britannico Daily Express, l'Arabia Saudita sarebbe pronta a permettere l'uso dello spazio aereo saudita a Tel Aviv, in caso di attacco ai siti nucleari iraniani. La possibilità di bombardare l'impianto situato vicino alla città di Qom sarebbe stato discusso nel corso di una riunione che si è tenuta a Londra fra il direttore del MI6, il servizio segreto britannico, quello del Mossad, e alcuni funzionari dei servizi sauditi. Alcuni dettagli di questo incontro sono emersi nel momento in cui John Bolton, ex ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, si è lasciato scappare che "Riad, approverebbe sicuramente" un attacco da parte di Tel Aviv, parlando ad un convegno di analisti politici.

Contropiano
www.contropiano.org

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