">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Sanità a misura di... macchine

Infermieri, OSS, Amministrativi, Operai, Medici e Lavoratori degli appalti sempre più Perplessi!!

(30 Settembre 2009)

Strano modo di gestire la Sanità Pubblica: scelte incoerenti, scadimento delle condizioni assistenziali, progetti di riorganizzazione faraonici che si risolvono, quasi sempre, nel rinnovare l’arredamento in qualche reparto. Progettano, accorpano, razionalizzano(?), ma per gli operatori diventa sempre più difficile preservare decoro ad una sanità che dovrebbe essere Pubblica, Universale, per Tutti.

Avevano promesso premi ed incentivi per i carichi di lavoro crescenti, ma si corre il rischio di doverli restituire perché la Regione è in difetto di bilancio. Bel colpo! ai tavoli regionali si tratta per non restituire l’elemosina. Il festival dell’incoerenza ha una sola canzone, “prendi le risorse della sanità pubblica e crea un business…”! Musica e parole a cura del centro destra e del centro sinistra.

La promozione della salute (la mission, direbbero loro) diventa solo una optional tra le pieghe del bilancio.

Dalla promozione della salute alla salute in promozione. I risultati? Costi in aumento e inefficienze pure.

La nostra esperienza, double face, di utenti e operatori è doppiamente sconfortante.

Nei reparti aumenta il carico di lavoro dovuto anche all’innalzamento dell’età media dei ricoverati e alla carenza cronica di personale. Il perdurare di sacche di clienti imboscati aggrava la situazione. Soprattutto, però, sono aumentate le incombenze burocratiche.

Le tecnologia che dovrebbe semplificare il lavoro: Sofia, Mario, Med Track, OLIAM e IRIS spesso necessitano a loro volta di continua assistenza e aggiornamenti. Alla prova dei fatti queste “tecnologie” assorbono più tempo di una intera corsia e i continui tilt ci lasciano sospesi tra il Med e il Track. L’assistenza tecnica termina alle 16,30…. Sanno che quella infermieristica non termina mai?

Questi gli effetti di un lavoro sempre più a misura di macchina e sempre meno a misura d’uomo.

A fronte dell’aumentata offerta di prodotti gastronomici (sarà vero?) è in netto ribasso la fornitura di specialità farmaceutiche ed ecco che sempre più ci si trova a chiedere al paziente “ha lei questo farmaco”?

Nel frattempo l’addetta alle ordinazioni, ovviamente da assistere, consegna/ritira il menu del giorno successivo e ci chiede l’immancabile timbro con tanto firma. Certifica il fatturato o la qualità?

All’apparenza tutto questo è très chic ma le lamentele sono in salita e la distinzione tra pasto standard e le tante varietà da cucina francese (preparati da tre giorni) è affidato alla fantasia.

In questo ospedale dopo tanti effetti speciali il paziente è convinto che la guarigione sia una voce nel menu.

D’altronde con tutti questi palazzi della salute da edificare chi ha voglia di parlare di malattia e carenza cronica di personale?

Il paziente è trasformato in una sorta di cliente da blandire… e la salute in una mera occasione di mercato.

Il tutto, per carità, rigorosamente a norma uni ISO.

Sin.Base - sindacato di base Genova
http://www.sinbase.org

10217