Stato e istituzioni :: Dove va il centrosinistra?

3 ottobre. Contro la liberta(?) di stampa!

(2 Ottobre 2009)

3 ottobre: noi non ci saremo.

La liberta’ di stampa e’ la liberta’ dei padroni di ignorare o calunniare
gli operai sempre, e di “dedicargli” un trafiletto quando muoiono di lavoro.

Noi siamo contro questa liberta’ di stampa.

Cordate editoriali si contendono mercato pubblicitario e share, dando vita a gruppi di potere e di sostegno politico-editoriale in concorrenza tra di loro, ed espressione dei loro padroni e padrini.
Tra i padroni del vapore attualmente al governo ed i giornali partito dell’”opposizione” si e’ scatenata una guerra per il riequilibrio e la ridefinizione delle leve di comando e controllo di stampa e televisione.
Questa guerra ( condita in salsa scandal-gossip ) viene ideologicamente difesa e diffusa secondo le solite, trite e ritrite, regolette dello “scontro” tra “amanti della democrazia” ed accentratori.
Il “conflitto di interessi” viene messo sul banco degli imputati dai mugugnoni di centro-sinistra a digiuno, mentre viene difeso dai papponi al governo .
Il guaio e’ che vorrebbero coinvolgerci nella loro guerra, a difesa del paraculetto Berlusconi o della piu’ prosaica e progressista “liberta’ di stampa”.

La verita’ che ogni lavoratore conosce e’ che tutti i giornali sono proprieta’ dei padroni, da cui dipendono, a cui rispondono, da cui sono finanziati.
Tutti i mezzi di informazione non sono altro che mezzi di formazione ideologica di massa, trasversalmente sintonizzati sui “valori” del profitto, della proprieta’, dell’individualismo.
La “liberta’ di informazione”, in questo tipo di societa’, e’ la liberta’ di fare affari, del resto sempre garantiti, e di difenderli su giornali e tv.
A volte, come adesso, c’e’ chi esagera, e vuole papparsi tutta la torta, col mugugno degli altri che restano a bocca asciutta.
Ed allora, per partecipare ( da bravi democratici! ) paritariamente al banchetto, si invoca la piu’ nobile “liberta’ di stampa” per scongiurare la “crisi democratica” del paese.
Non basta, si vorrebbe che chi come noi, da sempre oscurato o ignorato, partecipasse al piagnisteo dei papponi a digiuno o all’abbuffata degli arraffoni al governo.

Ma andate a quel paese, papponi ed arraffoni!
La vostra liberta’ di fare gli affari che volete,
e di propagandarli sulle vostre cartacce, difendetevela voi!
Noi abbiamo un solo conflitto di interessi, quello di classe contro di voi,
il nostro bisogno contro il vostro profitto.

“Ogni paragrafo della costituzione contiene la sua propria antitesi. Nella proposizione generale, la liberta’, nella nota marginale, la soppressione della liberta’”
C. Marx - Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte

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