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(3 Novembre 2012) Enzo Apicella

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Arriva la controriforma della Pubblica Amministrazione

Governo, Cisl, Uil e Ugl taglieggiano il nostro salario e i servizi pubblici

(11 Ottobre 2009)

Il 9 Ottobre 2009 sarà un giorno che i dipendenti della Pubblica Amministrazione non dimenticheranno, il giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo attuativo della Riforma della Pubblica Amministrazione riguardante 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici.
Nessun lavoratore della PA potrà evitare i negativi contraccolpi di questa legge fortemente voluta non solo dal Governo e dal suo Ministro Brunetta ma anche da sindacati servili come Cisl Uil e Ugl, sindacati che in questo ultimo anno e mezzo hanno dato il via libera alla triennalizzazione dei contratti, ad aumenti mensili di 40 euro netti, dialogato e collaborato con il Governo preparando leggi e contratti sfavorevoli per i lavoratori e le lavoratrici.

La “riforma” porterà maggiori servizi, più scuola, più salute, maggiori servizi e più trasparenza come annuncia Brunetta?

Niente di più falso, infatti

1. Con il decreto Gelmini sono decine di migliaia i posti che andranno perduti nei prossimi anni nella scuola di ogni ordine e grado
2. Non sono aumentati i posti liberi negli ospedali né abbattute le liste di attese per le visite, mancano infermieri e medici e molti di quelli che ci sono sono o precari o specializzandi per non parlare poi delle prestazioni a carico dei cittadini.
3. Quanto alla trasparenza degli atti niente è cambiato eccezion fatta per qualche spot pubblicitario del Ministero pagato con i soldi dei contribuenti
4. I servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione sono in continua diminuzione e i processi di privatizzazione sono ripresi alla grande (ammesso che si siano mai arrestati)
5. Con la mancata stabilizzazione dei precari, gli organici saranno sempre più insufficienti e alla fine il pubblico darà i servizi al privato attraverso processi di aziendalizzazioni e appalti al massimo ribasso (tanto i lavoratori esternalizzati saranno inquadrati con qualche contratto delle cooperative a 900 euro mensili per 40 ore settimanali)

Ma veniamo alla legge e ai suoi nefasti contenuti

1. Perderemo soldi dalla busta paga: “non più di un quarto dei dipendenti pubblici potrà beneficiare del 100% del salario accessorio”, il 50% del personale invece potrà arrivare 50% della produttività, un quarto non percepirà neppure un euro.
2. Taglieranno il salario accessorio mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri, come è possibile stabilire il un quarto del personale della Pa produttivo e meritevole del 100% del salario accessorio?Avevamo ragione a dire che l’obiettivo di Brunetta è taglieggiare i lavoratori distruggendo i servizi pubblici, altro che le chiacchere sulla trasparenza.
3. I dirigenti avranno piena autonomia nella gestione delle risorse umane, faranno il bello e il cattivo tempo e i diritti dei lavoratori, il rispetto dei profili professionali sarà carta straccia. Fine del potere di contrattazione ,e perfino di concertazione, su materie come la mobilità , la gestione del personale e l’organizzazione del lavoro
4. Un fantomatico Organismo indipendente di valutazione della performances darà gli indicatori ai Dirigenti per effettuare le singole valutazioni. Niente di oggettivo per la valutazione della produttività, invece di far funzionare meglio i servizi si spenderanno soldi e risorse umane per la valutazione (poco oggettiva) del personale. Alla grazia del rilancio dei servizi!!!!
5. Le condizioni di miglior favore del lavoro pubblico saranno eliminati equiparandoli al privato
6. Minori risorse per la contrattazione decentrata e di conseguenza meno salario
7. Nascono 4 nuovi comparti nella Pubblica Amministrazione per impedire la presenza e la rappresentanza del sindacalismo di base ai tavoli di trattativa nazionale
8. Codice disciplinare più severo e chi non percepirà la produttività per più anni potrà essere licenziato per “prolungato insufficiente rendimento”

Cosa altro ci dovranno fare per farci alzare la testa???

COBAS PUBBLICO IMPIEGO

Fonte

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Commenti (1)

percorsi

la strada dei licenziamenti nel pubblico impiego è servita.

(11 Ottobre 2009)

teresa

solitaria1958@libero.it

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