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(Ora e sempre Resistenza)

E loro arrestano gli antifascisti!

(14 Ottobre 2009)

Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre a Pistoia, la sede di “Casa Pound”, organizzazione neo-fascista che attraverso manifestazioni fomenta l'odio sociale e quello razziale, ha subìto un’irruzione da parte di un gruppo che la polizia ha dichiarato essere costituito da giovanissimi sotto i 20 anni.
Qualche ora dopo, 25 antifascisti (di età fra i 35 e i 60 anni, quindi per niente giovanissimi), riuniti nel Circolo ARCI “1° maggio” dove hanno dovuto subire la perquisizione della polizia, sono stati fermati mentre ne uscivano, condotti in Questura, dove sono stati trattenuti per molte ore, interrogati senza l’assistenza di un avvocato, infine, quando già era alba, rilasciati (grazie al presidio fatto davanti alla questura per tutta la notte da un centinaio di compagni dei fermati accorsi a solidarizzare con loro), mentre 3 di loro sono stati arrestati con imputazioni che vanno dalla “devastazione” ad “azioni con finalità di terrorismo”!!!

Casa Pound” è strettamente intrecciata col PdL (Forza Italia+Alleanza Nazionale), come a Pisa, dove alcuni di loro sono all'interno di “Laboratorio '99”, un circolo che ha anche consiglieri comunali e provinciali del PdL. Cosa che avviene in molte altre città e che prova che la destra estrema gode di sostegno, legittimazione e copertura da parte del PdL. Anche a Pistoia, nella sede di “Casa Pound” al momento dell’irruzione era presente un consigliere comunale del PdL.

Ritornando ai fatti di domenica a Pistoia, c’è da dire che il Circolo ARCI si trova a qualche centinaio di metri dalla sede di “Casa Pound”, cosa che la polizia sta usando per cercare di dimostrare che gli autori dell'irruzione nella sede neo-fascista sono poi andati a rifugiarsi all’ARCI. Cioè, invece di squagliarsela, sarebbero rimasti sul luogo del delitto: che furbi!!!

Quello che è avvenuto solo pochi giorni fa a Napoli (manifestazione antifascista di massa contro l’occupazione di un immobile da parte di “Casa Pound”, finita con l'arresto di 3 antifascisti e un feroce pestaggio di molti di loro a opera di reparti della polizia) oggi si verifica in Toscana coi fatti totalmente illegali commessi dalla polizia a Pistoia.
Gli episodi di violenza fascista sono ormai numerosi anche in Toscana e a Pisa, dove si sono avuti attentati incendiari e lancio di bombe-carta contro sedi di partiti di sinistra e centri sociali, continue aggressioni contro gli immigrati.

Di fronte a noi sta un Governo travolto dagli scandali e dai processi pendenti sul suo capo supremo, delegittimato dalla bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, del cosiddetto “Lodo Alfano” con cui si era sottratto alla Giustizia; un Governo screditato a livello internazionale e interessato non a fronteggiare la crisi ma ad approfittarne per accanirsi contro i lavoratori, i precari e i disoccupati, gli studenti, perché non rialzino più la testa.
In questa situazione, il Governo ha tutto l'interesse a promuovere una sorta di strategia della tensione, di montarla con le sue forze di polizia, di aizzarla coi mezzi d’informazione di cui ha la proprietà e il controllo il suo capo e padrone.
Una strategia che ha l’obiettivo di accrescere il dominio del Governo -e dei poteri e dei settori sociali che lo sorreggono e che se ne avvantaggiano- sulla società e sui movimenti di lotta che possono percorrerla per difendersi dalla crisi economica, sociale e politica che stiamo vivendo.

Le perquisizioni, i fermi e gli arresti arbitrari dell’11 ottobre a Pistoia sono fatti gravissimi contro la democrazia, contro la legalità costituzionale e contro l’antifascismo.

Gli antifascisti devono ritornare subito in libertà,
il questore di Pistoia deve dimettersi,
in galera devono finire gli autori delle aggressioni fasciste
ai danni degli omosessuali, degli immigrati, dei democratici.

Giovedì' 14 Ottobre dalle ore 17,30 alle ore 19,30
Presidio Antifascista davanti alla Prefettura di Pisa

COORDINAMENTO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA TOSCANO

Fonte

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