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Dignità operaia

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(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

Report, corteo sciopero generale, indetto dal Patto di Base.

(23 Ottobre 2009)

Questo venerdi’ 23 ottobre, è sceso in piazza a Roma, il popolo dei sindacati di base, in maniera unitaria e partecipe.

Il Patto di Base, che è stato creato per confrontare i vari percorsi sindacali, è composto da cub-rdb, confed. cobas, sdl, e con la giornata di oggi si rende protagonista nella lotta al governo Berlusconi e alle sue politiche padronali, di sfruttamento e di restringimento di diritti. Da notare anche la partecipazione dello slai cobas , e di altre esperienze sindacali di base.

Uno sciopero generale che ha l’indubitabile merito di porre dal basso e con prassi vertenziale, le ragioni di chi vede peggiorare ogni giorno che passa, il proprio quotidiano di vita, fino a rendere impossibile programmare il proprio futuro, personale e collettivo. Una manifestazione che ha portato in piazza, chi la crisi padronale non è disponibile a pagarla, per nessun motivo.

Son di altri le responsabilità di questa crisi, che mette in evidenza la debolezza del sistema economico di tipo capitalistico, osannato dai vari centrodestra e centrosinistra, come unico sistema possibile e concreto, e senza alternativa alcuna. A queste tesi manipolatorie, e portatrici di precariato,disoccupazione e sfruttamento, hanno risposto ben oltre centomila compagni e compagne , che hanno colorato di rosso, le vie di Roma.

Ricercatori, insegnanti, operai, studenti dell’onda, precari, disoccupati, immigrati con e senza permesso, hanno animato un corteo, partito da piazza della Repubblica e terminato a piazza San Giovanni, dove sul palco attrezzato su un tir, si sono alternati i vari sindacati di base.

Dalla sicilia, dalla sardegna,dal nord-est al nord-ovest, dalle regioni centrali alle regioni meridionali, il coro era univoco, e di comprensione della grave fase economico-politica, che attraversa l’intero Paese.

Dal palco, è risuonata forte, la denuncia di una grave situazione economica, che i poteri forti economici tentano di scaricare sui lavoratori e l’urgenza di programmare lotte e vertenze generalizzate per rispondere con forza a chi , leggi governo Berlusconi, cerca di rubare il nostro futuro.

Una esperienza che promette bene, che unifica i percorsi del sindacato di base e che rilancia il costruire un sindacato che esprima i bisogni e le politiche di una classe, che prende in mano il proprio agire ed il proprio futuro. Un sindacato, che rifiuta nettamente svendite e raggiri delle necessità dei lavoratori, e che è in grado, di dare voce a chi di voce in capitolo, ne ha sempre di meno.

Il conflitto e le vertenze, le lotte quotidiane, ripartono in avanti, e ci son tanti motivi per pensare, che di strada ne faranno tanta. La Confindustria ed il governo Berlusconi, han trovato chi mette in discussione tutto il loro operato.

Le trovate pubblicitarie di manipolazione," del posto fisso", alla Tremonti, da queste parti di credito non ne hanno nessuno. L’opposizione sociale , che esprimono i cobas, non fa sconti di nessun tipo.

Ci si poteva augurare di più?

Enrico Biso

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