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I sindacati di base davanti all'Ambasciata spagnola a Roma: "liberate i sindacalisti baschi arrestati!"

(24 Ottobre 2009)

A conclusione del corteo nazionale indetto in occasione dell’odierno sciopero generale, una settantina di persone hanno manifestato oggi pomeriggio davanti alla sede dell’ambasciata di Spagna in Piazza di Spagna a Roma, rispondendo all’appello dei sindacati aderenti al Patto di Base che in questo modo hanno voluto esprimere la loro solidarietà ai compagni del sindacato basco LAB i cui dirigenti sono stati ingiustamente arrestati lo scorso 14 ottobre in un blitz che ha preso di mira la sede nazionale del sindacato a Donostia.

Tra gli arrestati anche Rafa Diez Usabiaga, l’ex segretario dell’organizzazione che può contare su decine di migliaia di iscritti e sul 17% alle ultime elezioni sindacali. Secondo i sindacati di base, si tratta di un intervento provocatorio che mira a minare il processo di soluzione negoziale del conflitto basco alla quale lavorano le forze sociali e politiche della sinistra indipendentista, tra le quali LAB. Dietro uno striscione sul quale c’era scritto “Libertà per i sindacalisti di LAB” hanno manifestato per più di un’ora militanti delle RdB e dell’Sdl, esponenti di alcune forze politiche della sinistra – Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, Comunisti-Sinistra Popolare ed altre - esponenti dei centri sociali ed attivisti della rete di solidarietà “Amici e amiche di Euskal Herria”.

I manifestanti sventolavano bandiere basche, bandiere con il simbolo della lotta per il rimpatrio dei prigionieri politici e bandiere dei sindacati di base e hanno gridato slogan per la liberazione dei sindacalisti e dei dirigenti politici arrestati nell’ultima operazione e in quelle precedenti - tra i quali Arnaldo Otegi e Joseba Alvarez che qualche anno fa vennero a presentare la proposta di soluzione politica del conflitto basco di Batasuna in una affollatissima assemblea ospitata dal centro sociale Intifada.

Nel corso della manifestazione è stata chiesta la fine della persecuzione e della criminalizzazione del movimento sindacale e della sinistra indipendentista basca e il ristabilimento in Spagna di piene e reali condizioni di agibilità politica e democratica per tutte le opzioni politiche.

Durante il presidio una delegazione ha tentato di consegnare ai funzionari dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede la richiesta dell’immediata liberazione dei sindacalisti del LAB, richiesta che però i rappresentanti di Madrid hanno rifiutato di accogliere.

I promotori dell’iniziativa hanno annunciato che nei prossimi giorni recapiteranno la lettera di protesta nei confronti del Governo di Madrid in migliaia di copie attraverso la posta elettronica all’indirizzo mail del ministero degli Interni spagnolo.

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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