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Tunisia: la repressione del regime

(25 Ottobre 2009)

La sceneggiata elettorale in Tunisa è stata denunciata e combattuta dalle forze democratiche, tra le quali ha svolto un ruolo importante il Partito Comunista degli Operai di Tunisia (PCOT).

Il portavoce di questo partito, Hamma Hammami, e sua moglie, Radhia Nasraoui, avvocato e presidente della Associazione contro la tortura, sono stati presi di mira dalla dittatura. La situazione è per entrambi molto pericolosa.

Alcuni dati:
Al loro ritorno da Parigi il 29 settembre scorso, dove avevano rilasciato un'intervista ad “Al Jazeera” e a “France 24”, sono stati brutalmente picchiati all'interno dell'aeroporto tunisino.

”Qualcuno” ha messo acido esplosivo nell'automobile dell'avvocato Abderraouf Ayadi, che era andato all'aeroporto ad aspettarli assieme a sua figlia Sarra (di 10 anni).

Il domicilio di Hamma e Radhia si trova permanentemente sotto rigida sorveglianza poliziesca.

I due sono stati privati dei passaporti ed è stato proibito loro di spostarsi.

Continuamente, con qualsiasi pretesto, sono convocati presso la Brigata di Lotta contro il crimine.

La stampa addomesticata pubblica regolarmente articoli ingiuriosi dettati dal Ministero dell'Interno, insinuando che Radhia e Hamma avrebbero aggredito “una persona” e pertanto sarebbero stati denunciati.

Hamma Hammami è passato alla clandestinità per analizzare la situazione con maggiore sicurezza personale. Non crede che questa situazione durerà per molto tempo, ed i suoi avvocati hanno presentato al pubblico ministero della Repubblica uno scritto nel quale affermano che il loro assisitito è disposto a presentarsi davanti la giustizia se realmente esistono denuncie contro di lui, cosa mai confermata dalla autorità giudiziarie.

Per impedire che il regime agisca con totale impunità è necessario lanciare una campagna di solidarietà con Hamma Hammami, al fine che possa far fronte alla situazione nel miglior modo possibile. Campagna che va dall'invio di lettere alle autorità tunisine, ai loro rappresentanti in altri paesi, a manifestazioni sotto le ambasciate, etc., per fare presssione sul regime di Ben Alí.

Commenti (1)

piena solidarietà

lottare sempre per i diritti, contro tutti i totalitarismi

(25 Ottobre 2009)

teresa

solitaria1958@libero.it

12040