Imperialismo e guerra :: Siamo tutti palestinesi

Informazioni relative al convegno sul sionismo del 28-29 novembre a Roma

(20 Novembre 2009)

Cari compagni e compagne, cari amici,

Il nostro primo convegno sul sionismo sta prendendo forma. A mano a mano i vari relatori che abbiamo invitato a portare il loro contributo ci stanno indicando i temi del loro intervento, a prima ci sembra che non a tutte delle dieci domande poste per la nostra discussione sarà data una risposta in questa prima iniziativa.

Come abbiamo discusso nella riunione nazionale di Roma, con il primo convegno del 28 e 29 novembre intendiamo aprire un percorso che proseguirà con la pubblicazione degli atti del convegno (abbiamo già trovato una casa editrice disponibile e farlo), con la presentazione del volume con assemblee e dibattiti nelle varie città e poi con un nuovo convegno/seminario a Maggio del 2010 in occasione dell’anniversario della Nakba.

Questo percorso dovrebbe consentirci di aprire finalmente una discussione e una analisi sul progetto sionista in molti suoi aspetti, da quello storico alle sue ricadute politiche sulla situazione in Medio Oriente ed in particolare sulle prospettive del popolo palestinese. In pratica rompiamo un tabù politico e culturale che ha attanagliato e imbrigliato per anni il dibattito politico e storico nel nostro paese sulla realtà del conflitto palestinese e sugli ostacoli ad una pace giusta in Medio Oriente. Non solo, abbiamo l’occasione per una replica collettiva alle dichiarazioni e al tentativo vergognoso di mettere sullo stesso piano categorie a nostro avviso antitetiche come antisionismo e antisemitismo.

Al momento ci hanno assicurato il loro intervento: Mohammed Mohareb (studioso della Nakba, palestinese del ’48 e docente all’università di Beer Sheva); Jeff Halper, attivista e intellettuale israeliano, Wasim Dahmash (docente palestinese dell’università di Cagliari); Miryam Marino, Paola Canarutto e Giorgio Forti (Rete Ebrei contro l’Occupazione); Cinzia Nachira (saggista e autrice di un recente libro su identità e conflitto nel caso israeliano- palestinese; Michele Giorgio e Michelangelo Cocco (giornalisti de Il Manifesto); Stefania Limiti (giornalista, autrice del libro sul sequestro Vanunu e attivista del Comitato Non dimenticare Sabra e Shatila); Alfredo Tradardi (saggista e attivista ISM), Giorgio S. Frankel (giornalista), Samir Al Qariouti e Bassam Saleh (giornalisti palestinesi); Maurizio Musolino (giornalista e autori di diversi libri sul Medio Oriente); Nicolas Shashani (attivista di Europalestine, Francia), Michele Spinelli (ricercatore di Pisa).

Ci saranno poi gli interventi e comunicazioni dei compagni e attivisti di vari comitati e associazioni come Kutaiba Yunis (Comitato Ricordare la Nakba); Sergio Cararo e Germano Monti (Forum Palestina); Diana Carminati (ISM). Altri devono ancora confermarcelo.

Sarebbe utile che le compagne e i compagni delle varie realtà (associazioni, comitati) che vorranno intervenire nel dibattito lo comunichino per tempo in modo da poter organizzare i lavori che si svolgeranno su tutta la giornata di sabato 28 novembre (dalle 10.00 alle 18.00) e domenica 29 novembre (dalle 10.00 alle 14.00) presso il centro congressi Cavour (via Cavour 50/A, vicino la stazione Termini).

Ricordiamo a tutte e a tutti che per poter partecipare al convegno occorre registrarsi prima inviando una mail convegnosionismo@hotmail.it entro il 24 novembre. Per motivi di gestione e anche di sicurezza chi non si è registrato non entra, per cui registratevi per tempo così si evitano storie ed incomprensioni.

All’entrata chiederemo a tutti i partecipanti una sottoscrizione di almeno 5 euro (se potete di più non sarà affatto sgradito) per la cartellina con i materiali, le spese della sala e i viaggi di alcuni degli ospiti.

Al momento alcune associazioni ci hanno assicurato un loro contributo economico (Torino, Sardegna-Palestina, rete dei comunisti, il comitato Palestina nel cuore). Se anche in altre situazioni fosse possibile raccogliere un po’ di sottoscrizione non sarebbe affatto male, tenendo conto che molti dei fondi che abbiamo raccolto in questi mesi li porteremo brevi manu all’ospedale Al Awda di Gaza con la delegazione di massa di fine dicembre…e quelli non si toccano!!

Un buon lavoro a tutte e a tutti

Il Forum Palestina
http://www.forumpalestina.org