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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
Fincantieri chiude gli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabbia e annuncia 2.500 licenziamenti.

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(Lotte operaie nella crisi)

Al fianco dei lavoratori Alcoa e della loro decisione di occupare lo stabilimento.

(24 Novembre 2009)

Il Partito Comunista dei Lavoratori è al fianco della Rsu e dei lavoratori dell'Alcoa di Fusina (Venezia) in questi giorni di lotta per la difesa del sito produttivo e per la salvaguardia dell'occupazione. Il gigante statunitense dell'alluminio Alcoa ha deciso di sospendere la produzione nei due stabilimenti italiani, l’altro si trova a Portovesme (Carbonia-Iglesias), dopo la decisione della commissione europea che gli ha chiesto di restituire gli aiuti ricevuti sul prezzo dell'elettricità in Italia, sostenendo che si tratta di aiuti pubblici illegali. L'ammontare degli aiuti da rimborsare si aggirerebbe intorno a 270 milioni di euro. Dopo che la multinazionale statunitense ha stracciato unilateralmente l'accordo siglato a Roma appena giovedì 19 novembre i lavoratori Alcoa di Portovesme in Sardegna avevano già occupato la fabbrica.

A Venezia dopo i blocchi stradali era necessario passare a forme più avanzate di lotta, proprio per questo, il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene la decisione dei lavoratori dell’Alcoa di Fusina di fare propria la proposta del segretario generale della Fiom Cgil di Venezia, il compagno Giorgio Molin, di occupare lo stabilimento.

Di fronte alla drammatica situazione occupazionale di Porto Marghera, dove il convergere di crisi capitalistica e speculazione sulle aree sta portando alla desertificazione industriale con migliaia di licenziamenti (Sirma, Alcoa, Petrolchimico, Cantieristica) è necessario unificare le vertenze, coordinare le lotte, occupare le fabbriche fino alla nazionalizzazione, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori, delle aziende in crisi e che licenziano.

Stefano D'Intinosante
Portavoce Regionale Veneto
Partito Comunista del Lavoratori

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