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(22 Febbraio 2009) Enzo Apicella

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(Lotte operaie nella crisi)

Marghera attaccata. La classe operaia risponde

(20 Novembre 2009)

Oggi 19 novembre 2009 è stata una giornata importante per la classe operaia di Marghera.

La grande manifestazione dei metalmeccanici che hanno sfilato dalla Fincantieri, ha avuto un notevole significato, oltre ad aver causato di fatto l'isolamento di Venezia centro storico per alcune ore.

Alla Fincantieri è in corso un tentativo di ridimensionamento degli organici diretti, ed un continuo grande attacco ai diritti sindacali specie nelle aziende di appalto e subappalto, in passato autentica gallina dalle uova d'oro per ogni genere di imprenditori e per le stesse committenti e Fincantieri, con i loro sistemi di sfruttamento, di elusione delle regole e leggi del diritto del lavoro, con i ricatti ai lavoratori immigrati e con forme di autentica dipendenza semi-schiavistica, da noi denunciate pesantemente e più volte nel corso dell'anno.

Alla manifestazione dei lavoratori metalmeccanici della Fiom, abbiamo partecipato anche noi lavoratori immigrati del Cobas Appalti. Per la prima volta un significativo spezzone di operai del Nord Africa e dell’Asia, occupati in Fincantieri, alcuni di loro attualmente senza lavoro ed in cassa integrazione, hanno sfilato in un corteo Fiom di Marghera con le bandiere e lo striscione di SLAI Cobas per il sindacato di classe. Tutti hanno potuto vedere e leggere il nostro striscione, quanto mai attuale. Prima della manifestazione, come nei giorni scorsi, i lavoratori immigrati del ns.sindacato hanno diffuso agli operai il volantino per la partecipazione alla manifestazione nazionale del 10 dicembre a Torino per l’apertura del processo Eternit (3.000 morti), una cosa molto sentita (l’amianto) a Marghera e specie in Fincantieri, dove le denunce dell’Associazione Esposti Amianto hanno portato alla condanna per la morte di 14 tra lavoratori e loro mogli, l’anno scorso, di ben 7 dirigenti ed amministratori proprio della Fincantieri, quella azienda che è stata strappata alla proprietà statale completa, che oggi si vuole presentare con un cartello ai cancelli, come “proprietà privata”, da vendere, dopo la prossima crisi pilotata per mancanza di commesse altrove dirottate, al peggior offerente, come fu per la Alfa Romeo.

(testo in http://www.slaicobasmarghera.org/Striscione1.jpg )
Abbiamo visto presenti delegazioni numerose giunte sin da San Donà, da Fiesso d'Artico, da S.Maria di Sala, lavoratori della Alcoa, della FLAG, della Piovan, della Fracasso, della Idromacchine, degli appalti del Petrolchimico, della Petroven, e di moltissime altre fabbriche piccole e grandi.

Oggi poi due operai della Vynils sono saliti su una ciminiera altissima, e da lì non si smuoveranno finché le promesse di riavviamento produttivo del Petrolchimico, non saranno mantenute: infatti il progetto di distruzione della Marghera industriale, voluto da parecchia gentaglia, compresi coloro che vi vorrebbero fare un centro di produzione cinematografico, deve passare inevitabilmente nei loro progetti attraverso lo smantellamento completo della IIa zona Industriale, come è successo alla Sirma, e come vogliono fare in altre fabbriche, anche redditizie, ma collocate in una zona territoriale ad "alta densità sindacale".

La cosa poi è diretta anche dal capitale europeo dei cosiddetti "paesi amici", come abbiamo visto si tratta di amici che è meglio perdere che trovare, infatti è a livello alto che si è deciso evidentemente che il polo di Marghera va chiuso!

La cosa si è verificata già con la repentina voltata di spalle di Ineos, pasasta nel 2008 dalle promesse di decine di milioni di euro di investimenti, alla chiusura, o come per le Officine Aeronavali (spesso ricevono lavoro da committenti angloamericane) ma ci sono state anche espressioni di ridimensionamento previsto o paventato alla Pilkington, nonostante la sempre maggiore diffusione del vetro.

Riteniamo che di fronte a questa situazione vada costruito un Fronte Operaio, con sedi permanenti ove poter avere scambi di informazioni e di aiuto anche tra diverse RSU e tra diverse Organizzazioni Sindacali. Un Fronte che non abbia un funzionamento burocratico ma che sia un luogo di confronto e di organizzazione non burocratica. Riteniamo che questa proposta debba essere raccolta dalla Fiom e dagli operai più coscienti, e che i luoghi da occupare per avviarne il lavoro, a Marghera NON manchino. Lanciamo questa proposta come proposta effettiva e non parolaia, come quelle che leggiamo a volte sui muri, da organismi che dimostrano dietro la loro distanza dai "sindacati" generalizzando e mescolando realtà autentiche di classe operaia come la Fiom qui a Marghera, e realtà di autorganizzazione come la nostra, ad organizzazioni come la Cisl ed altre che stanno dimostrando in molte situazioni e realtà di fabbrica, di lavorare in direzione opposta alle necessità e bisogni della classe operaia dei lavoratori e di tutta la popolazione civile.

SLAI Cobas per il sindacato di classe
coordinamento provinciale di Venezia
Cobas Appalti Fincantieri Marghera

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