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il pane e le rose

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Agile: un piccolo aiuto è rompere il silenzio.

(25 Novembre 2009)

Qualche gran furbone, al governo del paese, ci tiene a far intendere che il picco della crisi economica sarebbe alle nostre spalle, tempi di prossime "feste natalizie" e giù con lo spender soldi per i regali, oltre a chieder di investire, insomma di aver fiducia "nell’unica" economia possibile. Si potrebbe scrivere articoli, addirittura gran libri, per confutare i falsi ottimisti, del governo di centrodestra, ma i lavoratori e le lavoratrici di Agile, han pensato di rompere il muro del silenzio creato intorno a loro con un altro mezzo. Un passaparola che informi il più possibile, su quanto sta accadendo loro, una moderna catena di Sant’Antonio che superi il muro del silenzio con cui la stampa asservita al regime cerca di far credere che tutto si svolga per il meglio. Tempi di dura crisi economica, e tempi di silenzi dell’informazione, la lotta di classe trova le sue forme, i suoi percorsi, si sale sui tetti, si sequestrano i dirigenti truffaldini, e ora il passaparola. Tutto ha senso positivo, per portar avanti lotte e vertenze. Giro quindi ben volentieri la richiesta avuta. Un loro invito che è anche un mio invito perchè possa essere anche ,un vostro invito, a passar parola. Un altro modo per riprenderci il diritto di parola.

Enrico Biso

AGILE: un piccolo aiuto è rompere il silenzio

Cari Amici scusate se vi chiedo un piccolo aiuto; io a altri 1191 colleghi della ditta Agile ex Eutelia (una sede è anche a Pregnana Milanese - tutti derivanti da aziende come Olivetti e Bull) a fine anno saremo tutti licenziati probabilmente senza poter usufruire degli ammortizzatori sociali. Ben presto a noi si uniranno altri 6600 colleghi di Phonomedia uno dei più grandi call-center in Italia. Tutto ciò grazie a imprenditori che qualcuno, con un eufemismo, ha definito "diversamente onesti"

Questo sta accadendo nel silenzio più totale. Nonostante varie manifestazione anche eclatanti (incatenamenti davanti a Ministeri competenti, salite sui tetti delle sedi, occupazioni delle sedi) sembra che nessuno si accorga di noi. Il Governo ci ignora, sembra che il destino di quasi 9000 famiglie non lo interessi nemmeno! Non stiamo percependo alcun stipendio nè rimborsi spese ormai da 3 (tre) mesi !!!!!!!!!! Conosco colleghi cinquantenni, con mutui e/o affitti, che per mantenere la famiglia chiedono soldi a genitori e suoceri !!!!!!!!

Vista la situazione qualcuno ha pensato di usare il tam-tam delle mail come la vecchia "catena di S. Antonio" per fare conoscere la nostra situazione al più alto numero di persone possibile, sperando che arrivi alle orecchie di qualcuno...."in alto". Tutto quello che vi chiedo è: inviare al più presto una mail con l’allegato al maggior numero di amici possibile, con la preghiera che loro lo inviino al maggior numero di amici possibile. In questo modo in pochi giorni migliaia, forse milioni di persone saranno al corrente di quanto ci sta succedendo e chissà che la voce non arrivi a chi è in grado di farsi sentire.

Per cortesia, fate capire ai vostri amici che NON è la solita catena di S.Antonio, NON è uno scherzo, si tratta di 9000 famiglie che non sapranno come arrivare a fine mese! Vi ringrazio di cuore fin d’ora. Gianfranco P.s. - se qualcuno vuole chiarimenti divulgate pure il mio ind.mail e i miei numeri di telefono, mi fido di voi.

Gianfranco Fusaz
Montereale Valcellina

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