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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Dalla parte di Brunetta!

(27 Novembre 2009)

La Sanità Pubblica in Italia è sempre più critica.
Non è una novità. Ora si prevede il taglio di circa novemila posti letto. Seguirà ovviamente la riduzione del numero degli operatori. I livelli essenziali di assistenza (LEA) peggioreranno. L’estensione dei ticket è sempre incombente perché sono molte le Regioni a rischio di essere commissariate per i bilanci fuori controllo.

Al degrado di una sanità che era Pubblica e Universale, si aggiunge la campagna contro i “fannulloni”. Ma mentre il coro diffamatorio cresce, il peso dell’assistenza rimane una esclusiva degli operatori della Sanità: Quando c’ è da fare le chiacchiere stanno a zero e le campagna denigratorie sono un di più. Più di così in salita non si và…ed il troppo storpia!

Sarebbe anche facile inveire contro lo “psico nano” di turno. Fermarsi a questo però, è uno sbaglio. Utile solo come training liberatorio e antidepressivo ma non porrebbe in evidenza le vere cause che producono il degrado della Sanità. Anzi, cosi facendo, si vanno a coprire le complicità politiche e sindacali che rozzamente Brunetta esplicita.

Per quanto il Ministro insinui e insulti vi è tutto un mondo di “sindacalisti” “responsabili e moderati” che da tempo hanno aderito al modello della premialità, della flessibilità, della mobilità selvaggia... Il ministro non fa altro che aggiungerci una spettacolarizzazione mediatica.

Nel “Memorandum sul Pubblico Impiego” del 2007 e nel Nuovo Modello Contrattuale condiviso da Sindacati (CONFSAL-FIALS inclusa, CGIL esclusa), Governo e Confindustria, vi è tutto il Brunetta Pensiero.

Francamente non cela sentiamo di mettere in croce il solo Brunetta, così si beatificano gli esecutori e attuatori di quelle scelte. Bisogna uscire dalle reazioni emozionali.

Ad ogni battuta contro Brunetta segue di sicuro uno scroscio di applausi. I piccoli comici crescono e sono più numerosi degli aspiranti tecnici della nazionale di calcio…però la nostra categoria continua a militare nel girone dei dilettanti. Questa personificazione della lotta sindacale non ci fa crescere organizzativamente e non ci unisce. E per ogni brunetta che va ecco pronto uno nuovo, magari più alto. L’opposizione non può essere all’immagine, alla finzione ai modi e alle maniere. Questo modo di concepire la difesa alle offerse è effimera.

Si finisce inevitabilmente per essere arruolati dalla finta opposizione.

27.11.2009 - Genova

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